L'operazione di no-provider su un nome a dominio registrato nel ccTLD "it" costituisce una delle operazioni più frequenti e dispendiose del Registro del ccTLD "it". Le attuali procedure di registrazione prevedono, infatti, che un nome a dominio possa essere posto in stato di no provider a seguito di una richiesta scritta da parte del Provider/Maintainer che lo gestisce, o da parte dell'assegnatario del nome a dominio stesso. Una volta ricevuta la richiesta, il Registro provvede a modificare lo stato del nome a dominio indicato nella richiesta in no-provider e a notificare l'avvenuta operazione all'assegnatario del nome a dominio, tramite raccomandata A/R. Trascorsi tre mesi, se il dominio si trova sempre nello stato di no-provider, esso viene cancellato.
Procedura automatizzata di NO-PROVIDER dei nomi a dominio
M Martinelli
2005
Abstract
L'operazione di no-provider su un nome a dominio registrato nel ccTLD "it" costituisce una delle operazioni più frequenti e dispendiose del Registro del ccTLD "it". Le attuali procedure di registrazione prevedono, infatti, che un nome a dominio possa essere posto in stato di no provider a seguito di una richiesta scritta da parte del Provider/Maintainer che lo gestisce, o da parte dell'assegnatario del nome a dominio stesso. Una volta ricevuta la richiesta, il Registro provvede a modificare lo stato del nome a dominio indicato nella richiesta in no-provider e a notificare l'avvenuta operazione all'assegnatario del nome a dominio, tramite raccomandata A/R. Trascorsi tre mesi, se il dominio si trova sempre nello stato di no-provider, esso viene cancellato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


