Il volume propone uno studio monografico sull'evoluzione di uno dei più risalenti trattati ambientali, la Convenzione di Ramsar sulle zone umide d'importanza internazionale del 1971 . Concepita come trattato settoriale per la protezione dell'avifauna acquatica e del suo habitat naturale, la Convenzione ha ampliato nel tempo le sue finalità e modificato i suoi meccanismi di funzionamento fino a diventare - specie dopo la Conferenza di Rio su ambiente e sviluppo (1992) - uno dei moderni trattati globali che concorrono alla protezione della biodiversità. L'autore ricostruisce il sistema normativo e istituzionale risultante dalla Convenzione, dal Protocollo del 1982, dagli Emendamenti del 1987 e dagli atti adottati dalla Conferenza delle Parti nell'arco di oltre un ventennio, evidenziandone il rapporto con il parallelo sviluppo di principi e norme ambientali nel diritto internazionale e dell'Unione europea. L'attenzione si concentra criticamente sull'interazione tra hard e soft law nel funzionamento del sistema Ramsar: la scelta di affidare l'evoluzione del sistema soprattutto ad atti internazionali raccomandatori è stata utile a superare la resistenza degli Stati contraenti ad una revisione formale del testo convenzionale, ma forse non del tutto idonea a rimediare la debolezza originaria degli obblighi delle parti. Il caso Ramsar si fa quindi emblematico di una tecnica normativa innovativa, ricorrente nel diritto internazionale dell'ambiente ma ampiamente utilizzata anche in altri settori del diritto convenzionale, che ne determina punti di forza e limiti rispetto al classico banco di prova dell'applicazione effettiva.
Il sistema giuridico della Convenzione di Ramsar sulle zone umide
Ferrajolo Ornella
2006
Abstract
Il volume propone uno studio monografico sull'evoluzione di uno dei più risalenti trattati ambientali, la Convenzione di Ramsar sulle zone umide d'importanza internazionale del 1971 . Concepita come trattato settoriale per la protezione dell'avifauna acquatica e del suo habitat naturale, la Convenzione ha ampliato nel tempo le sue finalità e modificato i suoi meccanismi di funzionamento fino a diventare - specie dopo la Conferenza di Rio su ambiente e sviluppo (1992) - uno dei moderni trattati globali che concorrono alla protezione della biodiversità. L'autore ricostruisce il sistema normativo e istituzionale risultante dalla Convenzione, dal Protocollo del 1982, dagli Emendamenti del 1987 e dagli atti adottati dalla Conferenza delle Parti nell'arco di oltre un ventennio, evidenziandone il rapporto con il parallelo sviluppo di principi e norme ambientali nel diritto internazionale e dell'Unione europea. L'attenzione si concentra criticamente sull'interazione tra hard e soft law nel funzionamento del sistema Ramsar: la scelta di affidare l'evoluzione del sistema soprattutto ad atti internazionali raccomandatori è stata utile a superare la resistenza degli Stati contraenti ad una revisione formale del testo convenzionale, ma forse non del tutto idonea a rimediare la debolezza originaria degli obblighi delle parti. Il caso Ramsar si fa quindi emblematico di una tecnica normativa innovativa, ricorrente nel diritto internazionale dell'ambiente ma ampiamente utilizzata anche in altri settori del diritto convenzionale, che ne determina punti di forza e limiti rispetto al classico banco di prova dell'applicazione effettiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.