Una revisione dei risultati del rapporto interno RI6/96 si e' resa necessaria dopo recenti acquisizioni potenzialmente capaci di modificare le previsioni di concentrazione al suolo per le sorgenti degli impianti termoelettrici del brindisino. Tale revisione e' stata compiuta in occasione del Progetto Operativo Plurifondo per il monitoraggio della qualita' dell'aria nella Penisola Salentina. Il rapporto RI6/96 applica un modello di dispersione costruito per tenere conto nella maniera piu' semplice possibile degli effetti di dispersione in area di costa, facendo uso di una descrizione dello strato limite atmosferico da dati in un solo punto al suolo. Tale modello fu utilizzato su un 'data set' triennale (1991, 92 e 93) di dati di vento e flussi al suolo ricavati tramite elaborazione numerica da misure meteorologiche standard di capannina automatica, fatte presso l'Osservatorio di Fisica e Chimica della Terra e dell'Ambiente dell'Universita di Lecce. I dati di emissione dei due impianti considerati furono ricavati dalle stime pubblicate nel rapporto V.I.A. ENEL del 1987. Negli anni 1997 e 98 due importanti nuove acquisizioni hanno reso necessaria una revisione dei risultati: 1) Dati ufficiali ora disponibili delle emissioni di SO2 dai camini degli impianti, dopo l'entrata in funzione dell'impianto di Brindisi Sud (dal censimento sorgenti di inquinamento atmosferico nelle province di Lecce e Brindisi: dati Regione Puglia). 2) Misure dirette dei flussi turbolenti al suolo da campagne sperimentali compiute dall'istituto ISIATA nel 1997, 1998 e 1999 . Da tali nuove acquisizioni e' risultata una sottostima nello studio precedente sia delle emissioni delle sorgenti, che dei flussi di calore sensibile diurno al suolo, potenzialmente capaci entrambi di cambiare le conclusioni del rapporto. Lo stesso modello utilizzato nel 1996 e' stato pertanto nuovamente usato sul 'data set' meteorologico dell'anno 1992, corretto con le nuove acquisizioni da misure micrometeorologiche dirette, e utilizzando i dati di emissioni ora disponibili. Lo scenario risultante comporta un vistoso aumento delle concentrazioni al suolo rispetto a quelle previste nel RI6/96. Rapportato al calcolo del 98o percentile, tale aumento comporta un superamento dei limiti di legge in tutti i casi tranne che nello scenario di funzionamento del solo impianto di Brindisi Sud con abbattimento delle emissioni di SO2 a 400 mg/Nm3.

'Simulazione statistica delle ricadute di SO2 dalle centrali termoelettriche del brindisino (aggiornamento al rapporto interno RI6/96)'

Martano P
1999

Abstract

Una revisione dei risultati del rapporto interno RI6/96 si e' resa necessaria dopo recenti acquisizioni potenzialmente capaci di modificare le previsioni di concentrazione al suolo per le sorgenti degli impianti termoelettrici del brindisino. Tale revisione e' stata compiuta in occasione del Progetto Operativo Plurifondo per il monitoraggio della qualita' dell'aria nella Penisola Salentina. Il rapporto RI6/96 applica un modello di dispersione costruito per tenere conto nella maniera piu' semplice possibile degli effetti di dispersione in area di costa, facendo uso di una descrizione dello strato limite atmosferico da dati in un solo punto al suolo. Tale modello fu utilizzato su un 'data set' triennale (1991, 92 e 93) di dati di vento e flussi al suolo ricavati tramite elaborazione numerica da misure meteorologiche standard di capannina automatica, fatte presso l'Osservatorio di Fisica e Chimica della Terra e dell'Ambiente dell'Universita di Lecce. I dati di emissione dei due impianti considerati furono ricavati dalle stime pubblicate nel rapporto V.I.A. ENEL del 1987. Negli anni 1997 e 98 due importanti nuove acquisizioni hanno reso necessaria una revisione dei risultati: 1) Dati ufficiali ora disponibili delle emissioni di SO2 dai camini degli impianti, dopo l'entrata in funzione dell'impianto di Brindisi Sud (dal censimento sorgenti di inquinamento atmosferico nelle province di Lecce e Brindisi: dati Regione Puglia). 2) Misure dirette dei flussi turbolenti al suolo da campagne sperimentali compiute dall'istituto ISIATA nel 1997, 1998 e 1999 . Da tali nuove acquisizioni e' risultata una sottostima nello studio precedente sia delle emissioni delle sorgenti, che dei flussi di calore sensibile diurno al suolo, potenzialmente capaci entrambi di cambiare le conclusioni del rapporto. Lo stesso modello utilizzato nel 1996 e' stato pertanto nuovamente usato sul 'data set' meteorologico dell'anno 1992, corretto con le nuove acquisizioni da misure micrometeorologiche dirette, e utilizzando i dati di emissioni ora disponibili. Lo scenario risultante comporta un vistoso aumento delle concentrazioni al suolo rispetto a quelle previste nel RI6/96. Rapportato al calcolo del 98o percentile, tale aumento comporta un superamento dei limiti di legge in tutti i casi tranne che nello scenario di funzionamento del solo impianto di Brindisi Sud con abbattimento delle emissioni di SO2 a 400 mg/Nm3.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/123715
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