Results of the experimental random stratified bottom trawl-surveys carried out in the Strait of Sicily between 2000-02, within the frame of the Italian Fisheries Plans (law 41/82) are outlined with some details on the set-up of methods. A commercial fishing vessel of 197 t (gross tonnage) and 736 kW (1000 Hp) engine, hauling a traditional "mazarese" bottom trawl gear (20 mm stretched mesh size in the cod end), has been used. The delimitation criteria for the study area, with some comments on the nature of bottoms and water characteristics, and a brief description of the trawl - fisheries which exploit the area, are briefly presented. Three surveys were realised in the period September - November in each year. Two geographical sectors were identified, herein area A and area B, for an overall of about 110000 km2 of surface. The first two surveys were carried out in autumn 2000 and 2001 on both areas (A and B), while in the last survey(autumn 2002) only the Sicilian side (area A) has been explored. Depths between 10 and 800 m were explored; five strata (A - 10 - 50 m), B (51 - 100 m), C (101 - 200 m), D (201 - 500 m) and E (501 - 800 m) were identified. Yield (kg) and catch (N) data are expressed as index of abundance per hour (/h) and unit area (/km2) by depth stratum and overall. The basic demographic parameters, along with length frequency (%) distributions, have been produced for the target species. Considering the pooled (fish, decapod crustaceans and cephalopods) catch, the abundance indices of the area B (782 kg/km2 in 2000 and 678 in 2001) resulted higher than those of area A (301 kg/km2 in 2000, 252 in 2001 and 220 in 2002). However, considering each taxonomic category, crustaceans show a different course, with the values of the A area close or little higher than those of the B area. Considering the target species (hake, red mullet, striped red mullet, common pandora, musky octopus, broadtail shortfin squid, deep-water rose shrimp and norway lobster), the B area show biomass indices similar or higher than A area, with the common pandora and the broadtail shortfin squid representing the more evident cases. However smoothhound, giant red shrimp and musky octopus show the highest biomass in A area. In general the exploitation ratio (E=F/Z) indicate an overexploitation condition for most of the groundfish resources in the area under investigation.

Nell'ambito del V Piano Triennale della Pesca (Legge 41/82) e del Programma GRUND (Gruppo Nazionale Valutazione Risorse Demersali) 3, l'Unità Operativa n°11 (IRMA - CNR, Mazara del Vallo), di seguito UO 11, ha condotto, tra il 2000 ed il 2002, tre campagne di ricerca con rete a strascico (di seguito survey) nello stretto di Sicilia. In questa sezione si riporta la sintesi delle attività svolte insieme ai criteri per la delimitazione dell'area di studio, alcuni commenti sulla natura dei fondali, sulle caratteristiche oceanografiche dello Stretto di Sicilia e delle marinerie che sfruttano le risorse biologiche dell'area. Per il campionamento è stata utilizzata un'imbarcazione commerciale di 197 tonnellate di stazza lorda ed un motore di 736 kW (1000 Hp) di potenza, armata con una tradizionale rete a strascico "mazarese". Questa unità di campionamento è rimasta invariata sin dal primo survey a strascico, realizzato nel 1985, con l'unica eccezione della parte terminale (sacco), secondo le direttive del Coordinamento Nazionale (di seguito CN). In particolare, è stato montato un nuovo sacco standardizzato di 20 mm di apertura della maglia (invece dei 31 mm del sacco precedente). I survey sono stati realizzati impiegando un disegno di campionamento random stratificato esplorando i fondali compresi tra 10 e 800 metri, nel periodo autunnale (settembre - dicembre) di ciascun anno. Cinque strati batimetrici sono stati considerati: A (da 10 a 50 m), B (51 - 100 m), C (101 - 200 m), D (201 - 500 m) e E (501 - 800 m). L'area di studio, che ammonta a circa 110000 km2, è stata suddivisa in due settori geografici, denominati di seguito area A ("tradizionale"; versante italiano) ed area B ("estesa"; versante nord-africano). I survey del 2000 e 2001 sono stati condotti nell'area di studio "estesa" che comprende, oltre il versante italiano (all'interno della linea di mezzeria - area A), una consistente porzione dell'area a sud della linea di mezzeria (area B). Nel corso dell'ultimo survey (2002) sono state, invece, investigate le risorse demersali della sola area A. I risultati ottenuti sono stati espressi come indici di abbondanza (numero e peso di cattura per ora e per unità di superficie) per strato e come parametri demografici per le specie bersaglio. Considerando l'insieme dei teleostei, selaci, crostacei decapodi e cefalopodi, risulta che l'area B presenta valori di abbondanza in mare (782 kg/km2 nel 2000 e 678 nel 2001) notevolmente superiori rispetto a quelli della area A (301 kg/km2 nel 2000, 252 nel 2001 e 220 nel 2002). Se si considerano, al contrario, i singoli gruppi taxonomici, soltanto i crostacei mostrano un andamento differente rispetto allo schema generale, con i valori della zona A prossimi o di poco superiori a quelli della zona B. Esaminando le 10 specie bersaglio (Nasello, Triglia di fango, Triglia di scoglio, Pagello fragolino, Palombo comune, Moscardino muschiato, Totano, Gambero rosso, Gambero Rosa e Scampo), la zona B presenta, nel triennio esaminato, valori di biomassa per km2 sempre maggiori o uguali alla zona A, con il Pagello fragolino ed il totano che rappresentano i casi più eclatanti. Fanno eccezione a questo andamento generale il Palombo comune e, in misura minore, il Gambero rosso ed il Moscardino muschiato, in cui la zona A mostra più elevati valori di biomassa. Il confronto del rapporto di sfruttamento "E" (F/Z) rilevato nel triennio 2000-2002 con il valore di riferimento identificato come auspicabile (E=0.3-0.4), mostra una condizione di sovrasfruttamento per tutte le risorse demersali prese in esame. Per il nasello la condizione di sovrappesca appare leggermente superiore nei maschi che nelle femmine nell'area A (Em=0.66 e Ef=0.56), mentre risulta più contenuta nell'area B, dove non sono evidenti differenze di sfruttamento nei due sessi (Em=0.60 e Ef=0.61). Per la triglia di fango, il livello di sovrappesca risulta differente nelle due aree, con livelli di sfruttamento superiori nella area B (Em=0.67 e Ef=0.60) rispetto alla area A (Em=0.56). Condizioni analoghe di sfruttamento emergono nella triglia di scoglio, in cui i livelli di sfruttamento della area B (Em=0.66 e Ef=0.64) risultano superiori a quelli dell'area A (Em=0.51 e Ef=0.52) . Nel Pagello fragolino, il rapporto di sfruttamento indica una condizione di sovrappesca, che appare più marcata nell'area B (Em+f=0.72) rispetto all'area A (Em+f=0.40). Nel gambero rosso il rapporto di sfruttamento è stato calcolato soltanto per la componente femminile dello stock; nel triennio 2000/02 è risultata una condizione di sovrappesca, leggermente più marcata nell'area B (Ef=0.75) rispetto all'area A (Ef=0.66). Nel gambero rosa il rapporto di sfruttamento della popolazione negli anni 2000/02 indica una condizione di sovrappesca simile in entrambe le aree (area A: Em=0.61; Ef=0.64 - area B: Em=0.68 e Ef=0.64). Per lo Scampo il rapporto di sfruttamento indica una condizione di sovrappesca che appare moderatamente maggiore nella area A (Em=0.52 e Ef=0.67) rispetto all'area B (Em=0.49 e Ef=0.58).

VALUTAZIONE DELLE RISORSE DEMERSALI GRUND 3. V PIANO TRIENNALE - Tematica A (Risorse Biologiche)

F Fiorentino;Garofalo;M Gristina;S Ragonese;G Norrito;P Rizzo;G B Giusto;S Gancitano;G Bono;G Sinacori
2003

Abstract

Results of the experimental random stratified bottom trawl-surveys carried out in the Strait of Sicily between 2000-02, within the frame of the Italian Fisheries Plans (law 41/82) are outlined with some details on the set-up of methods. A commercial fishing vessel of 197 t (gross tonnage) and 736 kW (1000 Hp) engine, hauling a traditional "mazarese" bottom trawl gear (20 mm stretched mesh size in the cod end), has been used. The delimitation criteria for the study area, with some comments on the nature of bottoms and water characteristics, and a brief description of the trawl - fisheries which exploit the area, are briefly presented. Three surveys were realised in the period September - November in each year. Two geographical sectors were identified, herein area A and area B, for an overall of about 110000 km2 of surface. The first two surveys were carried out in autumn 2000 and 2001 on both areas (A and B), while in the last survey(autumn 2002) only the Sicilian side (area A) has been explored. Depths between 10 and 800 m were explored; five strata (A - 10 - 50 m), B (51 - 100 m), C (101 - 200 m), D (201 - 500 m) and E (501 - 800 m) were identified. Yield (kg) and catch (N) data are expressed as index of abundance per hour (/h) and unit area (/km2) by depth stratum and overall. The basic demographic parameters, along with length frequency (%) distributions, have been produced for the target species. Considering the pooled (fish, decapod crustaceans and cephalopods) catch, the abundance indices of the area B (782 kg/km2 in 2000 and 678 in 2001) resulted higher than those of area A (301 kg/km2 in 2000, 252 in 2001 and 220 in 2002). However, considering each taxonomic category, crustaceans show a different course, with the values of the A area close or little higher than those of the B area. Considering the target species (hake, red mullet, striped red mullet, common pandora, musky octopus, broadtail shortfin squid, deep-water rose shrimp and norway lobster), the B area show biomass indices similar or higher than A area, with the common pandora and the broadtail shortfin squid representing the more evident cases. However smoothhound, giant red shrimp and musky octopus show the highest biomass in A area. In general the exploitation ratio (E=F/Z) indicate an overexploitation condition for most of the groundfish resources in the area under investigation.
2003
Nell'ambito del V Piano Triennale della Pesca (Legge 41/82) e del Programma GRUND (Gruppo Nazionale Valutazione Risorse Demersali) 3, l'Unità Operativa n°11 (IRMA - CNR, Mazara del Vallo), di seguito UO 11, ha condotto, tra il 2000 ed il 2002, tre campagne di ricerca con rete a strascico (di seguito survey) nello stretto di Sicilia. In questa sezione si riporta la sintesi delle attività svolte insieme ai criteri per la delimitazione dell'area di studio, alcuni commenti sulla natura dei fondali, sulle caratteristiche oceanografiche dello Stretto di Sicilia e delle marinerie che sfruttano le risorse biologiche dell'area. Per il campionamento è stata utilizzata un'imbarcazione commerciale di 197 tonnellate di stazza lorda ed un motore di 736 kW (1000 Hp) di potenza, armata con una tradizionale rete a strascico "mazarese". Questa unità di campionamento è rimasta invariata sin dal primo survey a strascico, realizzato nel 1985, con l'unica eccezione della parte terminale (sacco), secondo le direttive del Coordinamento Nazionale (di seguito CN). In particolare, è stato montato un nuovo sacco standardizzato di 20 mm di apertura della maglia (invece dei 31 mm del sacco precedente). I survey sono stati realizzati impiegando un disegno di campionamento random stratificato esplorando i fondali compresi tra 10 e 800 metri, nel periodo autunnale (settembre - dicembre) di ciascun anno. Cinque strati batimetrici sono stati considerati: A (da 10 a 50 m), B (51 - 100 m), C (101 - 200 m), D (201 - 500 m) e E (501 - 800 m). L'area di studio, che ammonta a circa 110000 km2, è stata suddivisa in due settori geografici, denominati di seguito area A ("tradizionale"; versante italiano) ed area B ("estesa"; versante nord-africano). I survey del 2000 e 2001 sono stati condotti nell'area di studio "estesa" che comprende, oltre il versante italiano (all'interno della linea di mezzeria - area A), una consistente porzione dell'area a sud della linea di mezzeria (area B). Nel corso dell'ultimo survey (2002) sono state, invece, investigate le risorse demersali della sola area A. I risultati ottenuti sono stati espressi come indici di abbondanza (numero e peso di cattura per ora e per unità di superficie) per strato e come parametri demografici per le specie bersaglio. Considerando l'insieme dei teleostei, selaci, crostacei decapodi e cefalopodi, risulta che l'area B presenta valori di abbondanza in mare (782 kg/km2 nel 2000 e 678 nel 2001) notevolmente superiori rispetto a quelli della area A (301 kg/km2 nel 2000, 252 nel 2001 e 220 nel 2002). Se si considerano, al contrario, i singoli gruppi taxonomici, soltanto i crostacei mostrano un andamento differente rispetto allo schema generale, con i valori della zona A prossimi o di poco superiori a quelli della zona B. Esaminando le 10 specie bersaglio (Nasello, Triglia di fango, Triglia di scoglio, Pagello fragolino, Palombo comune, Moscardino muschiato, Totano, Gambero rosso, Gambero Rosa e Scampo), la zona B presenta, nel triennio esaminato, valori di biomassa per km2 sempre maggiori o uguali alla zona A, con il Pagello fragolino ed il totano che rappresentano i casi più eclatanti. Fanno eccezione a questo andamento generale il Palombo comune e, in misura minore, il Gambero rosso ed il Moscardino muschiato, in cui la zona A mostra più elevati valori di biomassa. Il confronto del rapporto di sfruttamento "E" (F/Z) rilevato nel triennio 2000-2002 con il valore di riferimento identificato come auspicabile (E=0.3-0.4), mostra una condizione di sovrasfruttamento per tutte le risorse demersali prese in esame. Per il nasello la condizione di sovrappesca appare leggermente superiore nei maschi che nelle femmine nell'area A (Em=0.66 e Ef=0.56), mentre risulta più contenuta nell'area B, dove non sono evidenti differenze di sfruttamento nei due sessi (Em=0.60 e Ef=0.61). Per la triglia di fango, il livello di sovrappesca risulta differente nelle due aree, con livelli di sfruttamento superiori nella area B (Em=0.67 e Ef=0.60) rispetto alla area A (Em=0.56). Condizioni analoghe di sfruttamento emergono nella triglia di scoglio, in cui i livelli di sfruttamento della area B (Em=0.66 e Ef=0.64) risultano superiori a quelli dell'area A (Em=0.51 e Ef=0.52) . Nel Pagello fragolino, il rapporto di sfruttamento indica una condizione di sovrappesca, che appare più marcata nell'area B (Em+f=0.72) rispetto all'area A (Em+f=0.40). Nel gambero rosso il rapporto di sfruttamento è stato calcolato soltanto per la componente femminile dello stock; nel triennio 2000/02 è risultata una condizione di sovrappesca, leggermente più marcata nell'area B (Ef=0.75) rispetto all'area A (Ef=0.66). Nel gambero rosa il rapporto di sfruttamento della popolazione negli anni 2000/02 indica una condizione di sovrappesca simile in entrambe le aree (area A: Em=0.61; Ef=0.64 - area B: Em=0.68 e Ef=0.64). Per lo Scampo il rapporto di sfruttamento indica una condizione di sovrappesca che appare moderatamente maggiore nella area A (Em=0.52 e Ef=0.67) rispetto all'area B (Em=0.49 e Ef=0.58).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/124342
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