Le caratteristiche di globalità e sistemicità tipiche della tematica ambientale richiedono approcci sinergici caratterizzati da forte multidisciplinarietà ed elevato grado d'innovazione: in tale logica lo scorso 25 febbraio 2009 è stato siglato il nuovo Accordo di Programma per la tutela dell'ambiente che coinvolge le tre le Forze dell'Ordine impegnate nel settore ambientale (Comando Tutela Ambiente dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Corpo Forestale dello Stato), ARPA Puglia ed Istituto di Ricerca Sulle Acque del Consiglio Nazionale delle Ricerche. La Puglia è stata la prima Regione italiana ad introdurre l'innovazione tecnologica, organizzativa e gestionale per il controllo e la tutela dell'ambiente nelle pratiche investigative e di analisi ambientale, propagando la propria esperienza in altre 6 regioni italiane. I progetti pugliesi sviluppati nel settore dei controlli ambientali sono annoverati tra le buone pratiche di livello nazionale sul portale www.buoniesempi.it, il Thesaurus delle Azioni di Sistema e delle Esperienze di Innovazione realizzato per conto del Dipartimento della Funzione Pubblica e sul portale http://www.nonsolofannulloni.forumpa.it del Ministero della Pubblica Amministrazione e l'innovazione. L'interesse scientifico all'applicazione di modelli matematici, all'implementazione di software specialistici, di sistemi di intelligenza artificiale e di dispositivi elettronici avanzati, ad applicazioni pratiche di interesse sociale, ambientale e soprattutto sanitario ed è assai rilevante anche in ragione della forte connotazione interistituzionale che assume, consentendo di sperimentare sul campo i risultati della ricerca ed ottenendo stimoli e suggerimenti per ulteriori implementazioni ed affinamenti promossi dagli stessi utilizzatori. Tale scenario di proficua collaborazione ed attiva sinergia rende la Puglia un "laboratorio operativo" di rilievo internazionale, in cui sperimentare approcci e metodologie innovative orientate a contrastare le principali cause di inquinamento derivanti da comportamenti illeciti, riducendo i pericoli per la salute umana e per l'ambiente e conseguendo, al contempo, un effetto deterrente e dissuasivo nel segno della prevenzione. Le innovazioni trasferite alle pratiche operative di indagine comprendono i modelli cognitivi dello spazio geografico che consentono la formalizzazione di tali aspetti "sociali" in ambiente GIS, permettendo di riprodurre e ripercorrere i ragionamenti umani, con la possibilità di considerare un numero estremamente più ampio di dati georeferenziati ed informazioni alfanumeriche con i rigori delle regole strutturate. Tale tecnica favorisce l'approfondimento delle basi teoriche della predittività, attraverso l'analisi più intrinseca delle fattispecie che hanno condotto alla configurazione del reato, la ricostruzione del relativo modello e l'interpolazione, ai fini predittivi, di cosa e quando potrà manifestarsi. Nella costruzione dell'apparato modellistico riveste particolare interesse l'implementazione di metodologie per incrementare l'autoapprendimento dei sistemi informatici integrati allo scopo di allineare le logiche d'indagine alle logiche poste in essere dalla stessa organizzazione criminosa. I sistemi di autoapprendimento consentono di superare i più sofisticati meccanismi di modellazione di strutturazione delle informazioni e delle regole, attraverso la semplice acquisizione dei risultati (ad es. di indagine) ottenuti con esito positivo e la determinazione indiretta dei relativi algoritmi. L'efficace azione condotta in Puglia dalle Forze dell'Ordine impegnate nel settore ambientale, con risultati operativi di estrema rilevanza, incrementa quotidianamente le potenzialità di tali approcci, favorendo anche la formalizzazione dei modelli cognitivi utilizzati dagli investigatori per lo sviluppo delle indagini. Infatti, la matematica e l'informatica offrono differenti metodi per formalizzare la conoscenza quali relazioni algebriche e linguaggi funzionali, mentre le ultime innovazioni consentono la formalizzazione dei cosiddetti "dati semantici" incasellabili in data base e riferiti anche a inferenze, algoritmi e modelli computazionali.

LE NUOVE FRONTIERE DELLA TECNOLOGIA PER LA GESTIONE DELLA CONOSCENZA

URICCHIO VF
2008

Abstract

Le caratteristiche di globalità e sistemicità tipiche della tematica ambientale richiedono approcci sinergici caratterizzati da forte multidisciplinarietà ed elevato grado d'innovazione: in tale logica lo scorso 25 febbraio 2009 è stato siglato il nuovo Accordo di Programma per la tutela dell'ambiente che coinvolge le tre le Forze dell'Ordine impegnate nel settore ambientale (Comando Tutela Ambiente dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Corpo Forestale dello Stato), ARPA Puglia ed Istituto di Ricerca Sulle Acque del Consiglio Nazionale delle Ricerche. La Puglia è stata la prima Regione italiana ad introdurre l'innovazione tecnologica, organizzativa e gestionale per il controllo e la tutela dell'ambiente nelle pratiche investigative e di analisi ambientale, propagando la propria esperienza in altre 6 regioni italiane. I progetti pugliesi sviluppati nel settore dei controlli ambientali sono annoverati tra le buone pratiche di livello nazionale sul portale www.buoniesempi.it, il Thesaurus delle Azioni di Sistema e delle Esperienze di Innovazione realizzato per conto del Dipartimento della Funzione Pubblica e sul portale http://www.nonsolofannulloni.forumpa.it del Ministero della Pubblica Amministrazione e l'innovazione. L'interesse scientifico all'applicazione di modelli matematici, all'implementazione di software specialistici, di sistemi di intelligenza artificiale e di dispositivi elettronici avanzati, ad applicazioni pratiche di interesse sociale, ambientale e soprattutto sanitario ed è assai rilevante anche in ragione della forte connotazione interistituzionale che assume, consentendo di sperimentare sul campo i risultati della ricerca ed ottenendo stimoli e suggerimenti per ulteriori implementazioni ed affinamenti promossi dagli stessi utilizzatori. Tale scenario di proficua collaborazione ed attiva sinergia rende la Puglia un "laboratorio operativo" di rilievo internazionale, in cui sperimentare approcci e metodologie innovative orientate a contrastare le principali cause di inquinamento derivanti da comportamenti illeciti, riducendo i pericoli per la salute umana e per l'ambiente e conseguendo, al contempo, un effetto deterrente e dissuasivo nel segno della prevenzione. Le innovazioni trasferite alle pratiche operative di indagine comprendono i modelli cognitivi dello spazio geografico che consentono la formalizzazione di tali aspetti "sociali" in ambiente GIS, permettendo di riprodurre e ripercorrere i ragionamenti umani, con la possibilità di considerare un numero estremamente più ampio di dati georeferenziati ed informazioni alfanumeriche con i rigori delle regole strutturate. Tale tecnica favorisce l'approfondimento delle basi teoriche della predittività, attraverso l'analisi più intrinseca delle fattispecie che hanno condotto alla configurazione del reato, la ricostruzione del relativo modello e l'interpolazione, ai fini predittivi, di cosa e quando potrà manifestarsi. Nella costruzione dell'apparato modellistico riveste particolare interesse l'implementazione di metodologie per incrementare l'autoapprendimento dei sistemi informatici integrati allo scopo di allineare le logiche d'indagine alle logiche poste in essere dalla stessa organizzazione criminosa. I sistemi di autoapprendimento consentono di superare i più sofisticati meccanismi di modellazione di strutturazione delle informazioni e delle regole, attraverso la semplice acquisizione dei risultati (ad es. di indagine) ottenuti con esito positivo e la determinazione indiretta dei relativi algoritmi. L'efficace azione condotta in Puglia dalle Forze dell'Ordine impegnate nel settore ambientale, con risultati operativi di estrema rilevanza, incrementa quotidianamente le potenzialità di tali approcci, favorendo anche la formalizzazione dei modelli cognitivi utilizzati dagli investigatori per lo sviluppo delle indagini. Infatti, la matematica e l'informatica offrono differenti metodi per formalizzare la conoscenza quali relazioni algebriche e linguaggi funzionali, mentre le ultime innovazioni consentono la formalizzazione dei cosiddetti "dati semantici" incasellabili in data base e riferiti anche a inferenze, algoritmi e modelli computazionali.
2008
Istituto di Ricerca Sulle Acque - IRSA
9788880827467
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/130717
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