Il DLgs. 152/99 fornisce i criteri per il rilevamento delle caratteristiche quali-quantitative delle acque sotterranee e per la classificazione del loro stato ambientale. Per quanto riguarda lo stato chimico è prevista la determinazione di 7 parametri di base (Tab. 20, Allegato 1 del DLgs 152) e di un certo numero di parametri addizionali (Tab. 21, Allegato 1 del DLgs. 152) da individuare sulla base della situazione di vulnerabilità della risorsa, dell uso del suolo, delle attività presenti sul territorio afferente e delle caratteristiche degli ecosistemi connessi e/o di particolari condizioni ambientali. Tale approccio metodologico ha caratteristiche di ampia generalità e trova la sua base concettuale in due riferimenti classificatori, ambedue connessi all uso potabile della risorsa sotterranea. In particolare la classificazione della qualità di base deriva direttamente dalla nota proposta avanzata già nel 1993, congiuntamente dall IRSA- CNR e dal GNDCI (Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche), e sperimentata con successo in numerose ambientazioni idrogeologiche e situazioni territoriali rappresentative a livello nazionale . Per la classificazione legata ai parametri addizionali il valore soglia indicato è relazionato alle normative dell uso potabile (DPR 236/88, ora DLgs. 31/2001 in adeguamento alla direttiva comunitaria 98/93/CE del Consiglio della Comunità Europea). Gli schemi di monitoraggio e classificazione del DLgs.152/99 implicano da un lato la disponibilità di procedure e di metodologie analitiche standardizzate e dall altro di una sufficiente omogeneità di rilevamento, soprattutto per i parametri addizionali, al fine di garantire condizioni di confrontabilità dei risultati a livello nazionale. In tale ambito, rilevanti sono gli aspetti relativi all impegno operativo di campo e di laboratorio ed alle risorse finanziarie necessarie al conseguimento dei risultati di monitoraggio e classificazione. Pertanto in prospettiva si dovrebbe tendere ad una qualche semplificazione/omogenizzazione delle procedure operative relative alla sezione dei parametri addizionali che consenta di ottimizzare da parte delle autorità competenti l impiego delle risorse umane e finanziarie. Un analisi delle tendenze evolutive delle modalità di monitoraggio dei corpi idrici sotterranei evidenzia alcune caratteristiche: esiste la necessità di monitorare un numero sempre maggiore di sostanze chimiche di sintesi introdotte nell ambiente sotterraneo e che si diffondono nei corpi idrici; le concentrazioni che si andranno a rilevare saranno sempre più basse in relazione a standards più restrittivi; dovrà essere esaminata più a fondo la componente biologica e quella tossicologica. Al conseguimento degli obiettivi di una migliore efficienza delle azioni di monitoraggio e della confrontabilità dei risultati di classificazione, contributi significativi possono essere forniti da: la messa a punto di sistemi di monitoraggio rivolti alla determinazione di parametri sintetici, rappresentativi di gruppi di sostanze piuttosto che di singoli composti; l uso di metodologie integrate per gli aspetti chimico-fisico, biologico e tossicologico; lo sviluppo di metodologie e procedure ottimizzate di campo e di laboratorio. Per questi motivi nell ambito del presente progetto sono state sviluppate le proposte di sperimentare due dei metodi risultati interessati dall analisi teorica e dalle prime ricerche condotte sul campo in ambito nazionale: la determinazione della carica batterica delle acque, quale indicatore di vulnerabilità dei corpi idrici sotterranei, mediante tecniche di valutazione globale del contenuto di microrganismi presenti (bioluminescenza) con applicazione sul campo e confronto con i metodi tradizionali; l analisi del TOX (Total Organic Xalogens), cui rispondono composti quali i solventi organoclorurati e organobromurati, i PCB, gli insetticidi e fungicidi organoclorurati.
Stato dell'arte per i nuovi sistemi di monitoraggio tramite indici globali di contaminazione delle acque sotterranee
Grenni P
2005
Abstract
Il DLgs. 152/99 fornisce i criteri per il rilevamento delle caratteristiche quali-quantitative delle acque sotterranee e per la classificazione del loro stato ambientale. Per quanto riguarda lo stato chimico è prevista la determinazione di 7 parametri di base (Tab. 20, Allegato 1 del DLgs 152) e di un certo numero di parametri addizionali (Tab. 21, Allegato 1 del DLgs. 152) da individuare sulla base della situazione di vulnerabilità della risorsa, dell uso del suolo, delle attività presenti sul territorio afferente e delle caratteristiche degli ecosistemi connessi e/o di particolari condizioni ambientali. Tale approccio metodologico ha caratteristiche di ampia generalità e trova la sua base concettuale in due riferimenti classificatori, ambedue connessi all uso potabile della risorsa sotterranea. In particolare la classificazione della qualità di base deriva direttamente dalla nota proposta avanzata già nel 1993, congiuntamente dall IRSA- CNR e dal GNDCI (Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche), e sperimentata con successo in numerose ambientazioni idrogeologiche e situazioni territoriali rappresentative a livello nazionale . Per la classificazione legata ai parametri addizionali il valore soglia indicato è relazionato alle normative dell uso potabile (DPR 236/88, ora DLgs. 31/2001 in adeguamento alla direttiva comunitaria 98/93/CE del Consiglio della Comunità Europea). Gli schemi di monitoraggio e classificazione del DLgs.152/99 implicano da un lato la disponibilità di procedure e di metodologie analitiche standardizzate e dall altro di una sufficiente omogeneità di rilevamento, soprattutto per i parametri addizionali, al fine di garantire condizioni di confrontabilità dei risultati a livello nazionale. In tale ambito, rilevanti sono gli aspetti relativi all impegno operativo di campo e di laboratorio ed alle risorse finanziarie necessarie al conseguimento dei risultati di monitoraggio e classificazione. Pertanto in prospettiva si dovrebbe tendere ad una qualche semplificazione/omogenizzazione delle procedure operative relative alla sezione dei parametri addizionali che consenta di ottimizzare da parte delle autorità competenti l impiego delle risorse umane e finanziarie. Un analisi delle tendenze evolutive delle modalità di monitoraggio dei corpi idrici sotterranei evidenzia alcune caratteristiche: esiste la necessità di monitorare un numero sempre maggiore di sostanze chimiche di sintesi introdotte nell ambiente sotterraneo e che si diffondono nei corpi idrici; le concentrazioni che si andranno a rilevare saranno sempre più basse in relazione a standards più restrittivi; dovrà essere esaminata più a fondo la componente biologica e quella tossicologica. Al conseguimento degli obiettivi di una migliore efficienza delle azioni di monitoraggio e della confrontabilità dei risultati di classificazione, contributi significativi possono essere forniti da: la messa a punto di sistemi di monitoraggio rivolti alla determinazione di parametri sintetici, rappresentativi di gruppi di sostanze piuttosto che di singoli composti; l uso di metodologie integrate per gli aspetti chimico-fisico, biologico e tossicologico; lo sviluppo di metodologie e procedure ottimizzate di campo e di laboratorio. Per questi motivi nell ambito del presente progetto sono state sviluppate le proposte di sperimentare due dei metodi risultati interessati dall analisi teorica e dalle prime ricerche condotte sul campo in ambito nazionale: la determinazione della carica batterica delle acque, quale indicatore di vulnerabilità dei corpi idrici sotterranei, mediante tecniche di valutazione globale del contenuto di microrganismi presenti (bioluminescenza) con applicazione sul campo e confronto con i metodi tradizionali; l analisi del TOX (Total Organic Xalogens), cui rispondono composti quali i solventi organoclorurati e organobromurati, i PCB, gli insetticidi e fungicidi organoclorurati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.