Era una di quelle case deliziosamente irregolari, dove si sale e si scende da una stanza all'altra, dove si scoprono altre stanze quando si crede di averle viste tutte, dove c'è un'abbondante riserva di anticamere e di corridoi e dove, in luoghi inaspettati, si trovano ancora altre vecchie stanze rustiche ...(1) Questa è la sensazione che Charles Dickens evoca nell'animo di una fanciulla di nome Esther. Questa è la sensazione che poche righe del 1853 mi hanno fatto scoprire essere quella che mi ha accompagnato in oltre tre decenni di girovagare nella casa dell'oleodinamica. Questa è la sensazione che vorrei suscitare in chi avrà la pazienza di soffermarsi su queste pagine, nella speranza che trovi buoni motivi per continuare l'esplorazione pregustando il piacere di scoprire un angolo lasciato in ombra o una stanza tutta nuova. Chiunque conosca il libretto con lo stesso titolo apparso nel 1997 verificherà che molti materiali sono stati aggiunti, alcune parti corrette, altre espanse, altre ancora eliminate. L'impianto sistematico ha invece resistito alla prova del tempo e non cambia, come il mio affetto per quel primo tentativo di dare forma visibile alle cose che credevo di avere imparato dal silenzio delle pagine scritte e dalle voci di persone in qualche caso indimenticabili. Per una volta non mi conformo all'obbligo della gratulatoria, con la sola eccezione della mia famiglia che ha trascorso molte ore tollerando con pazienza i rumori della tastiera. Preferisco pensare che i miei creditori di aiuto e incoraggiamento sappiano bene di esserlo e siano altrettando consapevoli della mia riconoscenza. Spero che diventino i miei lettori portafortuna e vogliano mantenere queste pagine vive, dedicando loro quell'attenzione critica che è in fondo la garanzia che prima o poi si potrà fare qualcosa di meglio. o o o o o o o o o Di nuovo o diverso c'è una spolverata di ritocchi testuali e le correzioni di qualche decina di errori. I primi sono il risultato di una rilettura oscillante fra benevolenza e autocritica; le seconde sono in buona parte debitrici della volonterosa attenzione - tanto gradita quanto inattesa - di alcuni studenti dell'Università di Ferrara e delle osservazioni di alcuni colleghi dell'Imamoter. A tutti loro grazie. 1) C. Dickens, Casa desolata, Einaudi Tascabili, 1995.

Circuiti Oleodinamici - 2° edizione corretta

Zarotti GL
2006

Abstract

Era una di quelle case deliziosamente irregolari, dove si sale e si scende da una stanza all'altra, dove si scoprono altre stanze quando si crede di averle viste tutte, dove c'è un'abbondante riserva di anticamere e di corridoi e dove, in luoghi inaspettati, si trovano ancora altre vecchie stanze rustiche ...(1) Questa è la sensazione che Charles Dickens evoca nell'animo di una fanciulla di nome Esther. Questa è la sensazione che poche righe del 1853 mi hanno fatto scoprire essere quella che mi ha accompagnato in oltre tre decenni di girovagare nella casa dell'oleodinamica. Questa è la sensazione che vorrei suscitare in chi avrà la pazienza di soffermarsi su queste pagine, nella speranza che trovi buoni motivi per continuare l'esplorazione pregustando il piacere di scoprire un angolo lasciato in ombra o una stanza tutta nuova. Chiunque conosca il libretto con lo stesso titolo apparso nel 1997 verificherà che molti materiali sono stati aggiunti, alcune parti corrette, altre espanse, altre ancora eliminate. L'impianto sistematico ha invece resistito alla prova del tempo e non cambia, come il mio affetto per quel primo tentativo di dare forma visibile alle cose che credevo di avere imparato dal silenzio delle pagine scritte e dalle voci di persone in qualche caso indimenticabili. Per una volta non mi conformo all'obbligo della gratulatoria, con la sola eccezione della mia famiglia che ha trascorso molte ore tollerando con pazienza i rumori della tastiera. Preferisco pensare che i miei creditori di aiuto e incoraggiamento sappiano bene di esserlo e siano altrettando consapevoli della mia riconoscenza. Spero che diventino i miei lettori portafortuna e vogliano mantenere queste pagine vive, dedicando loro quell'attenzione critica che è in fondo la garanzia che prima o poi si potrà fare qualcosa di meglio. o o o o o o o o o Di nuovo o diverso c'è una spolverata di ritocchi testuali e le correzioni di qualche decina di errori. I primi sono il risultato di una rilettura oscillante fra benevolenza e autocritica; le seconde sono in buona parte debitrici della volonterosa attenzione - tanto gradita quanto inattesa - di alcuni studenti dell'Università di Ferrara e delle osservazioni di alcuni colleghi dell'Imamoter. A tutti loro grazie. 1) C. Dickens, Casa desolata, Einaudi Tascabili, 1995.
2006
Istituto per le Macchine Agricole e Movimento Terra - IMAMOTER - Sede Ferrara
978-88-89342-00-8
oleodinamica
circuiti
analisi
simulazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/135457
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