L'elevato quantitativo di reflui prodotti in un breve periodo dell'anno dall'industria olearia impone la necessità di provvedere in modo rapido ed economico alla loro corretta gestione. Lo spandimento diretto in campo per le caratteristiche geo-morfologiche del territorio italiano non sempre risulta praticabile. Tuttavia, la biomassa di scarto dei frantoi rappresenta una preziosa fonte di carbonio organico e nutrienti per la fertilità dei suoli. L'ISAFoM-CNR propone un sistema, denominato MATReFO (Metodo ed Apparato per il Trattamento dei Reflui dei Frantoi Oleari) in grado di trasformare i reflui oleari in una matrice organica utilizzabile in ambito agronomico ed agro-industriale. Il sistema, di semplice gestione, prevede la separazione iniziale del nocciolino dalla sansa vergine e la successiva miscelazione del residuo con matrici organiche igroscopiche. Il prodotto finale, confezionato in sacchi a rete,può essere impiegato dopo un breve periodo di stoccaggio aerobico che ne determina un miglioramento delle proprietà chimico-fisiche e biologiche. Le caratteristiche di stabilità del prodotto finale permettono di svincolare il suo utilizzo dalla stagione di produzione dei reflui con evidente vantaggio in termini di gestione aziendale. L'ampia sperimentazione effettuata nel corso del progetto ha dimostrato la piena compatibilità del prodotto a base di reflui oleari come ammendante in pieno campo, come surrogato della torba nella preparazione di terricci per colture in vaso e nella formulazione di substrati di coltivazione di funghi eduli. L'uso in campo ha prodotto un effetto positivo sulla sostanza organica del suolo con riflessi benefici anche sulla biodiversità degli ecosistemi indagati. In ambito vivaistico la miscela sperimentata ha mostrato proprietà paragonabili a quelle dei fertilizzanti a lento rilascio, determinando ottime performance di crescita e produzione. Infine, anche a livello agro-industriale le prove di coltivazione dei funghi eduli hanno dato risultati soddisfacenti. L'esito positivo delle prove ha permesso di trasferire a livello applicativo in aziende produttive i protocolli d'impiego messi a punto durante il progetto Soluzioni alternative allo spandimento in campo dei sottoprodotti dei frantoi

Soluzioni alternative allo spandimento in campo dei sottoprodotti dei frantoi, Risultati dell'attività sperimentale Anni 2005 2007

Altieri R;Esposito A;
2008

Abstract

L'elevato quantitativo di reflui prodotti in un breve periodo dell'anno dall'industria olearia impone la necessità di provvedere in modo rapido ed economico alla loro corretta gestione. Lo spandimento diretto in campo per le caratteristiche geo-morfologiche del territorio italiano non sempre risulta praticabile. Tuttavia, la biomassa di scarto dei frantoi rappresenta una preziosa fonte di carbonio organico e nutrienti per la fertilità dei suoli. L'ISAFoM-CNR propone un sistema, denominato MATReFO (Metodo ed Apparato per il Trattamento dei Reflui dei Frantoi Oleari) in grado di trasformare i reflui oleari in una matrice organica utilizzabile in ambito agronomico ed agro-industriale. Il sistema, di semplice gestione, prevede la separazione iniziale del nocciolino dalla sansa vergine e la successiva miscelazione del residuo con matrici organiche igroscopiche. Il prodotto finale, confezionato in sacchi a rete,può essere impiegato dopo un breve periodo di stoccaggio aerobico che ne determina un miglioramento delle proprietà chimico-fisiche e biologiche. Le caratteristiche di stabilità del prodotto finale permettono di svincolare il suo utilizzo dalla stagione di produzione dei reflui con evidente vantaggio in termini di gestione aziendale. L'ampia sperimentazione effettuata nel corso del progetto ha dimostrato la piena compatibilità del prodotto a base di reflui oleari come ammendante in pieno campo, come surrogato della torba nella preparazione di terricci per colture in vaso e nella formulazione di substrati di coltivazione di funghi eduli. L'uso in campo ha prodotto un effetto positivo sulla sostanza organica del suolo con riflessi benefici anche sulla biodiversità degli ecosistemi indagati. In ambito vivaistico la miscela sperimentata ha mostrato proprietà paragonabili a quelle dei fertilizzanti a lento rilascio, determinando ottime performance di crescita e produzione. Infine, anche a livello agro-industriale le prove di coltivazione dei funghi eduli hanno dato risultati soddisfacenti. L'esito positivo delle prove ha permesso di trasferire a livello applicativo in aziende produttive i protocolli d'impiego messi a punto durante il progetto Soluzioni alternative allo spandimento in campo dei sottoprodotti dei frantoi
2008
Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo - ISAFOM
978-88-903354-0-2
Reflui oleari; compost; torba
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/137633
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