Paolo Conte's song writing is a unique texture of languages, signs, symbols and sounds. They seem to intertwine and interpret each other in order to support and define a single, huge metaphor which allows Conte's audience to glimpse the musician's own vision of the world.
Questo volume è una guida (non in senso stretto) all'immaginario legato a Torino visto attraverso gli occhi e i versi dei suoi artisti più fedeli, che fanno di questa città una delle realtà musicali italiane più interessanti. Sono i testi delle canzoni a parlare, ma anche le esperienze, le riflessioni dei musicisti, raccolte e messe in relazione con il tessuto urbano e le realtà sociali, storiche e contemporanee, in una sorta di viaggio che non ha, per sua ammissione, una meta precisa, ma permette di esplorare i diversi topoi della città come la notte di Torino e le realtà che nasconde, i parchi, le strade dritte, i tram, le piazze, i caffè, le stazioni, la Fiat, i quartieri, gli stadi, i personaggi che sono celebrati dalle parole di Cantacronache, Buscaglione, Farassino, Amodei, Maolucci, Yo Yo Mundi, Lalli, Subsonica, Carlo Pestelli, Gianmaria Testa, Mario Congiu, Mau Mau, Leo Ferrè e molti altri.
Paolo Conte. Elegia di una canzone
Isabella Maria Zoppi
2006
Abstract
Paolo Conte's song writing is a unique texture of languages, signs, symbols and sounds. They seem to intertwine and interpret each other in order to support and define a single, huge metaphor which allows Conte's audience to glimpse the musician's own vision of the world.| File | Dimensione | Formato | |
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