Le colture interessate nell'attività di ricerca sono state melone e pomodoro. Sul melone la ETc totale diminuisce con l'aumento della salinità dell'acqua irrigua. Lo strato 0.0-0.3 m contribuisce (mediamente per il 63 %) molto di più dello strato 0.3-0.6 e 0.6-0.9 m alla richiesta idrica colturale rispettivamente il 19 e 18% . L'aumento di salinità riduce significativamente il LAI e il LAD. Una riduzione della resa commerciabile è causata dalla diminuzione del peso medio dei frutti. L'indice di crescita (HI) aumenta significativamente con l'aumento della salinità. La tolleranza alla salinità è stata valutata secondo il modello di Mass&Hoffman. In cui, invece della conducibilità elettrica in pasta satura (ECe), è stata utilizzata la media stagionale pesata della conducibilità elettrica in pasta satura, il peso della media pesata è la quantità di acqua estratta da ogni strato di suolo. Per il melone il valore massimo di conducibilità elettrica senza risuzione di resa era 2.7 dS m-1. Al di sopra di questa soglia la perdita di resa è di 12.7% per incremento unitario di salinità del suolo. I solidi totali (TSS), la frazione di polpa, il numero di semi per frutto aumentano significativamente con la salinità mentre il peso unitario dei semi diminuisce, la durezza della polpa non subisce modifiche. La forma del frutto subisce cambiamenti significativi con la salintà dando frutti circolari piuttosto che ellissoidali. Per quanto concerne la risposta eco fisiologica la pianta non subisce diminuzione nell'assimilazione netta ad opera della salinità, cioè non si sono riscontrate differenze tra i trattamenti. Sul pomodoro simili risultati sono stati ottenuti per quanto riguarda la ETc, il LAI, LAD, la resa commerciale i TSS, la salinizzazione del suolo. La calibrazione della sonda del DIVINER nell'ambiente di studio ha evidenziato che l'equazione della casa madre per il suolo allo studio non era rispondente in quanto la stima dell'errore quadratico medio era alto. Pertanto si è proceduto a delle calibrazioni specifiche che tenessero conto della salinità dell'acqua irrigua applicata e la stima è stata fatta sia secondo un modello lineare che con un modello di potenza. Si è riscontrato che le calibrazioni specifiche effettuate in acqua fresca e salina non differivano in quanto la stima dell'errore quadratico medio era molto vicino. Comunque la stima del contenuto idrico con l'acqua salina tende ad essere più alto, sia per eq lineari che di potenza (range di RMSE 0.0025-0.0464 cm3 cm-3) , che la stima con acqua fresca (range di RMSE 0.0014-0.0730 cm3 cm-3). Le differenze in contenuto idrico tra acqua salina e acqua fresca aumentano con la salinità ed il contenuto di argilla. Si è anche riscontrato che per alcuni strati di suolo e tesi saline si potrebbe ottenere una unica equazione di calibrazione senza avere effetti sul valore di stima dell'umidità del suolo. I risultati inerenti alla variazione del turno irriguo hanno chiaramente evidenziato una migliore produttività della tesi irrigata con turni piccoli e frequenti (7 giorni) rispetto alle altre due tesi. La tesi di 7 giorni dopo un breve periodo di ritardo iniziali ha poi recuperato nettamente e dato una produzione migliore.

Irrigation using saline water: contribution to increase productivity and yield quality of traditional crops in the Chienese N.W. oasis (2008-2010).

2010

Abstract

Le colture interessate nell'attività di ricerca sono state melone e pomodoro. Sul melone la ETc totale diminuisce con l'aumento della salinità dell'acqua irrigua. Lo strato 0.0-0.3 m contribuisce (mediamente per il 63 %) molto di più dello strato 0.3-0.6 e 0.6-0.9 m alla richiesta idrica colturale rispettivamente il 19 e 18% . L'aumento di salinità riduce significativamente il LAI e il LAD. Una riduzione della resa commerciabile è causata dalla diminuzione del peso medio dei frutti. L'indice di crescita (HI) aumenta significativamente con l'aumento della salinità. La tolleranza alla salinità è stata valutata secondo il modello di Mass&Hoffman. In cui, invece della conducibilità elettrica in pasta satura (ECe), è stata utilizzata la media stagionale pesata della conducibilità elettrica in pasta satura, il peso della media pesata è la quantità di acqua estratta da ogni strato di suolo. Per il melone il valore massimo di conducibilità elettrica senza risuzione di resa era 2.7 dS m-1. Al di sopra di questa soglia la perdita di resa è di 12.7% per incremento unitario di salinità del suolo. I solidi totali (TSS), la frazione di polpa, il numero di semi per frutto aumentano significativamente con la salinità mentre il peso unitario dei semi diminuisce, la durezza della polpa non subisce modifiche. La forma del frutto subisce cambiamenti significativi con la salintà dando frutti circolari piuttosto che ellissoidali. Per quanto concerne la risposta eco fisiologica la pianta non subisce diminuzione nell'assimilazione netta ad opera della salinità, cioè non si sono riscontrate differenze tra i trattamenti. Sul pomodoro simili risultati sono stati ottenuti per quanto riguarda la ETc, il LAI, LAD, la resa commerciale i TSS, la salinizzazione del suolo. La calibrazione della sonda del DIVINER nell'ambiente di studio ha evidenziato che l'equazione della casa madre per il suolo allo studio non era rispondente in quanto la stima dell'errore quadratico medio era alto. Pertanto si è proceduto a delle calibrazioni specifiche che tenessero conto della salinità dell'acqua irrigua applicata e la stima è stata fatta sia secondo un modello lineare che con un modello di potenza. Si è riscontrato che le calibrazioni specifiche effettuate in acqua fresca e salina non differivano in quanto la stima dell'errore quadratico medio era molto vicino. Comunque la stima del contenuto idrico con l'acqua salina tende ad essere più alto, sia per eq lineari che di potenza (range di RMSE 0.0025-0.0464 cm3 cm-3) , che la stima con acqua fresca (range di RMSE 0.0014-0.0730 cm3 cm-3). Le differenze in contenuto idrico tra acqua salina e acqua fresca aumentano con la salinità ed il contenuto di argilla. Si è anche riscontrato che per alcuni strati di suolo e tesi saline si potrebbe ottenere una unica equazione di calibrazione senza avere effetti sul valore di stima dell'umidità del suolo. I risultati inerenti alla variazione del turno irriguo hanno chiaramente evidenziato una migliore produttività della tesi irrigata con turni piccoli e frequenti (7 giorni) rispetto alle altre due tesi. La tesi di 7 giorni dopo un breve periodo di ritardo iniziali ha poi recuperato nettamente e dato una produzione migliore.
2010
Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo - ISAFOM
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/143215
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact