I Cinque libri di Gianbattista Vico de Principj d'una scienza nuova d'intorno alla comune natura delle nazioni costituiscono la seconda delle tre edizioni del capolavoro vichiano, e sono protagonisti di una storia compositiva tale da avere sino ad oggi sconsigliato a qualunque persona men che temeraria l'impresa di un'edizione completa. Questa, dunque, è la prima. La Scienza nuova del 1730 si offre qui al lettore così come è concepita. Di fronte alle quattro serie di Correzioni, miglioramenti ed aggiunte e ai marginalia di tanti esemplari potevano porsi due interrogativi: il primo, se fosse il caso di recepire le correzioni in sede di ricostruzione del testo; e il secondo se, una volta compiuta un'operazione del genere, non fosse corretto raccogliere in un unico apparato critico, magari suddiviso in più strati cronologici, tutte le lezioni non accolte del testo e delle elaborazioni successive, a stampa, manoscritte e marginali. L'ipotesi è stata scartata non soltanto per la ragione materiale, che ne sarebbe derivato un apparato elefantiaco; ma soprattutto per la ragione per la ragione storica, che le correzioni sono redatte in tempi successivi e che quindi siamo dinnanzi a un movimento dello stile e del pensiero degno di essere criticamente reso visibile. Pertanto la scelta fondamentale di questa edizione è stata quella di dare al lettore in sequenza prima il testo critico e poi le quattro serie di Correzioni, miglioramenti ed aggiunte.
La scienza nuova 1730
Manuela Sanna
2004
Abstract
I Cinque libri di Gianbattista Vico de Principj d'una scienza nuova d'intorno alla comune natura delle nazioni costituiscono la seconda delle tre edizioni del capolavoro vichiano, e sono protagonisti di una storia compositiva tale da avere sino ad oggi sconsigliato a qualunque persona men che temeraria l'impresa di un'edizione completa. Questa, dunque, è la prima. La Scienza nuova del 1730 si offre qui al lettore così come è concepita. Di fronte alle quattro serie di Correzioni, miglioramenti ed aggiunte e ai marginalia di tanti esemplari potevano porsi due interrogativi: il primo, se fosse il caso di recepire le correzioni in sede di ricostruzione del testo; e il secondo se, una volta compiuta un'operazione del genere, non fosse corretto raccogliere in un unico apparato critico, magari suddiviso in più strati cronologici, tutte le lezioni non accolte del testo e delle elaborazioni successive, a stampa, manoscritte e marginali. L'ipotesi è stata scartata non soltanto per la ragione materiale, che ne sarebbe derivato un apparato elefantiaco; ma soprattutto per la ragione per la ragione storica, che le correzioni sono redatte in tempi successivi e che quindi siamo dinnanzi a un movimento dello stile e del pensiero degno di essere criticamente reso visibile. Pertanto la scelta fondamentale di questa edizione è stata quella di dare al lettore in sequenza prima il testo critico e poi le quattro serie di Correzioni, miglioramenti ed aggiunte.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.