L'interesse di Giambattista Vico per la storia, le lingue, le religioni dell'Estremo Oriente ha stimolato le riflessioni degli scrittori delle generazioni successive e l'attenzione degli storici, ma non è stato finora oggetto di studi sistematici. Ancora meno noto è il sorprendente interesse per le opere di Vico in Asia Orientale, che fa del filosofo napoletano uno degli scrittori più noti, tradotti e studiati in Cina, Giappone, Corea e solleva domande significative sul modo in cui la tradizione filosofica dell'Occidente è vista, valutata, e rielaborata dalla prospettiva di paesi distanti ma sempre più interrelati dal punto di vista culturale, oltre che economico. L'attenzione di Vico per l'Oriente e dell'Oriente per Vico, d'altronde, è tutt'altro che casuale e corrisponde al fatto che il pensiero vichiano offre un terreno particolarmente promettente per un confronto fra orizzonti culturali diversi su temi di grande attualità, come il rapporto fra linguaggio e pensiero e fra scrittura e immagini, la pluralità degli approcci al problema della religione, gli orizzonti e i limiti del pensiero scientifico occidentale, la possibilità di concepire una visione universale e della sua storia. A questi tre aspetti del tema evocato nel titolo corrispondono le tre parti in cui si articola il volume ("L'Oriente di Vico", "Gli studi vichiani in Asia orientale" e "Temi vichiani fra Oriente e Occidente") che raccoglie i contributi di ventuno autori, fra cui alcuni dei principali studiosi di Vico attivi in Cina, Giappone e Corea, e si conclude con una tavola rotonda sulle traduzioni dei testi vichiani nelle lingue orientali.
Vico e l'Oriente. Cina, Giappone, Corea
Manuela Sanna
2008
Abstract
L'interesse di Giambattista Vico per la storia, le lingue, le religioni dell'Estremo Oriente ha stimolato le riflessioni degli scrittori delle generazioni successive e l'attenzione degli storici, ma non è stato finora oggetto di studi sistematici. Ancora meno noto è il sorprendente interesse per le opere di Vico in Asia Orientale, che fa del filosofo napoletano uno degli scrittori più noti, tradotti e studiati in Cina, Giappone, Corea e solleva domande significative sul modo in cui la tradizione filosofica dell'Occidente è vista, valutata, e rielaborata dalla prospettiva di paesi distanti ma sempre più interrelati dal punto di vista culturale, oltre che economico. L'attenzione di Vico per l'Oriente e dell'Oriente per Vico, d'altronde, è tutt'altro che casuale e corrisponde al fatto che il pensiero vichiano offre un terreno particolarmente promettente per un confronto fra orizzonti culturali diversi su temi di grande attualità, come il rapporto fra linguaggio e pensiero e fra scrittura e immagini, la pluralità degli approcci al problema della religione, gli orizzonti e i limiti del pensiero scientifico occidentale, la possibilità di concepire una visione universale e della sua storia. A questi tre aspetti del tema evocato nel titolo corrispondono le tre parti in cui si articola il volume ("L'Oriente di Vico", "Gli studi vichiani in Asia orientale" e "Temi vichiani fra Oriente e Occidente") che raccoglie i contributi di ventuno autori, fra cui alcuni dei principali studiosi di Vico attivi in Cina, Giappone e Corea, e si conclude con una tavola rotonda sulle traduzioni dei testi vichiani nelle lingue orientali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.