Durante la Conferenza Internazionale dei Liberi Pensatori, che ebbe luogo a Londra tra il 25 e il 27 settembre 1881, il medico e filosofo materialista tedesco Ludwig Büchner espresse ad Edward B. Aveling, noto ateo anticlericale londinese, il desiderio di conoscere Charles Darwin. Aveling inviò pertanto un telegramma al grande naturalista inglese con la richiesta di un breve colloquio. Questi accettò e il 28 settembre 1881 i due atei si recarono a Down House, ospiti a pranzo dell'agnostico Darwin. A baluardo della fede di Emma, moglie di Charles, venne invitato anche il reverendo John Brodie Innes, vecchio amico di famiglia. Nel 1883, a pochi mesi dalla morte di Charles Darwin, Aveling pubblicò un breve resoconto di quella sua visita a Down House in compagnia di Büchner, al fine di dimostrare che la posizione religiosa di Darwin non differiva sostanzialmente da quella del movimento degli atei materialisti più estremisti, al quale Aveling apparteneva. Per dar lustro e importanza al movimento, era infatti suo desiderio annoverare tra le file dei compagni di lotta anticlericale anche il grande scienziato ormai scomparso. L'autore del resoconto sosterrà infatti che Darwin, sebbene quel giorno avesse mostrato un atteggiamento poco aggressivo nei confronti della religione, preferendo definirsi agnostico invece che ateo, rivelava nei fatti una posizione sostanzialmente atea. Concludendo la sua breve relazione della visita a Down House, dirà infatti che il celebre naturalista "più o meno consciamente, aveva minato la fede religiosa durante tutta la sua lunga e onorata vita. I suoi occhi, al lavoro nello studio e in giardino, concentrati nell'attenta ricerca della verità, a stento avevano percepito tutte le conseguenze delle sue grandi generalizzazioni, come se fossero stati meno acuti nella vista da lontano. Ma per noi, suoi giovani discepoli, che dal di fuori abbiamo riconosciuto, forse ancor meglio di lui, il ruolo giocato dai suoi insegnamenti nello sgretolamento della fede nel soprannaturale, è una gioia sapere che il nostro Maestro aveva reciso i vecchi legami [con la fede], e camminava nella grande libertà che egli ha donato a tanti suoi fratelli e sorelle." Agli occhi di Aveling dunque, Darwin era un miscredente come loro. "Dato che i due termini [ateo e agnostico] significano esattamente la stessa cosa, in sostanza la differenza non è di principio, ma di sensibilità e temperamento". La pubblicazione di Aveling suscitò l'indispettita replica del figlio di Darwin, Francis, presente al pranzo e alla successiva discussione teologica avvenuta nello studio. Così infatti puntualizzerà il giovane Darwin: "Penso che i lettori di questo pamphlet potrebbero essere fuorviati e scorgere più sintonia di quanta realmente vi fu tra le posizioni di mio padre e quelle del Dr. Aveling. Dico questo nonostante riconosca che il Dr. Aveling riporti le proprie impressioni riguardo alle opinioni di mio padre in modo sostanzialmente corretto. Il Dr. Aveling cercò di dimostrare che i termini agnostico e ateo sono praticamente equivalenti, nel senso che ateo è colui che, senza negare l'esistenza di Dio, è senza Dio, in quanto dubita dell'esistenza di una Divinità. Tuttavia, le risposte di mio padre suggerivano chiaramente la sua preferenza per l'atteggiamento non aggressivo (unaggressive) dell'agnostico. Il Dr. Aveling sembra considerare la mancanza di aggressività delle opinioni di mio padre, come qualcosa che non distingue in modo rilevante le loro idee. Ma, a mio giudizio, sono proprio le differenze di questo tipo che distinguono nettamente mio padre dalla classe di pensatori a cui appartiene il Dr. Aveling." Le pagine seguenti rievocano nei dettagli sia i fatti accaduti a Londra e a Down House il 27 settembre, sia le conversazioni scientifico-teologiche avvenute in casa Darwin il giorno successivo. A tale proposito non è forse inutile sottolineare che i colloqui intercorsi dopo la conferenza di Londra tra Büchner, Aveling e alcuni personaggi minori, come pure le conversazioni di Charles Darwin con i suoi famigliari, sono una trasposizione letteraria di fatti, dialoghi, descrizioni, addirittura dettagli che poggiano quasi esclusivamente sulla citazione testuale di lettere, diari e opere dei protagonisti o di autori coevi. Più in particolare, fatto salvo l'adattamento "scenico", i principali argomenti delle conversazioni tra Darwin e i suoi ospiti durante e dopo il pranzo derivano, con assoluta fedeltà sia cronologica sia letterale, dalle dettagliate memorie e dalle citazioni di Aveling e di Büchner.

Due atei, un prete e un agnostico. Pranzo a casa Darwin

Focher F
2012

Abstract

Durante la Conferenza Internazionale dei Liberi Pensatori, che ebbe luogo a Londra tra il 25 e il 27 settembre 1881, il medico e filosofo materialista tedesco Ludwig Büchner espresse ad Edward B. Aveling, noto ateo anticlericale londinese, il desiderio di conoscere Charles Darwin. Aveling inviò pertanto un telegramma al grande naturalista inglese con la richiesta di un breve colloquio. Questi accettò e il 28 settembre 1881 i due atei si recarono a Down House, ospiti a pranzo dell'agnostico Darwin. A baluardo della fede di Emma, moglie di Charles, venne invitato anche il reverendo John Brodie Innes, vecchio amico di famiglia. Nel 1883, a pochi mesi dalla morte di Charles Darwin, Aveling pubblicò un breve resoconto di quella sua visita a Down House in compagnia di Büchner, al fine di dimostrare che la posizione religiosa di Darwin non differiva sostanzialmente da quella del movimento degli atei materialisti più estremisti, al quale Aveling apparteneva. Per dar lustro e importanza al movimento, era infatti suo desiderio annoverare tra le file dei compagni di lotta anticlericale anche il grande scienziato ormai scomparso. L'autore del resoconto sosterrà infatti che Darwin, sebbene quel giorno avesse mostrato un atteggiamento poco aggressivo nei confronti della religione, preferendo definirsi agnostico invece che ateo, rivelava nei fatti una posizione sostanzialmente atea. Concludendo la sua breve relazione della visita a Down House, dirà infatti che il celebre naturalista "più o meno consciamente, aveva minato la fede religiosa durante tutta la sua lunga e onorata vita. I suoi occhi, al lavoro nello studio e in giardino, concentrati nell'attenta ricerca della verità, a stento avevano percepito tutte le conseguenze delle sue grandi generalizzazioni, come se fossero stati meno acuti nella vista da lontano. Ma per noi, suoi giovani discepoli, che dal di fuori abbiamo riconosciuto, forse ancor meglio di lui, il ruolo giocato dai suoi insegnamenti nello sgretolamento della fede nel soprannaturale, è una gioia sapere che il nostro Maestro aveva reciso i vecchi legami [con la fede], e camminava nella grande libertà che egli ha donato a tanti suoi fratelli e sorelle." Agli occhi di Aveling dunque, Darwin era un miscredente come loro. "Dato che i due termini [ateo e agnostico] significano esattamente la stessa cosa, in sostanza la differenza non è di principio, ma di sensibilità e temperamento". La pubblicazione di Aveling suscitò l'indispettita replica del figlio di Darwin, Francis, presente al pranzo e alla successiva discussione teologica avvenuta nello studio. Così infatti puntualizzerà il giovane Darwin: "Penso che i lettori di questo pamphlet potrebbero essere fuorviati e scorgere più sintonia di quanta realmente vi fu tra le posizioni di mio padre e quelle del Dr. Aveling. Dico questo nonostante riconosca che il Dr. Aveling riporti le proprie impressioni riguardo alle opinioni di mio padre in modo sostanzialmente corretto. Il Dr. Aveling cercò di dimostrare che i termini agnostico e ateo sono praticamente equivalenti, nel senso che ateo è colui che, senza negare l'esistenza di Dio, è senza Dio, in quanto dubita dell'esistenza di una Divinità. Tuttavia, le risposte di mio padre suggerivano chiaramente la sua preferenza per l'atteggiamento non aggressivo (unaggressive) dell'agnostico. Il Dr. Aveling sembra considerare la mancanza di aggressività delle opinioni di mio padre, come qualcosa che non distingue in modo rilevante le loro idee. Ma, a mio giudizio, sono proprio le differenze di questo tipo che distinguono nettamente mio padre dalla classe di pensatori a cui appartiene il Dr. Aveling." Le pagine seguenti rievocano nei dettagli sia i fatti accaduti a Londra e a Down House il 27 settembre, sia le conversazioni scientifico-teologiche avvenute in casa Darwin il giorno successivo. A tale proposito non è forse inutile sottolineare che i colloqui intercorsi dopo la conferenza di Londra tra Büchner, Aveling e alcuni personaggi minori, come pure le conversazioni di Charles Darwin con i suoi famigliari, sono una trasposizione letteraria di fatti, dialoghi, descrizioni, addirittura dettagli che poggiano quasi esclusivamente sulla citazione testuale di lettere, diari e opere dei protagonisti o di autori coevi. Più in particolare, fatto salvo l'adattamento "scenico", i principali argomenti delle conversazioni tra Darwin e i suoi ospiti durante e dopo il pranzo derivano, con assoluta fedeltà sia cronologica sia letterale, dalle dettagliate memorie e dalle citazioni di Aveling e di Büchner.
2012
Istituto di Genetica Molecolare "Luigi Luca Cavalli Sforza"
978-88-6336-149-0
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/160213
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