Da venti anni dalla precedente crisi economica del 1992, dovuta alla congiuntura internazionale ed europea, cui si erano legati i problemi interni che hanno avuto uno sbocco nella crisi dei partiti politici e in "mani pulite", l'Italia attende un serio rinnovamento istituzionale e politico. In questo ventennio due risultati vanno ricordati: uno è la riforma del regionalismo, prima con il federalismo amministrativo (1997/98) e dopo con la revisione costituzionale del Titolo V (1999/2001). Questa riforma è stata importante ed è servita a raggiungere il secondo risultato: l'ingresso dell'Italia nell'euro (2002). Tuttavia, dopo venti anni la situazione sembra essere esattamente quella di allora: un sistema dei partiti politici in condizioni disastrose, non si sono compiute le riforme di attuazione del regionalismo, le politiche di contenimento e riduzione del debito pubblico e, soprattutto, il rinnovamento degli apparati statali: il Parlamento, in primo luogo, ma anche la Corte costituzionale, i Ministeri e la pletora degli inutili enti statali ancora in piedi, e la Magistratura, diventata intoccabile e refrattaria a qualsiasi tipo di discorso riformatore. Nel frattempo, la nuova crisi (2008) ha trovato l'Italia non solo istituzionalmente impreparata ma anche politicamente. L'esperienza politica e istituzionale trascorsa ha tradito la volontà di riforma che aveva animato l'apertura dell'Italia verso l'Europa e la globalizzazione - la quale avrebbe richiesto ancora più autonomia a livello locale e regionale - e si è nuovamente rinchiusa nella logica del (neo-)centralismo. Il regionalismo e le autonomie locali che nel 1992 erano stati la chiave di volta per salvare il Paese e permettergli di raggiungere l'obiettivo della moneta unica, sono stati considerati negli ultimi anni il problema che aggrava la crisi. Nel volume sono raccolti saggi pubblicati dal 2010 a oggi, che hanno come punto di riferimento i problemi non risolti della riforma regionale, la crisi economica e le misure della legislazione emergenziale del Governo Berlusconi e del Governo Monti.

Le Regioni tra crisi globale e neocentralismo

Stelio Mangiameli
2013

Abstract

Da venti anni dalla precedente crisi economica del 1992, dovuta alla congiuntura internazionale ed europea, cui si erano legati i problemi interni che hanno avuto uno sbocco nella crisi dei partiti politici e in "mani pulite", l'Italia attende un serio rinnovamento istituzionale e politico. In questo ventennio due risultati vanno ricordati: uno è la riforma del regionalismo, prima con il federalismo amministrativo (1997/98) e dopo con la revisione costituzionale del Titolo V (1999/2001). Questa riforma è stata importante ed è servita a raggiungere il secondo risultato: l'ingresso dell'Italia nell'euro (2002). Tuttavia, dopo venti anni la situazione sembra essere esattamente quella di allora: un sistema dei partiti politici in condizioni disastrose, non si sono compiute le riforme di attuazione del regionalismo, le politiche di contenimento e riduzione del debito pubblico e, soprattutto, il rinnovamento degli apparati statali: il Parlamento, in primo luogo, ma anche la Corte costituzionale, i Ministeri e la pletora degli inutili enti statali ancora in piedi, e la Magistratura, diventata intoccabile e refrattaria a qualsiasi tipo di discorso riformatore. Nel frattempo, la nuova crisi (2008) ha trovato l'Italia non solo istituzionalmente impreparata ma anche politicamente. L'esperienza politica e istituzionale trascorsa ha tradito la volontà di riforma che aveva animato l'apertura dell'Italia verso l'Europa e la globalizzazione - la quale avrebbe richiesto ancora più autonomia a livello locale e regionale - e si è nuovamente rinchiusa nella logica del (neo-)centralismo. Il regionalismo e le autonomie locali che nel 1992 erano stati la chiave di volta per salvare il Paese e permettergli di raggiungere l'obiettivo della moneta unica, sono stati considerati negli ultimi anni il problema che aggrava la crisi. Nel volume sono raccolti saggi pubblicati dal 2010 a oggi, che hanno come punto di riferimento i problemi non risolti della riforma regionale, la crisi economica e le misure della legislazione emergenziale del Governo Berlusconi e del Governo Monti.
2013
Istituto di Studi sui Sistemi Regionali Federali e sulle Autonomie - ISSIRFA
88-14-18058-X
Diritto costituzionale; Diritto regionale; Enti territoriali; Crisi economica.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/174178
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact