Le zoonosi alimentari da consumo di molluschi bivalvi crudi o poco cotti sono segnalate in tutto il mondo, e la loro incidenza sembra essere in aumento, nonostante esistano ovunque piani di controllo delle aree di produzione, prevalentemente basati sulla quantificazione di batteri indicatori, quali E. coli, il cui numero è correlato ai livelli di contaminazione fecale da reflui terrestri. I dati epidemiologici relativi ai casi di malattie alimentari indicano che, a livello mondiale, il consumo di molluschi bivalvi vivi o poco cotti è altamente correlato all'insorgenza di infezioni da Norovirus (NoV), virus dell'Epatite A (HAV) e Vibrio parahaemolyticus. In mancanza di rilievi epidemiologici sistematici, comunque, è possibile che il numero reale di casi riconducibili a tali agenti e ad altri, tra cui il virus dell'Epatite E (HEV), V. vulnificus, Campylobacter spp., E. coli 0157 e Listeria monocytogenes, sia di fatto sottostimato, soprattutto in riferimento a forme di media o lieve entità che non richiedono ospedalizzazione. Il presente progetto si propone di mettere a punto metodi diagnostici innovativi per la ricerca dei suddetti microrganismi in molluschi bivalvi prodotti in Sardegna, utilizzando tecniche di tipo molecolare basate sulla Polymerase Chain Reaction (PCR) quali: set di PCR con primer specifici per la conferma delle specie batteriche oggetto di indagine e per la verifica dei geni di patogenicità, Real Time PCR per la loro quantificazione, elettroforesi in campo pulsato (PFGE) per l'analisi di popolazione nonché tecniche di microarray su substrato solido, mediante allestimento di microchip a DNA per l'analisi genomica comparativa di consorzi batterici complessi; per la componente virale verranno impiegate tecniche quali RT-nested/PCR e Real Time PCR. Inoltre l'attività di progetto, svolta sulla base di un monitoraggio sistematico delle aree produttive di maggiore interesse della Sardegna, consentirà di realizzare un modello di database relazionale (RDB o Relational Data Base) con georeferenziazione delle popolazioni di molluschi bivalvi oggetto di studio, e relativi riscontri di contaminanti patogeni.
SVILUPPO DI TECNOLOGIE BIOMOLECOLARI INNOVATIVE PER LA SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DI CONTAMINANTI BATTERICI E VIRALI AI FINI DELLA VALORIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI MOLLUSCHI BIVALVI DELLA SARDEGNA
Consolandi C
2009
Abstract
Le zoonosi alimentari da consumo di molluschi bivalvi crudi o poco cotti sono segnalate in tutto il mondo, e la loro incidenza sembra essere in aumento, nonostante esistano ovunque piani di controllo delle aree di produzione, prevalentemente basati sulla quantificazione di batteri indicatori, quali E. coli, il cui numero è correlato ai livelli di contaminazione fecale da reflui terrestri. I dati epidemiologici relativi ai casi di malattie alimentari indicano che, a livello mondiale, il consumo di molluschi bivalvi vivi o poco cotti è altamente correlato all'insorgenza di infezioni da Norovirus (NoV), virus dell'Epatite A (HAV) e Vibrio parahaemolyticus. In mancanza di rilievi epidemiologici sistematici, comunque, è possibile che il numero reale di casi riconducibili a tali agenti e ad altri, tra cui il virus dell'Epatite E (HEV), V. vulnificus, Campylobacter spp., E. coli 0157 e Listeria monocytogenes, sia di fatto sottostimato, soprattutto in riferimento a forme di media o lieve entità che non richiedono ospedalizzazione. Il presente progetto si propone di mettere a punto metodi diagnostici innovativi per la ricerca dei suddetti microrganismi in molluschi bivalvi prodotti in Sardegna, utilizzando tecniche di tipo molecolare basate sulla Polymerase Chain Reaction (PCR) quali: set di PCR con primer specifici per la conferma delle specie batteriche oggetto di indagine e per la verifica dei geni di patogenicità, Real Time PCR per la loro quantificazione, elettroforesi in campo pulsato (PFGE) per l'analisi di popolazione nonché tecniche di microarray su substrato solido, mediante allestimento di microchip a DNA per l'analisi genomica comparativa di consorzi batterici complessi; per la componente virale verranno impiegate tecniche quali RT-nested/PCR e Real Time PCR. Inoltre l'attività di progetto, svolta sulla base di un monitoraggio sistematico delle aree produttive di maggiore interesse della Sardegna, consentirà di realizzare un modello di database relazionale (RDB o Relational Data Base) con georeferenziazione delle popolazioni di molluschi bivalvi oggetto di studio, e relativi riscontri di contaminanti patogeni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


