Vengono descritti i risultati di uno studio volto ad ad ottimizzare il procedimento di estrazione di ammine aromatiche da matrici acquose. L'estratto, opportunamente concentrato, è stato analizzato mediante gascromatografia ad alta risoluzione-spettrometria di massa (HRGC-MS). Sono state prese in considerazione le ammine inserite nel D.Lgs. 3 aprile 2006 n.152 (Tabb. 1-2, All. V, parte 4) concernente la bonifica di siti contaminati (anilina, o-toluidina, p-toluidina, o-anisidina, m-anisidina, p-anisidina, difenilammina). La sperimentazione condotta ha evidenziato la maggiore efficacia delle colonnine impaccate con N-vinilpirrolidone-divinilbenzene), rispetto a quelle contenenti stirene-divinilbenzene, nell'isolare gli analiti di interesse dalla matrice acquosa. L'estrazione in fase solida con N-vinilpirrolidone-divinilbenzene si è dimostrata più vantaggiosa rispetto alla tradizionale estrazione liquido-liquido, in quanto ha fornito percentuali di recupero dei diversi analiti paragonabili (in qualche caso addirittura superiori) mediante una procedura operativa più semplice e con un minor consumo di solventi.

Determinazione di ammine aromatiche in acque sotterranee

CAPRI S
2007

Abstract

Vengono descritti i risultati di uno studio volto ad ad ottimizzare il procedimento di estrazione di ammine aromatiche da matrici acquose. L'estratto, opportunamente concentrato, è stato analizzato mediante gascromatografia ad alta risoluzione-spettrometria di massa (HRGC-MS). Sono state prese in considerazione le ammine inserite nel D.Lgs. 3 aprile 2006 n.152 (Tabb. 1-2, All. V, parte 4) concernente la bonifica di siti contaminati (anilina, o-toluidina, p-toluidina, o-anisidina, m-anisidina, p-anisidina, difenilammina). La sperimentazione condotta ha evidenziato la maggiore efficacia delle colonnine impaccate con N-vinilpirrolidone-divinilbenzene), rispetto a quelle contenenti stirene-divinilbenzene, nell'isolare gli analiti di interesse dalla matrice acquosa. L'estrazione in fase solida con N-vinilpirrolidone-divinilbenzene si è dimostrata più vantaggiosa rispetto alla tradizionale estrazione liquido-liquido, in quanto ha fornito percentuali di recupero dei diversi analiti paragonabili (in qualche caso addirittura superiori) mediante una procedura operativa più semplice e con un minor consumo di solventi.
2007
Istituto di Ricerca Sulle Acque - IRSA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/185233
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