Dal punto di vista gastronomico le ostriche vengono considerate tra i molluschi più apprezzati e molte, delle circa cinquanta specie che compongono la famiglia Ostreidae, sono pescate e coltivate nei diversi mari del mondo. Nelle Marche, ma più in generale in Italia, allo stato attuale la maggior parte delle ostriche in commercio viene importata dalla Francia, dalla Spagna e dall'Olanda. La produzione nazionale italiana è inferiore a 500 t/anno, insufficiente a soddisfare la crescente domanda interna, stimata in almeno 5-10.000 t/anno. Uno dei principali problemi che possono in parte spiegare il mancato successo dell'ostreicoltura nella Regione Marche e più in generale in Italia, soprattutto in impianti sospesi, va ricercato nel biofouling, ovvero quell'insieme di organismi animali e vegetali che nel tempo vanno ad aderire alle superfici delle strutture colturali. Il biofouling è costituito da organismi sessili che si nutrono prevalentemente filtrando acqua con il duplice effetto di appesantire a lungo termine la struttura sommersa dell'impianto di allevamento (soprattutto le batterie di cestelli contenenti le ostriche) e di competere con le ostriche per il cibo e lo spazio. Per vari decenni, il metodo più comune per combattere il biofouling è stato l'uso di vernici marine antivegetative. L'industria delle vernici marine antivegetative, progettate e realizzate per minimizzare il fenomeno del biofouling sta attraversando un profondo e rapido cambiamento nella definizione delle tecnologie da utilizzare.

Development of an innovative technology for the reduction of bio-fouling oyster culture (Wave-Brush)

Lucchetti A;Sala A
2007

Abstract

Dal punto di vista gastronomico le ostriche vengono considerate tra i molluschi più apprezzati e molte, delle circa cinquanta specie che compongono la famiglia Ostreidae, sono pescate e coltivate nei diversi mari del mondo. Nelle Marche, ma più in generale in Italia, allo stato attuale la maggior parte delle ostriche in commercio viene importata dalla Francia, dalla Spagna e dall'Olanda. La produzione nazionale italiana è inferiore a 500 t/anno, insufficiente a soddisfare la crescente domanda interna, stimata in almeno 5-10.000 t/anno. Uno dei principali problemi che possono in parte spiegare il mancato successo dell'ostreicoltura nella Regione Marche e più in generale in Italia, soprattutto in impianti sospesi, va ricercato nel biofouling, ovvero quell'insieme di organismi animali e vegetali che nel tempo vanno ad aderire alle superfici delle strutture colturali. Il biofouling è costituito da organismi sessili che si nutrono prevalentemente filtrando acqua con il duplice effetto di appesantire a lungo termine la struttura sommersa dell'impianto di allevamento (soprattutto le batterie di cestelli contenenti le ostriche) e di competere con le ostriche per il cibo e lo spazio. Per vari decenni, il metodo più comune per combattere il biofouling è stato l'uso di vernici marine antivegetative. L'industria delle vernici marine antivegetative, progettate e realizzate per minimizzare il fenomeno del biofouling sta attraversando un profondo e rapido cambiamento nella definizione delle tecnologie da utilizzare.
2007
Istituto di Scienze Marine - ISMAR
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/187440
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