Con l'emanazione della legge n° 59 nel 1997 e la promulgazione del DPR n° 513 dello stesso anno, sostituito successivamente dal testo unico del DPR n° 445 del 2000, ha inizio in Italia una vera e propria rivoluzione che a partire dai rapporti dei cittadini con la pubblica amministrazione, molto presto cambierà le abitudini delle aziende e presumibilmente entro un prossimo futuro delle singole persone in molti aspetti della propria vita quotidiana. Infatti, questa legislazione attribuisce valore legale al documento informatico che può sostituire completamente il documento cartaceo sia negli atti amministrativi sia in quelli che attestano le transazioni tra privati. Tuttavia, secondo il DPR n° 445 del 2000, affinché il documento informatico abbia valore legale è necessario che abbia determinati requisiti che garantiscano l'autenticità, l'integrità ed il non ripudio e ciò è possibile grazie alla firma digitale. La legislazione citata indica quali requisiti il documento informatico e la firma digitale su di esso apposta debbano avere, e più dettagliatamente le regole tecniche che l'AIPA (l'Autorità Italiana per la Pubblica Amministrazione) ha avuto cura di stilare con la partecipazione di esperti nel settore, mostrano le tecnologie e gli standard da utilizzare e le politiche di sicurezza da seguire. Il DPR n° 445 del 2000 è stato superato dall'approvazione del D.L.vo 10 del gennaio del 2002, che recepisce la direttiva quadro europea in materia di firma digitale. Signo è un'applicazione di firma digitale che è stata sviluppata nell'ambito di una accordo di collaborazione scientifica tra IIT e SECETI S.p.A.; essa è stata progettata quando era in vigore il DPR 513 e le sue modificazioni successive e quindi ottempera ai requisiti di quella legge per permettere all'utente, in tutta semplicità, di apporre la "propria" firma su un documento informatico. Tuttavia, Signo risulta ancora conforme ai requisiti della legge attuale, che impone vincoli meno severi per l'apposizione di una firma digitale su un documento informatico. Per questa ragione, nella descrizione tecnica dello strumento si farà riferimento al DPR 513 o al DPR 445 già citati, considerando che, soddisfacendo vincoli imposti da queste leggi, automaticamente lo strumento di firma risulta adeguato alla vigente normativa.

La gestione dei token nelle API e nel client di firma digitale sviluppati nell'ambito della collaborazione IIT-SECETI

Fais D
2002

Abstract

Con l'emanazione della legge n° 59 nel 1997 e la promulgazione del DPR n° 513 dello stesso anno, sostituito successivamente dal testo unico del DPR n° 445 del 2000, ha inizio in Italia una vera e propria rivoluzione che a partire dai rapporti dei cittadini con la pubblica amministrazione, molto presto cambierà le abitudini delle aziende e presumibilmente entro un prossimo futuro delle singole persone in molti aspetti della propria vita quotidiana. Infatti, questa legislazione attribuisce valore legale al documento informatico che può sostituire completamente il documento cartaceo sia negli atti amministrativi sia in quelli che attestano le transazioni tra privati. Tuttavia, secondo il DPR n° 445 del 2000, affinché il documento informatico abbia valore legale è necessario che abbia determinati requisiti che garantiscano l'autenticità, l'integrità ed il non ripudio e ciò è possibile grazie alla firma digitale. La legislazione citata indica quali requisiti il documento informatico e la firma digitale su di esso apposta debbano avere, e più dettagliatamente le regole tecniche che l'AIPA (l'Autorità Italiana per la Pubblica Amministrazione) ha avuto cura di stilare con la partecipazione di esperti nel settore, mostrano le tecnologie e gli standard da utilizzare e le politiche di sicurezza da seguire. Il DPR n° 445 del 2000 è stato superato dall'approvazione del D.L.vo 10 del gennaio del 2002, che recepisce la direttiva quadro europea in materia di firma digitale. Signo è un'applicazione di firma digitale che è stata sviluppata nell'ambito di una accordo di collaborazione scientifica tra IIT e SECETI S.p.A.; essa è stata progettata quando era in vigore il DPR 513 e le sue modificazioni successive e quindi ottempera ai requisiti di quella legge per permettere all'utente, in tutta semplicità, di apporre la "propria" firma su un documento informatico. Tuttavia, Signo risulta ancora conforme ai requisiti della legge attuale, che impone vincoli meno severi per l'apposizione di una firma digitale su un documento informatico. Per questa ragione, nella descrizione tecnica dello strumento si farà riferimento al DPR 513 o al DPR 445 già citati, considerando che, soddisfacendo vincoli imposti da queste leggi, automaticamente lo strumento di firma risulta adeguato alla vigente normativa.
2002
Istituto di informatica e telematica - IIT
Firma digitale
Token
API
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/187595
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