Le operazioni di spandimento del letame e del liquame provenienti da allevamenti animali sono precedute dalla fase di trasporto dalla zona di stoccaggio o produzione ai terreni su cui questi prodotti devono essere distribuiti. Il trasporto può essere realizzato in diversi modi tra cui il più diffuso nella realtà agricola italiana è costituito dal trasferimento con il medesimo mezzo adibito allo spandimento. Questa soluzione consente di ridurre gli investimenti sul parco macchine dell'azienda e contenere i costi variabili connessi alla presenza di mezzi aggiuntivi adibiti al solo trasporto del liquame e del letame. Evidenti questioni di costi oltreché aspetti di carattere prettamente organizzativo dipendenti dal tempo utile a disposizione per la distribuzione del letame e del liquame nel corso dell'anno impongono che la loro distribuzione venga eseguita nel più breve tempo possibile. Tale imperativo diventa ulteriormente importante per le aziende che eseguono queste operazione in regime di contoterzi, in considerazione delle elevate quantità che esse devono trasferire e delle superfici interessate all'operazione. Il trasporto sia del letame che del liquame sui terreni suscettibili di spandimento viene ostacolata dalla polverizzazione e dal frazionamento della struttura fondiaria nazionale. Ciò significa che nella maggior parte dei casi le aziende agricole non sono sufficientemente accorpate e che gli appezzamenti non raggiungono dimensioni tali da consentire un razionale impiego delle macchine. Questo vuol dire che buona parte dei tempi di impiego complessivi connessi allo spandimento del letame o del liquame sono riconducibili ai trasferimenti su strada, operazione indispensabile ma improduttiva, che prende il sopravvento in termini di tempo sul carico e lo spandimento. Tale circostanza si ripete, talora in maniera ancora più grave, per gli allevamenti industriali o per gli allevamenti agricoli con limitata disponibilità di terreno. Le disposizioni legislative e regolamentari nazionali e locali che impongono limiti allo smaltimento di liquami obbligano infatti queste aziende a procurarsi terreni idonei allo spandimento talvolta a distanze considerevoli dal centro e di produzione o stoccaggio. I due aspetti che limitano le operazioni di distribuzione di letame e liquame, il tempo utile a disposizione e le distanze che le macchine ad esse adibite devono percorrere, ha fatto si che si sviluppasse la domanda di tipologie di spandiletame e spandiliquame di dimensioni sempre maggiori. Tale evoluzione si è rafforzata con l'aumento delle dimensioni medie degli allevamenti e con la comparsa di imprese contoterziste specializzate nello smaltimento soprattutto dei liquami di origine animale. Non è infine estranea a questa tendenza la presenza sul mercato di un ampia gamma di trattrici agricole di elevata potenza idonee all'accoppiamento con tali mezzi di grande dimensione. Le dimensioni ed altre caratteristiche tecniche che questi mezzi agricoli devono rispettare sono, nel caso circolino su strada pubblica, imposti da prescrizioni e limiti che il legislatore ha raccolto nelle disposizione legislative e regolamentari contenute nel Codice della Strada. Tali disposizioni diventano il primo vincolo da osservare in fase di progettazione di nuovi mezzi agricoli, in modo che sia possibile la loro omologazione e quindi la circolazione stradale. In considerazione di quanto esposto in precedenza appaiono infatti evidenti le limitazioni d'impiego di mezzi agricoli che non possano circolare su strada. Questo lavoro affronta in maniera specifica le prescrizioni ed i limiti imposti dal legislatore nazionale per consentire la circolazione stradale degli spandiletame e spandiliquame.

SPANDILETAME, SPANDILIQUAME ED IL CODICE DELLA STRADA

Cavallo Eugenio
2000

Abstract

Le operazioni di spandimento del letame e del liquame provenienti da allevamenti animali sono precedute dalla fase di trasporto dalla zona di stoccaggio o produzione ai terreni su cui questi prodotti devono essere distribuiti. Il trasporto può essere realizzato in diversi modi tra cui il più diffuso nella realtà agricola italiana è costituito dal trasferimento con il medesimo mezzo adibito allo spandimento. Questa soluzione consente di ridurre gli investimenti sul parco macchine dell'azienda e contenere i costi variabili connessi alla presenza di mezzi aggiuntivi adibiti al solo trasporto del liquame e del letame. Evidenti questioni di costi oltreché aspetti di carattere prettamente organizzativo dipendenti dal tempo utile a disposizione per la distribuzione del letame e del liquame nel corso dell'anno impongono che la loro distribuzione venga eseguita nel più breve tempo possibile. Tale imperativo diventa ulteriormente importante per le aziende che eseguono queste operazione in regime di contoterzi, in considerazione delle elevate quantità che esse devono trasferire e delle superfici interessate all'operazione. Il trasporto sia del letame che del liquame sui terreni suscettibili di spandimento viene ostacolata dalla polverizzazione e dal frazionamento della struttura fondiaria nazionale. Ciò significa che nella maggior parte dei casi le aziende agricole non sono sufficientemente accorpate e che gli appezzamenti non raggiungono dimensioni tali da consentire un razionale impiego delle macchine. Questo vuol dire che buona parte dei tempi di impiego complessivi connessi allo spandimento del letame o del liquame sono riconducibili ai trasferimenti su strada, operazione indispensabile ma improduttiva, che prende il sopravvento in termini di tempo sul carico e lo spandimento. Tale circostanza si ripete, talora in maniera ancora più grave, per gli allevamenti industriali o per gli allevamenti agricoli con limitata disponibilità di terreno. Le disposizioni legislative e regolamentari nazionali e locali che impongono limiti allo smaltimento di liquami obbligano infatti queste aziende a procurarsi terreni idonei allo spandimento talvolta a distanze considerevoli dal centro e di produzione o stoccaggio. I due aspetti che limitano le operazioni di distribuzione di letame e liquame, il tempo utile a disposizione e le distanze che le macchine ad esse adibite devono percorrere, ha fatto si che si sviluppasse la domanda di tipologie di spandiletame e spandiliquame di dimensioni sempre maggiori. Tale evoluzione si è rafforzata con l'aumento delle dimensioni medie degli allevamenti e con la comparsa di imprese contoterziste specializzate nello smaltimento soprattutto dei liquami di origine animale. Non è infine estranea a questa tendenza la presenza sul mercato di un ampia gamma di trattrici agricole di elevata potenza idonee all'accoppiamento con tali mezzi di grande dimensione. Le dimensioni ed altre caratteristiche tecniche che questi mezzi agricoli devono rispettare sono, nel caso circolino su strada pubblica, imposti da prescrizioni e limiti che il legislatore ha raccolto nelle disposizione legislative e regolamentari contenute nel Codice della Strada. Tali disposizioni diventano il primo vincolo da osservare in fase di progettazione di nuovi mezzi agricoli, in modo che sia possibile la loro omologazione e quindi la circolazione stradale. In considerazione di quanto esposto in precedenza appaiono infatti evidenti le limitazioni d'impiego di mezzi agricoli che non possano circolare su strada. Questo lavoro affronta in maniera specifica le prescrizioni ed i limiti imposti dal legislatore nazionale per consentire la circolazione stradale degli spandiletame e spandiliquame.
2000
Istituto per le Macchine Agricole e Movimento Terra - IMAMOTER - Sede Ferrara
spandiletame
spandiliquame
circolazione stradale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/188880
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