Il pannello si propone di esaminare come le teorie sulla migrazione dei popoli abbiano condizionato gli studi nell'ambito dell'archeologia del Vicino Oriente antico. Nella pratica archeologica, i cambiamenti culturali sono stati a lungo spiegati con teorie migratorie soprattutto quando essi appaiono repentini o sono documentabili su larga scala. L'identificazione di gaps occupazionali o di tracce di distruzione nei siti archeologici è stata spesso correlata a movimenti intrusivi da parte di popolazioni spesso considerate culturalmente inferiori. Nello stesso tempo, tendenze opposte hanno ricostruito modelli locali, indigeni o immobilisti. I cambiamenti culturali vengono interpretati come fenomeni endogeni, e dunque con l'ausilio delle sole evidenze locali. Il Vicino Oriente pre-classico ha nel corso della sua storia visto molti eventi interpretati alla luce di queste ipotesi.
Le migrazioni: teorie a confronto
Di Paolo S
2013
Abstract
Il pannello si propone di esaminare come le teorie sulla migrazione dei popoli abbiano condizionato gli studi nell'ambito dell'archeologia del Vicino Oriente antico. Nella pratica archeologica, i cambiamenti culturali sono stati a lungo spiegati con teorie migratorie soprattutto quando essi appaiono repentini o sono documentabili su larga scala. L'identificazione di gaps occupazionali o di tracce di distruzione nei siti archeologici è stata spesso correlata a movimenti intrusivi da parte di popolazioni spesso considerate culturalmente inferiori. Nello stesso tempo, tendenze opposte hanno ricostruito modelli locali, indigeni o immobilisti. I cambiamenti culturali vengono interpretati come fenomeni endogeni, e dunque con l'ausilio delle sole evidenze locali. Il Vicino Oriente pre-classico ha nel corso della sua storia visto molti eventi interpretati alla luce di queste ipotesi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.