Gli esperimenti condotti, con le successive modifiche, hanno permesso di mettere a punto un'efficace procedura operativa, in grado di fornire risultati riproducibili per valutare l’emanazione del radon da blocchetti di tufo. I valori di misura trovati sono dimensionalmente compatibili con quelli riportati in letteratura per analoghe tipologie di tufo. Un risultato innovativo ed interessante, ottenuto durante la fase sperimentale di misura, è quello che deriva dal confronto fra i risultati di emanazione del tufo dopo un trattamento termico per ridurne l’umidità che di fatto simula quanto avviene nel caso reale, poiché il tufo messo in opera, nel tempo perde quasi completamente il suo contenuto d’acqua. Procedendo ad un essiccamento artificiale si è riscontrata una perdita in peso del 10% (nel caso del tufo “giallo”) e del 13% (nel caso del tufo “nero”). Si è altresì rilevato un abbattimento medio dell’emanazione di radon di circa l’ 80% nel caso del tufo “giallo” e di più del 90% nel caso del tufo “nero”. È questa un’informazione preziosa per valutare l’impiego a fini costruttivi del materiale tufaceo, poiché un valore di emissione specifica come quello prodotto dai campioni di tufo esaminati (attorno ai 50-60 mBq/h/kg), è dell'ordine di grandezza dei valori di emissione di materiali quali la pozzolana (che ha valori fra 18 e 385 mBq/h/kg), il peperino (37 – 182), il cemento (30), il granito (135), la calce (42).

Misura dell emanazione del radon dal tufo

P Ragni;G Angelini;G Lilla
2006

Abstract

Gli esperimenti condotti, con le successive modifiche, hanno permesso di mettere a punto un'efficace procedura operativa, in grado di fornire risultati riproducibili per valutare l’emanazione del radon da blocchetti di tufo. I valori di misura trovati sono dimensionalmente compatibili con quelli riportati in letteratura per analoghe tipologie di tufo. Un risultato innovativo ed interessante, ottenuto durante la fase sperimentale di misura, è quello che deriva dal confronto fra i risultati di emanazione del tufo dopo un trattamento termico per ridurne l’umidità che di fatto simula quanto avviene nel caso reale, poiché il tufo messo in opera, nel tempo perde quasi completamente il suo contenuto d’acqua. Procedendo ad un essiccamento artificiale si è riscontrata una perdita in peso del 10% (nel caso del tufo “giallo”) e del 13% (nel caso del tufo “nero”). Si è altresì rilevato un abbattimento medio dell’emanazione di radon di circa l’ 80% nel caso del tufo “giallo” e di più del 90% nel caso del tufo “nero”. È questa un’informazione preziosa per valutare l’impiego a fini costruttivi del materiale tufaceo, poiché un valore di emissione specifica come quello prodotto dai campioni di tufo esaminati (attorno ai 50-60 mBq/h/kg), è dell'ordine di grandezza dei valori di emissione di materiali quali la pozzolana (che ha valori fra 18 e 385 mBq/h/kg), il peperino (37 – 182), il cemento (30), il granito (135), la calce (42).
2006
Istituto per i Sistemi Biologici - ISB (ex IMC)
radon
tufo
emanazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/191938
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