Da qualche tempo la piena valorizzazione delle risorse marine pescabili ha costituito un importante fattore strategico delle scienze alieutiche. Un esempio particolarmente significativo, a sostegno di questa opinione, è costituito dalle significative quantità di pesci crostacei e cefalopodi rigettati in mare durante le operazioni di pesca a strascico a causa dello scarso o nullo valore economico. Nonostante numerose ricerche sono state fatte, soprattutto negli ultimi anni, le informazioni disponibili necessitano di ulteriori approfondimenti soprattutto su scala locale e nei casi di pesca multispecifica come lo strascico praticata da un elevato numero di unità lungo le coste italiane ed in particolare nello Stretto di Sicilia. Una maggiore attenzione nella gestione, unita allo studio approfondito delle specie e della biomassa inutilizzata, può contribuire a disporre efficaci misure operative atte a ridurre la vastità del fenomeno. In questo lavoro vengono presentati i risultati preliminari di uno studio che ha avuto l'obiettivo di caratterizzare qualitativamente e quantitativamente le specie marine catturate dalla flotta da pesca a strascico di Mazara del Vallo che opera prevalentemente nello Stretto di Sicilia.
LA PESCA A STRASCICO NELLO STRETTO DI SICILIA: Risultati delle analisi sulla composizione della cattura scartata e commercializzata
Bono G;S Vitale;A Milazzo;G Norrito;L Cannizzaro
2001
Abstract
Da qualche tempo la piena valorizzazione delle risorse marine pescabili ha costituito un importante fattore strategico delle scienze alieutiche. Un esempio particolarmente significativo, a sostegno di questa opinione, è costituito dalle significative quantità di pesci crostacei e cefalopodi rigettati in mare durante le operazioni di pesca a strascico a causa dello scarso o nullo valore economico. Nonostante numerose ricerche sono state fatte, soprattutto negli ultimi anni, le informazioni disponibili necessitano di ulteriori approfondimenti soprattutto su scala locale e nei casi di pesca multispecifica come lo strascico praticata da un elevato numero di unità lungo le coste italiane ed in particolare nello Stretto di Sicilia. Una maggiore attenzione nella gestione, unita allo studio approfondito delle specie e della biomassa inutilizzata, può contribuire a disporre efficaci misure operative atte a ridurre la vastità del fenomeno. In questo lavoro vengono presentati i risultati preliminari di uno studio che ha avuto l'obiettivo di caratterizzare qualitativamente e quantitativamente le specie marine catturate dalla flotta da pesca a strascico di Mazara del Vallo che opera prevalentemente nello Stretto di Sicilia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.