This report attempt to answer to the following questions: how public opinion and demographic information interact? How this information is transmitted by the media? In Italy most people have a very scarce and uneven knowledge about population issues, because our society has not developed a solid demographic culture, able to communicate knowledge in this field. In addition, the sources of information available to the general public are generic articles and programs distributed by the media. Only scholars and students have access to more articulate information. In the days immediately preceding publication of the UNFPA Report on the world population of 6 billion on 22 September 1999, IRPPS conducted a survey on 1000 Italians about the main population trends in the world, in Europe, and in Italy. A second survey made at the end of October 1999 was undertaken to understand how far general public are interested in these questions and exactly what information, filtered though the media, actually contributes to their attitudes. The survey had several purposes: to gain a clearer understanding of what Italian public knows about world demographic trends and what sources uses to build demographic knowledge; to assess the role played by media communication on knowledge and attitudes toward population issues and to analyse the contents on the information supplied by newspapers and TV broadcasts. The first part of the paper concerns the assessment of the impact of the media on knowledge about the event, the analysis of the ways in which people put the information to use, their learning strategies, and the characteristics of the various segments of the population which participated in the survey. To achieve those results, after a descriptive analysis treatment, answer trees technique is applied to identify the "knowledge profiles". The tree allows to identify the most interesting profiles rapidly. A second aim of this work is to know what information is communicated, how the media treat demographic information, the balance given to articles and broadcasts, how deeply questions are probed. The method used in this second part of the paper is the Textual Analysis technique of press articles and texts of TV news broadcasting on "day 6 billion", collected ad hoc. Textual Analysis is a statistical approach to the study of linguistic sources, using methodologies developed from quantitative tools of qualitative analysis. In our case we used different techniques: correspondence analysis, cluster analysis and analysis of the specificity of forms and phrases of a text according to the frequency with which they occur. The analysis of the survey results combined with the textual analysis of collected press/TV texts was aimed at reconstructing certain phases of the communication process: A) Transmission (by measuring coverage of the event) : Newspapers and broadcasting networks gave ample space to the event. The media communication had a positive - but limited - effect on knowledge. B) Impact on knowledge (by identifying different profiles of information users): The newscasts and the newspapers helped focus attention on the correct figure and corrected wrong information for those people who already had some idea about the world population. The media information had no effect however on those people who knew nothing or could remember nothing about the world population C) Analysis of the contents of a text (in order to identify the structure of the message): the factorial analysis identify the latent linguistic structure used by the press about a specific demographic event. The issues raised by the journalists and communicated to their readers are, on the whole, complete and correct. But different approaches and typical language of each newspaper group emerge too. From the point of view of people who do research into population questions, there are several interesting elements emerging from the analysis. We will need to modify our approach according to what we want to find out: A) we surely have to enlarge our theoretical field of vision and the type of analysis we use, in concert with disciplines that study communications and their effects; B) If instead we want to use media for specific communications questions, we must understand the mechanisms specific to each type of medium, so that we can gather information about the ways information is received and the impact of communications. These mechanisms will include such things as targeting user/consumers, content analysis, and linguistic analysis.

Questo lavoro affronta il tema delle relazioni che intercorrono tra la conoscenza dei fatti demografici ed la loro trasmissione attraverso i media. Il rapporto fra l'informazione demografica ed i media - specialmente in Italia - rappresenta un tema estremamente sensibile se si considera che, fino a poco tempo fa, la popolazione era considerata un obiettivo "politico", dunque suscettibile di manipolazioni o strumentalizzazioni emotive, mentre invece la conoscenza dei fenomeni demografici non sembra poggiarsi su una base conoscitiva solida. Il percorso seguito in questo lavoro prende spunto dall'analisi dei risultati di una ricerca effettuata dall'IRPPS nel settembre 1999 sulla conoscenza e sulle opinioni sulle tendenze della popolazione mondiale in coincidenza con la nascita del sei miliardesimo abitante della terra annunciata dall'ONU per il 12 ottobre 1999.Le interviste sono state effettuate sia prima che dopo la data del 12 ottobre.All'indagine è stata abbinata la raccolta della rassegna stampa italiana relativa ll'evento, al fine di effettuare un'analisi del contenuto dei testi pubblicati dai giornali. La ricerca rispondeva a diversi obbiettivi: avere un quadro chiaro della conoscenza delle tendenze demografiche mondiali degli Italiani, di quali fonti sono utilizzate; valutare il ruolo esercitato dalla comunicazione dei media sulle conoscenze e gli atteggiamenti verso i temi di popolazione; ed infine l'obbiettivo di analizzare i contenuti dell'informazione trasmessa da giornali e telegiornali. La prima parte del lavoro è finalizzata alla valutazione dell'impatto dei media sulla conoscenza del fatto, all'individuazione delle modalità con cui la popolazione ha fruito dell'informazione, delle strategie di apprendimento e di approfondimento, alla definizione delle caratteristiche strutturali dei diversi segmenti di popolazione coinvolti nell'indagine attraverso metodi di analisi statistica descrittiva basata sull'osservazione delle frequenze alle risposte, e l'applicazione del metodo degli alberi di classificazione (answer trees). La comparazione tra la quota di risposte corrette alla domanda relativa all'ammontare della popolazione mondiale nelle due successive indagini ci ha dato modo di valutare l'impatto della trasmissione mediatica dell'informazione. Nella prima ondata solo una minoranza di italiani è stata in grado di rispondere correttamente al quesito. Sia la stampa cartacea che quella radio-televisiva hanno dato ampio risalto alla notizia, dunque l'effetto c'è stato, ed ha migliorato la correttezza; il ruolo dell'informazione mediatica è stato quello di sintonizzare sul numero giusto chi già ne aveva in testa uno, mentre non ha agito su coloro che non sapevano o non ricordavano quale fosse la dimensione della popolazione mondiale. Per quanto riguarda il percorso della conoscenza analizzato attraverso la tecnica degli answer trees possiamo dire che i predittori sulla provenienza dell'informazione sono tra le variabili più importanti nella caratterizzazione dei profili di risposta. La seconda parte delle riflessioni che presentiamo riguarda l'altra faccia del problema: che cosa arriva al pu bblico dei media, ossia come i media trattano l'informazione di contenuto demografico. Un'analisi testuale della rassegna stampa e dei testi dei telegiornali completa questa presentazione con l'obiettivo di far luce su alcuni meccanismi che stanno alla base del complesso rapporto tra formazione della opinione pubblica e ruolo dei media: la struttura di fondo dell'approccio alla notizia adottato dai giornali, le differenze e le omogeneità di trattamento dell'informazione tra i gruppi di giornali, e la specificità ed il linguaggio caratteristico di ogni gruppo di testate. Ognuno di questi risultati è stato ottenuto attraverso una specifica tecnica di analisi statistica, l'analisi delle corrispondenze, la cluster analysis e l'analisi delle specificità di forme e frasi del testo attraverso le frequenze. Le informazioni ed i messaggi trasmessi ai lettori - sono nel complesso complete e corrette,ma differenti approcci e linguaggi specifici emergono dai diversi gruppi di testate. Dall'angolo visuale dello studioso di popolazione vi sono diversi elementi di interesse, che vanno dall'influenza che i media possono avere sui comportamenti connessi alla sfera familiare, all'utilizzazione dei media per veicolare valori, messaggi e conoscenze, in una parola per divulgare "politiche" inerenti la popolazione. Per quanto riguarda il primo tipo di problemi sembra indubbio che gli studiosi di popolazione debbano allargare la visuale teorica e la strumentazioneanalitica interagendo con gli studi e le discipline che affrontano i temi della comunicazione e dei suoi effetti. Se invece l'obbiettivo è quello di utilizzare i media per specifiche istanze di comunicazione è importante capire e approfondire i meccanismi propri dei diversi medium, dallo studio dei target dei fruitori/consumatori, all'analisi dei contenuti e del linguaggio, per trarre indicazioni sulle modalità di ricezione e l'impatto delle comunicazioni.

6 miliardi di abitanti: opinione pubblica e media in Italia - Public awareness and the role of media: an Italian survey on the 6 billion day

Misiti Maura
2002

Abstract

This report attempt to answer to the following questions: how public opinion and demographic information interact? How this information is transmitted by the media? In Italy most people have a very scarce and uneven knowledge about population issues, because our society has not developed a solid demographic culture, able to communicate knowledge in this field. In addition, the sources of information available to the general public are generic articles and programs distributed by the media. Only scholars and students have access to more articulate information. In the days immediately preceding publication of the UNFPA Report on the world population of 6 billion on 22 September 1999, IRPPS conducted a survey on 1000 Italians about the main population trends in the world, in Europe, and in Italy. A second survey made at the end of October 1999 was undertaken to understand how far general public are interested in these questions and exactly what information, filtered though the media, actually contributes to their attitudes. The survey had several purposes: to gain a clearer understanding of what Italian public knows about world demographic trends and what sources uses to build demographic knowledge; to assess the role played by media communication on knowledge and attitudes toward population issues and to analyse the contents on the information supplied by newspapers and TV broadcasts. The first part of the paper concerns the assessment of the impact of the media on knowledge about the event, the analysis of the ways in which people put the information to use, their learning strategies, and the characteristics of the various segments of the population which participated in the survey. To achieve those results, after a descriptive analysis treatment, answer trees technique is applied to identify the "knowledge profiles". The tree allows to identify the most interesting profiles rapidly. A second aim of this work is to know what information is communicated, how the media treat demographic information, the balance given to articles and broadcasts, how deeply questions are probed. The method used in this second part of the paper is the Textual Analysis technique of press articles and texts of TV news broadcasting on "day 6 billion", collected ad hoc. Textual Analysis is a statistical approach to the study of linguistic sources, using methodologies developed from quantitative tools of qualitative analysis. In our case we used different techniques: correspondence analysis, cluster analysis and analysis of the specificity of forms and phrases of a text according to the frequency with which they occur. The analysis of the survey results combined with the textual analysis of collected press/TV texts was aimed at reconstructing certain phases of the communication process: A) Transmission (by measuring coverage of the event) : Newspapers and broadcasting networks gave ample space to the event. The media communication had a positive - but limited - effect on knowledge. B) Impact on knowledge (by identifying different profiles of information users): The newscasts and the newspapers helped focus attention on the correct figure and corrected wrong information for those people who already had some idea about the world population. The media information had no effect however on those people who knew nothing or could remember nothing about the world population C) Analysis of the contents of a text (in order to identify the structure of the message): the factorial analysis identify the latent linguistic structure used by the press about a specific demographic event. The issues raised by the journalists and communicated to their readers are, on the whole, complete and correct. But different approaches and typical language of each newspaper group emerge too. From the point of view of people who do research into population questions, there are several interesting elements emerging from the analysis. We will need to modify our approach according to what we want to find out: A) we surely have to enlarge our theoretical field of vision and the type of analysis we use, in concert with disciplines that study communications and their effects; B) If instead we want to use media for specific communications questions, we must understand the mechanisms specific to each type of medium, so that we can gather information about the ways information is received and the impact of communications. These mechanisms will include such things as targeting user/consumers, content analysis, and linguistic analysis.
2002
Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali - IRPPS
Questo lavoro affronta il tema delle relazioni che intercorrono tra la conoscenza dei fatti demografici ed la loro trasmissione attraverso i media. Il rapporto fra l'informazione demografica ed i media - specialmente in Italia - rappresenta un tema estremamente sensibile se si considera che, fino a poco tempo fa, la popolazione era considerata un obiettivo "politico", dunque suscettibile di manipolazioni o strumentalizzazioni emotive, mentre invece la conoscenza dei fenomeni demografici non sembra poggiarsi su una base conoscitiva solida. Il percorso seguito in questo lavoro prende spunto dall'analisi dei risultati di una ricerca effettuata dall'IRPPS nel settembre 1999 sulla conoscenza e sulle opinioni sulle tendenze della popolazione mondiale in coincidenza con la nascita del sei miliardesimo abitante della terra annunciata dall'ONU per il 12 ottobre 1999.Le interviste sono state effettuate sia prima che dopo la data del 12 ottobre.All'indagine è stata abbinata la raccolta della rassegna stampa italiana relativa ll'evento, al fine di effettuare un'analisi del contenuto dei testi pubblicati dai giornali. La ricerca rispondeva a diversi obbiettivi: avere un quadro chiaro della conoscenza delle tendenze demografiche mondiali degli Italiani, di quali fonti sono utilizzate; valutare il ruolo esercitato dalla comunicazione dei media sulle conoscenze e gli atteggiamenti verso i temi di popolazione; ed infine l'obbiettivo di analizzare i contenuti dell'informazione trasmessa da giornali e telegiornali. La prima parte del lavoro è finalizzata alla valutazione dell'impatto dei media sulla conoscenza del fatto, all'individuazione delle modalità con cui la popolazione ha fruito dell'informazione, delle strategie di apprendimento e di approfondimento, alla definizione delle caratteristiche strutturali dei diversi segmenti di popolazione coinvolti nell'indagine attraverso metodi di analisi statistica descrittiva basata sull'osservazione delle frequenze alle risposte, e l'applicazione del metodo degli alberi di classificazione (answer trees). La comparazione tra la quota di risposte corrette alla domanda relativa all'ammontare della popolazione mondiale nelle due successive indagini ci ha dato modo di valutare l'impatto della trasmissione mediatica dell'informazione. Nella prima ondata solo una minoranza di italiani è stata in grado di rispondere correttamente al quesito. Sia la stampa cartacea che quella radio-televisiva hanno dato ampio risalto alla notizia, dunque l'effetto c'è stato, ed ha migliorato la correttezza; il ruolo dell'informazione mediatica è stato quello di sintonizzare sul numero giusto chi già ne aveva in testa uno, mentre non ha agito su coloro che non sapevano o non ricordavano quale fosse la dimensione della popolazione mondiale. Per quanto riguarda il percorso della conoscenza analizzato attraverso la tecnica degli answer trees possiamo dire che i predittori sulla provenienza dell'informazione sono tra le variabili più importanti nella caratterizzazione dei profili di risposta. La seconda parte delle riflessioni che presentiamo riguarda l'altra faccia del problema: che cosa arriva al pu bblico dei media, ossia come i media trattano l'informazione di contenuto demografico. Un'analisi testuale della rassegna stampa e dei testi dei telegiornali completa questa presentazione con l'obiettivo di far luce su alcuni meccanismi che stanno alla base del complesso rapporto tra formazione della opinione pubblica e ruolo dei media: la struttura di fondo dell'approccio alla notizia adottato dai giornali, le differenze e le omogeneità di trattamento dell'informazione tra i gruppi di giornali, e la specificità ed il linguaggio caratteristico di ogni gruppo di testate. Ognuno di questi risultati è stato ottenuto attraverso una specifica tecnica di analisi statistica, l'analisi delle corrispondenze, la cluster analysis e l'analisi delle specificità di forme e frasi del testo attraverso le frequenze. Le informazioni ed i messaggi trasmessi ai lettori - sono nel complesso complete e corrette,ma differenti approcci e linguaggi specifici emergono dai diversi gruppi di testate. Dall'angolo visuale dello studioso di popolazione vi sono diversi elementi di interesse, che vanno dall'influenza che i media possono avere sui comportamenti connessi alla sfera familiare, all'utilizzazione dei media per veicolare valori, messaggi e conoscenze, in una parola per divulgare "politiche" inerenti la popolazione. Per quanto riguarda il primo tipo di problemi sembra indubbio che gli studiosi di popolazione debbano allargare la visuale teorica e la strumentazioneanalitica interagendo con gli studi e le discipline che affrontano i temi della comunicazione e dei suoi effetti. Se invece l'obbiettivo è quello di utilizzare i media per specifiche istanze di comunicazione è importante capire e approfondire i meccanismi propri dei diversi medium, dallo studio dei target dei fruitori/consumatori, all'analisi dei contenuti e del linguaggio, per trarre indicazioni sulle modalità di ricezione e l'impatto delle comunicazioni.
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Descrizione: Public awareness and the role of media: an Italian survey on the 6 billion day
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