Si tratta di un prototipo sperimentale che permette ai non vedenti di “vedere” un quadro.Un quadro è tipicamente una proiezione bidimensionale di una scena tridimensionale: quando lo osserviamo è il nostro cervello che ricostruisce le forme complete a partire da questa vista parziale. Il prototipo cerca di riprodurre questa esperienza per i non vedenti attraverso il tatto: il quadro viene reso in forma tattile, ma in modo che si possa toccare solo una porzione degli oggetti rappresentati e che si debba ricostruire il resto mentalmente. La traduzione tattile della forma, non può essere estesa al colore: per rendere la percezione cromatica si è utilizzata la “sinestesia”, il fenomeno per cui un tipo di stimolo percettivo ne evoca spontaneamente un altro. Abbiamo associato colori a suoni attraverso un algoritmo che fa corrispondere alle variabili che costituiscono i colori – tonalità, luminosità e saturazione – variabili che costituiscono i suoni musicali – timbro, altezza, intensità – in modo che ogni più piccola variazione del colore possa essere sistematicamente tradotta in una equivalente variazione musicale. Il non vedente esplora tattilmente il quadro “indossando” sul dito un tracciatore tridimensionale miniaturizzato, tipicamente utilizzato in applicazioni di realtà virtuale. Questo comunica, istante per istante, il punto toccato al computer che contiene la mappa dei colori, attivando l’algoritmo che traduce istantaneamente il punto di colore nel suono appropriato.

Prototipo per la percezione sinestesica di dipinti per non vedenti

Antinucci F
2003

Abstract

Si tratta di un prototipo sperimentale che permette ai non vedenti di “vedere” un quadro.Un quadro è tipicamente una proiezione bidimensionale di una scena tridimensionale: quando lo osserviamo è il nostro cervello che ricostruisce le forme complete a partire da questa vista parziale. Il prototipo cerca di riprodurre questa esperienza per i non vedenti attraverso il tatto: il quadro viene reso in forma tattile, ma in modo che si possa toccare solo una porzione degli oggetti rappresentati e che si debba ricostruire il resto mentalmente. La traduzione tattile della forma, non può essere estesa al colore: per rendere la percezione cromatica si è utilizzata la “sinestesia”, il fenomeno per cui un tipo di stimolo percettivo ne evoca spontaneamente un altro. Abbiamo associato colori a suoni attraverso un algoritmo che fa corrispondere alle variabili che costituiscono i colori – tonalità, luminosità e saturazione – variabili che costituiscono i suoni musicali – timbro, altezza, intensità – in modo che ogni più piccola variazione del colore possa essere sistematicamente tradotta in una equivalente variazione musicale. Il non vedente esplora tattilmente il quadro “indossando” sul dito un tracciatore tridimensionale miniaturizzato, tipicamente utilizzato in applicazioni di realtà virtuale. Questo comunica, istante per istante, il punto toccato al computer che contiene la mappa dei colori, attivando l’algoritmo che traduce istantaneamente il punto di colore nel suono appropriato.
2003
Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione - ISTC
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/196546
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