Lo strumento serve ad acquisire immagini metriche di opere d’arte, a rilevarne punti d’interesse di cui misura le coordinate, e ad effettuarne un’analisi colorimetrica. Esso dispone di due telecamere con teleobbiettivo orientabili e motorizzate, che vengono ruotate a inquadrare un medesimo bersaglio; dalla misura degli angoli di orientamento e dalla conoscenza della distanza fra le due telecamere (base), si misurano per triangolazione le coordinate dei punti d’interesse. Le due telecamere sono guidate alla convergenza sul bersaglio da una terza telecamera a grandangolo, che inquadra l’intera scena. Una delle due telecamere è dotata di tre filtri cromatici, che permettono l’analisi colorimetrica tristimolo dell’immagine. L’individuazione dei punti nelle immagini su cui ottenere la convergenza fra le telecamere può essere facilitata dall’apposizione sull’opera d’arte di bersagli artificiali, oppure effettuata automaticamente mediante elaborazione d’immagine. Per il controllo, la messa in punto e la compensazione software degli errori di geometria dello strumento, è disponibile un campione dimensionale tarato che esibisce due bersagli nitidi, di lunghezza nominale pari alla base della triangolazione, e di materiale a basso coefficiente di dilatazione termica (invar) per l’uso in esterno. Lo strumento, che è montato su cavalletto regolabile, è portatile, e può essere impiegato sul campo.

Sistema di StereoVisione Attiva e suo campione di azzeramento

2003

Abstract

Lo strumento serve ad acquisire immagini metriche di opere d’arte, a rilevarne punti d’interesse di cui misura le coordinate, e ad effettuarne un’analisi colorimetrica. Esso dispone di due telecamere con teleobbiettivo orientabili e motorizzate, che vengono ruotate a inquadrare un medesimo bersaglio; dalla misura degli angoli di orientamento e dalla conoscenza della distanza fra le due telecamere (base), si misurano per triangolazione le coordinate dei punti d’interesse. Le due telecamere sono guidate alla convergenza sul bersaglio da una terza telecamera a grandangolo, che inquadra l’intera scena. Una delle due telecamere è dotata di tre filtri cromatici, che permettono l’analisi colorimetrica tristimolo dell’immagine. L’individuazione dei punti nelle immagini su cui ottenere la convergenza fra le telecamere può essere facilitata dall’apposizione sull’opera d’arte di bersagli artificiali, oppure effettuata automaticamente mediante elaborazione d’immagine. Per il controllo, la messa in punto e la compensazione software degli errori di geometria dello strumento, è disponibile un campione dimensionale tarato che esibisce due bersagli nitidi, di lunghezza nominale pari alla base della triangolazione, e di materiale a basso coefficiente di dilatazione termica (invar) per l’uso in esterno. Lo strumento, che è montato su cavalletto regolabile, è portatile, e può essere impiegato sul campo.
2003
IMGC - Istituto di metrologia "Gustavo Colonnetti"
stereovisione
colorimetria
visione artficiale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/197155
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