Questo breve opuscolo vuole essere un viaggio subacqueo alla ricerca delle praterie di Posidonia oceanica (L.) Delile nel tentativo di offrire ai lettori un quadro schematico delle principali caratteristiche biologiche ed ecologiche della specie. La storia di questa pianta è del tutto singolare e costituisce ancor oggi un mistero in parte insoluto. Verso la fine del fine del periodo Cretaceo, alla fine dell'Era secondaria, circa 120 milioni di anni fà, una pianta terrestre superiore Posidonia cretacea passò dalle terre emerse nell'ambiente marino seguendo un percorso evolutivo inverso rispetto alla naturale tendenza di tutte le forme viventi tese alla conquista dell'ambiente terrestre. Oggi la specie vegetale Posidonia oceanica, discendente di quell'antico progenitore, enigma biologico di un passato remoto, costituisce il più importante endemismo del Mare Mediterraneo.Il WWF Italia, sempre attento alle problematiche ambientali del territorio, ha lanciato in questi ultimi anni una nuova sfida: la difesa di alcune aree costiere di particolare valore biologico attraverso la creazione di aree marine protette gestite direttamente dal WWF su concessione demaniale dello Stato, denominate "Oasi blu". In questa nuova ottica volta alla tutela ed alla valorizzazione delle coste italiane, l'Oasi blu "Scogli di Isca", attraverso il proprio C.E.A.M. (Centro Educazione Ambientale Marina) e nell'ambito del progetto WWF/LIFE NATURE '99, si rende promotrice di un programma scientifico di monitoraggio e censimento delle praterie di Posidonia oceanica al fine di verificare la distribuzione geografica regionale di questo immenso patrimonio naturale che un tempo cingeva, come una sorta di barriera vegetale sommersa, gran parte delle coste mediterranee e che oggi risulta in fase di graduale regressione.
La Posidonia, polmone verde del Mediterraneo
Cantasano N
2001
Abstract
Questo breve opuscolo vuole essere un viaggio subacqueo alla ricerca delle praterie di Posidonia oceanica (L.) Delile nel tentativo di offrire ai lettori un quadro schematico delle principali caratteristiche biologiche ed ecologiche della specie. La storia di questa pianta è del tutto singolare e costituisce ancor oggi un mistero in parte insoluto. Verso la fine del fine del periodo Cretaceo, alla fine dell'Era secondaria, circa 120 milioni di anni fà, una pianta terrestre superiore Posidonia cretacea passò dalle terre emerse nell'ambiente marino seguendo un percorso evolutivo inverso rispetto alla naturale tendenza di tutte le forme viventi tese alla conquista dell'ambiente terrestre. Oggi la specie vegetale Posidonia oceanica, discendente di quell'antico progenitore, enigma biologico di un passato remoto, costituisce il più importante endemismo del Mare Mediterraneo.Il WWF Italia, sempre attento alle problematiche ambientali del territorio, ha lanciato in questi ultimi anni una nuova sfida: la difesa di alcune aree costiere di particolare valore biologico attraverso la creazione di aree marine protette gestite direttamente dal WWF su concessione demaniale dello Stato, denominate "Oasi blu". In questa nuova ottica volta alla tutela ed alla valorizzazione delle coste italiane, l'Oasi blu "Scogli di Isca", attraverso il proprio C.E.A.M. (Centro Educazione Ambientale Marina) e nell'ambito del progetto WWF/LIFE NATURE '99, si rende promotrice di un programma scientifico di monitoraggio e censimento delle praterie di Posidonia oceanica al fine di verificare la distribuzione geografica regionale di questo immenso patrimonio naturale che un tempo cingeva, come una sorta di barriera vegetale sommersa, gran parte delle coste mediterranee e che oggi risulta in fase di graduale regressione.File | Dimensione | Formato | |
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