La pesca artigianale costituisce un'attività difficile da definire, ma essa è normalmente caratterizzata dall'uso di imbarcazioni di dimensioni medio piccole con scafo solitamente in legno. Le imbarcazioni sono di proprietà degli operatori e gli equipaggi costituiti da membri di uno stesso nucleo familiare (Rivas, 1990). La flotta da pesca artigianale siciliana ricopre un certo interesse economico, oltre che storico - culturale, anche in virtù della consistenza numerica che la pone tra le prime in ambito nazionale (Irepa, 1999). Ma l'elevata eterogeneità delle condizioni strutturali ed operative delle marinerie e la mancanza di mercati specifici per la vendita del pescato, rende estremamente difficile la conoscenza degli andamenti produttivi e soprattutto dei risultatiti economici. Il porto di Selinunte, sito tra quelli più imponenti di Mazara del Vallo e Sciacca, assume, caratteristiche originali rispetto a tutti gli altri porti siciliani. E' un piccolo porto, dal punto di vista strutturale ed architettonico, dove opera una flottiglia di medie dimensioni numeriche dedita esclusivamente alla pesca artigianale e dove il prodotto, appena sbarcato, viene venduto dalla locale Cooperativa di pescatori tramite un'asta "alla voce" aperta al pubblico e ben organizzata che permette di valorizzare la produzione. La flotta di Selinunte è composta infatti da 41 pescherecci, per un totale di 96 Tonnellate di Stazza Lorda (TSL) e di 893 Cavalli Motore (HP). In media ogni peschereccio ha 2.7 TSL, 21,8 HP e una lunghezza fuori tutto di 6,48 metri. L'età media dello scafo è di circa 19 anni e mezzo e l'età media del motore di circa 5 anni e mezzo. Gli attrezzi principalmente utilizzati sono le reti da posta fissa (tremaglio e monofilo), il palangaro (di fondo e di superficie) e il cianciolo. Quest'ultimo, anche se di forma analoga, è di dimensioni minori rispetto a quello utilizzato dalla pesca industriale. La maggior parte delle imbarcazioni è polivalente, utilizza cioè più attrezzi. Le imbarcazioni, come in tutti gli altri porti, escono nel tardo pomeriggio per calare le reti che vanno a ritirare all'alba del giorno successivo, in modo da essere già in porto prima delle otto, ora d'inizio dell'asta. L'esistenza di una forma di mercato in cui viene collocato solo il pesce della pesca artigianale ha reso possibile raccogliere informazioni aggiornate ed affidabili sui prezzi di vendita e di fare le dovute analisi sulla variazione degli stessi in base alla taglia degli esemplari, all'ordine della vendita e alla quantità offerta.
Un'indagine sui prezzi della pesca artigianale in Sicilia: il porto di Selinunte
Cannizzaro L;Garofalo G;Milazzo A
1999
Abstract
La pesca artigianale costituisce un'attività difficile da definire, ma essa è normalmente caratterizzata dall'uso di imbarcazioni di dimensioni medio piccole con scafo solitamente in legno. Le imbarcazioni sono di proprietà degli operatori e gli equipaggi costituiti da membri di uno stesso nucleo familiare (Rivas, 1990). La flotta da pesca artigianale siciliana ricopre un certo interesse economico, oltre che storico - culturale, anche in virtù della consistenza numerica che la pone tra le prime in ambito nazionale (Irepa, 1999). Ma l'elevata eterogeneità delle condizioni strutturali ed operative delle marinerie e la mancanza di mercati specifici per la vendita del pescato, rende estremamente difficile la conoscenza degli andamenti produttivi e soprattutto dei risultatiti economici. Il porto di Selinunte, sito tra quelli più imponenti di Mazara del Vallo e Sciacca, assume, caratteristiche originali rispetto a tutti gli altri porti siciliani. E' un piccolo porto, dal punto di vista strutturale ed architettonico, dove opera una flottiglia di medie dimensioni numeriche dedita esclusivamente alla pesca artigianale e dove il prodotto, appena sbarcato, viene venduto dalla locale Cooperativa di pescatori tramite un'asta "alla voce" aperta al pubblico e ben organizzata che permette di valorizzare la produzione. La flotta di Selinunte è composta infatti da 41 pescherecci, per un totale di 96 Tonnellate di Stazza Lorda (TSL) e di 893 Cavalli Motore (HP). In media ogni peschereccio ha 2.7 TSL, 21,8 HP e una lunghezza fuori tutto di 6,48 metri. L'età media dello scafo è di circa 19 anni e mezzo e l'età media del motore di circa 5 anni e mezzo. Gli attrezzi principalmente utilizzati sono le reti da posta fissa (tremaglio e monofilo), il palangaro (di fondo e di superficie) e il cianciolo. Quest'ultimo, anche se di forma analoga, è di dimensioni minori rispetto a quello utilizzato dalla pesca industriale. La maggior parte delle imbarcazioni è polivalente, utilizza cioè più attrezzi. Le imbarcazioni, come in tutti gli altri porti, escono nel tardo pomeriggio per calare le reti che vanno a ritirare all'alba del giorno successivo, in modo da essere già in porto prima delle otto, ora d'inizio dell'asta. L'esistenza di una forma di mercato in cui viene collocato solo il pesce della pesca artigianale ha reso possibile raccogliere informazioni aggiornate ed affidabili sui prezzi di vendita e di fare le dovute analisi sulla variazione degli stessi in base alla taglia degli esemplari, all'ordine della vendita e alla quantità offerta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.