Il Progetto CIC è stato finanziato dalla ASIU SpA di Piombino per la messa a punto dei protocolli di gestione dell'impianto realizzato dalla ASIU SpA e TAP Ambiente, il primo impianto in Italia di livello industriale per la gestione delle scorie siderurgiche di ciclo integrale, finalizzato alla preparazione di conglomerati idraulici. Nel corso dell'attività svolta nella prima e seconda fase del progetto sono stati messi a punto i protocolli delle attività, le miscele di materiali adatte ad ottenere prodotti commerciali (sottofondi stradali, misti cementati, conglomerati, inerti) e lo studio di nuovi materiali di rifiuto che possono essere utilmente impiegati nelle miscele cementizie. La terza fase, come da contratto, è dedicata alla messa a punto del laboratorio di prova e di controllo di qualità. Sono stati attivati i corsi di formazione per preparare il personale ASIU all'esecuzione dei test e per eseguire le misure necessarie alla qualificazione dei prodotti. Oltre agli obiettivi già raggiunti dallo studio, è stato realizzato un brevetto innovativo per l'utilizzo delle scorie di siderurgia e di termodistruzione, alternativo al brevetto CIC, contestato in quanto inapplicabile nel contesto dell'impianto di ASIU. Il brevetto, denominato "Hysteel" prevede l'utilizzo della scoria di siderurgia, di termodistruzione e altre tipologie di scorie industriali come materia prima per la cattura di anidride carbonica e per la produzione di idrogeno e successivamente come materiale da costruzione. In questo modo si sposta l'attenzione dalla produzione di inerti a basso costo ad una più importante gestione delle scorie come materiale per produrre energia rinnovabile, ridurre i gas serra e anche per produrre inerti da costruzione, estremamente controllati e di elevato livello qualitativo. E' stata anche verificata la possibilità di sfruttare i catalizzatori esausti (FCC) dell'industria petrolchimica come materie prime da aggiungere alle miscele di produzione come accelleranti di presa; questo argomento sarà oggetto di futuri studi. In merito al software di gestione, il Committente ha preferito cancellare tale parte dello studio in quanto non applicabile nell'attuale sistema di gestione dell'impianto. L'attività, come da contratto, si chiude quindi con la consegna dei protocolli di attività e la messa in esercizio delle strumentazioni di controllo. Con questa relazione, il lavoro del CNR ISMN per ASIU SpA viene quindi a concludersi.

PROGETTO CIC CONGLOMERATI IDRAULICI CATALIZZATI

Paolo Plescia
2010

Abstract

Il Progetto CIC è stato finanziato dalla ASIU SpA di Piombino per la messa a punto dei protocolli di gestione dell'impianto realizzato dalla ASIU SpA e TAP Ambiente, il primo impianto in Italia di livello industriale per la gestione delle scorie siderurgiche di ciclo integrale, finalizzato alla preparazione di conglomerati idraulici. Nel corso dell'attività svolta nella prima e seconda fase del progetto sono stati messi a punto i protocolli delle attività, le miscele di materiali adatte ad ottenere prodotti commerciali (sottofondi stradali, misti cementati, conglomerati, inerti) e lo studio di nuovi materiali di rifiuto che possono essere utilmente impiegati nelle miscele cementizie. La terza fase, come da contratto, è dedicata alla messa a punto del laboratorio di prova e di controllo di qualità. Sono stati attivati i corsi di formazione per preparare il personale ASIU all'esecuzione dei test e per eseguire le misure necessarie alla qualificazione dei prodotti. Oltre agli obiettivi già raggiunti dallo studio, è stato realizzato un brevetto innovativo per l'utilizzo delle scorie di siderurgia e di termodistruzione, alternativo al brevetto CIC, contestato in quanto inapplicabile nel contesto dell'impianto di ASIU. Il brevetto, denominato "Hysteel" prevede l'utilizzo della scoria di siderurgia, di termodistruzione e altre tipologie di scorie industriali come materia prima per la cattura di anidride carbonica e per la produzione di idrogeno e successivamente come materiale da costruzione. In questo modo si sposta l'attenzione dalla produzione di inerti a basso costo ad una più importante gestione delle scorie come materiale per produrre energia rinnovabile, ridurre i gas serra e anche per produrre inerti da costruzione, estremamente controllati e di elevato livello qualitativo. E' stata anche verificata la possibilità di sfruttare i catalizzatori esausti (FCC) dell'industria petrolchimica come materie prime da aggiungere alle miscele di produzione come accelleranti di presa; questo argomento sarà oggetto di futuri studi. In merito al software di gestione, il Committente ha preferito cancellare tale parte dello studio in quanto non applicabile nell'attuale sistema di gestione dell'impianto. L'attività, come da contratto, si chiude quindi con la consegna dei protocolli di attività e la messa in esercizio delle strumentazioni di controllo. Con questa relazione, il lavoro del CNR ISMN per ASIU SpA viene quindi a concludersi.
2010
scorie siderurgiche
pozzolane sintetiche
carbonatazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/212004
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