Il progetto "EVAPERA" è stato rivolto a donne laureate disoccupate o in cerca di prima occupazione, di età non superiore a 50 anni, residenti nelle Regioni obiettivo 1 da almeno 6 mesi dalla pubblicazione del relativo Bando di selezione. In particolare il percorso formativo del progetto è finalizzato alla formazione di 16 figure professionali con competenze specialistiche in materia di progettazione e realizzazione di programmi di ricerca nell'ambito della gestione delle risorse pescabili della fascia costiera al fine di rafforzare il sistema della Ricerca scientifica e tecnologica del mezzogiorno. La scelta unicamente femminile è stata dettata dal rispetto delle pari opportunità, con l'intento di sostenere l'inserimento delle donne in ambiti lavorativi caratterizzati da preponderante componente maschile. Le tipologie di lauree previste dal bando di selezione sono quelle in discipline tecnico scientifiche ed economico giuridiche. In particolare la classe è risultata così composta: sei laureate in scienze biologiche, una in scienze ambientali e forestali, una in scienze naturali, una in chimica, una in chimica e tecniche farmaceutiche, una in architettura, due in economia e commercio, tre in giurisprudenza. Il Bando di Selezione è stato pubblicizzato su due quotidiani a tiratura nazionale (La Stampa ed il Tempo) e due quotidiani regionali (Giornale di Sicilia e La Sicilia) e con la realizzazione del sito Web illustrativo del progetto, con la possibilità di scaricare bando ed allegati. Le domande di ammissione pervenute, entro i termini previsti dal Bando di Selezione, sono state 35. La Commissione esaminatrice, come risulta da Verbale, decide l'esclusione di 3 candidature per i motivi sottoelencati: o2 candidature escluse perché non in possesso di titolo idoneo; o1 candidatura esclusa per superamento limite di età. Le candidate ammesse alla selezione sono state 32 in età compresa tra i 28 ed i 39 anni e provenienti da 3 Regioni di Obiettivo 1 (Sicilia, Sardegna e Puglia). Ad inizio selezione sono risultate assenti 5 candidate. A fine selezione 16 candidate sono state nominate titolari di borsa, 8 uditrici e 3 idonee. L'obiettivo primario del progetto EVAPERA è stato la formazione di 16 esperte per la valutazione e gestione delle risorse pescabili e per il ripopolamento attivo nella fascia costiera. EVAPERA sorge dall'esigenza di migliorare e sviluppare le capacità di previsione, monitoraggio, e valutazione delle risorse alieutiche (mediante metodi di valutazione delle risorse pescabili, dinamica di popolazione, ecc..), per razionalizzarne l'utilizzo nel pieno rispetto dell'integrità e sostenibilità delle popolazioni oggetto di pesca e dell'ambiente marino in generale. Nella fascia costiera l'attività di pesca principale è la pesca artigianale. L'idea relativamente nuova, almeno in Italia, in Giappone è praticata da più di mezzo secolo, di incrementare le risorse mediante ripopolamento attivo, piuttosto che ricorrere ad una diminuzione dello sforzo di pesca, cioè cercare di abbassare la mortalità naturale M anziché abbassare la mortalità da pesca F, necessita di essere supportata dalla ricerca al fine di comprendere i meccanismi biologici ed ecologici ad essa correlati, proteggere l'integrità dell'ambiente marino e assicurare la stabilità dei mercati e dei redditi. Pertanto appare di primaria importanza creare nuove squadre di ricercatori specializzati sulle tematiche precedentemente accennate per fornire agli enti di ricerca pubblici o privati quella massa critica minima di "teste pensanti" indispensabile nell'affrontare qualunque grande sfida. Specialisti di questo genere sono richiesti, per attività di ricerca e monitoraggio, per attività di consulenza e di project leders, non solo da enti di ricerca nazionali ma anche da organismi quali la Food and Agricultural Organization of the United Nation (FAO) o imprese private operanti nel settore dell'acquicoltura ed ancora da enti pubblici quali l'Unione Europea (UE), i governi nazionali, le regioni, le province, i comuni, le cooperative di piccole e medie imprese operanti nel settore. Il progetto di formazione è stato proposto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto per l'Ambiente Marino Costiero sede di Mazara del Vallo in qualità di proponente ed attuatore ma è stato concordato e portato a termine con le amministrazioni locali e regionali e soprattutto con la cooperativa Selinunte pesca ed il Centro Provinciale per la Riproduzione dei Gamberi Peneidi (CEPRIGA) di Carloforte. E' stato inoltre portato a termine con: 1.Fisheries Research Institute - National AGricultural REsearch Fundation - (FRI-NAGREF) - Kavala (Grecia) 2.Istituto Mediterraneo de Estudios Avanzados (IMEDEA) - Esporles (Spagna) 3.Istituto di Ricerche sulla Pesca Marittima - Consiglio Nazionale delle Ricerche - (IRPEM-CNR) - Ancona 4.Istituto CNUCE - Pisa 5.Food and Agricultural Organization of the United Nation (FAO) - Roma 6.Directorate General of Fisheries and Aquaculture - Ministry of Agriculture and Fisheries - M'xlokk (Malta) 7.Istituto de Ciencias Marina de Andalusia/UCA - Puerto Real (Spagna) 8.IRD/IFREMER - Sète cedex (Francia) 9.Istituto Talassografico "Attilio Cerruti" di Taranto ora CNR-IAMC sede di Taranto 10.Dipartimento di Scienze e Tecnologiche Biologiche ed Ambientali dell' Università di Lecce 11.CNR-IAMC sede di Messina 12.Consorzio Nazionale di Ricerca per la Gambericoltura (CONARGA) 13.Dipartimento di Biologia Animale dell'Università di Palermo 14.Assessorato Regionale Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca della Regione Sicilia 15.Centro di Azione Giuridica di Legambiente Lazio

Esperto per la VAlutazione delle risorse PEscabili e Ripopolamento Attivo nella fascia costiera (EVAPERA)

L Cannizzaro
2005

Abstract

Il progetto "EVAPERA" è stato rivolto a donne laureate disoccupate o in cerca di prima occupazione, di età non superiore a 50 anni, residenti nelle Regioni obiettivo 1 da almeno 6 mesi dalla pubblicazione del relativo Bando di selezione. In particolare il percorso formativo del progetto è finalizzato alla formazione di 16 figure professionali con competenze specialistiche in materia di progettazione e realizzazione di programmi di ricerca nell'ambito della gestione delle risorse pescabili della fascia costiera al fine di rafforzare il sistema della Ricerca scientifica e tecnologica del mezzogiorno. La scelta unicamente femminile è stata dettata dal rispetto delle pari opportunità, con l'intento di sostenere l'inserimento delle donne in ambiti lavorativi caratterizzati da preponderante componente maschile. Le tipologie di lauree previste dal bando di selezione sono quelle in discipline tecnico scientifiche ed economico giuridiche. In particolare la classe è risultata così composta: sei laureate in scienze biologiche, una in scienze ambientali e forestali, una in scienze naturali, una in chimica, una in chimica e tecniche farmaceutiche, una in architettura, due in economia e commercio, tre in giurisprudenza. Il Bando di Selezione è stato pubblicizzato su due quotidiani a tiratura nazionale (La Stampa ed il Tempo) e due quotidiani regionali (Giornale di Sicilia e La Sicilia) e con la realizzazione del sito Web illustrativo del progetto, con la possibilità di scaricare bando ed allegati. Le domande di ammissione pervenute, entro i termini previsti dal Bando di Selezione, sono state 35. La Commissione esaminatrice, come risulta da Verbale, decide l'esclusione di 3 candidature per i motivi sottoelencati: o2 candidature escluse perché non in possesso di titolo idoneo; o1 candidatura esclusa per superamento limite di età. Le candidate ammesse alla selezione sono state 32 in età compresa tra i 28 ed i 39 anni e provenienti da 3 Regioni di Obiettivo 1 (Sicilia, Sardegna e Puglia). Ad inizio selezione sono risultate assenti 5 candidate. A fine selezione 16 candidate sono state nominate titolari di borsa, 8 uditrici e 3 idonee. L'obiettivo primario del progetto EVAPERA è stato la formazione di 16 esperte per la valutazione e gestione delle risorse pescabili e per il ripopolamento attivo nella fascia costiera. EVAPERA sorge dall'esigenza di migliorare e sviluppare le capacità di previsione, monitoraggio, e valutazione delle risorse alieutiche (mediante metodi di valutazione delle risorse pescabili, dinamica di popolazione, ecc..), per razionalizzarne l'utilizzo nel pieno rispetto dell'integrità e sostenibilità delle popolazioni oggetto di pesca e dell'ambiente marino in generale. Nella fascia costiera l'attività di pesca principale è la pesca artigianale. L'idea relativamente nuova, almeno in Italia, in Giappone è praticata da più di mezzo secolo, di incrementare le risorse mediante ripopolamento attivo, piuttosto che ricorrere ad una diminuzione dello sforzo di pesca, cioè cercare di abbassare la mortalità naturale M anziché abbassare la mortalità da pesca F, necessita di essere supportata dalla ricerca al fine di comprendere i meccanismi biologici ed ecologici ad essa correlati, proteggere l'integrità dell'ambiente marino e assicurare la stabilità dei mercati e dei redditi. Pertanto appare di primaria importanza creare nuove squadre di ricercatori specializzati sulle tematiche precedentemente accennate per fornire agli enti di ricerca pubblici o privati quella massa critica minima di "teste pensanti" indispensabile nell'affrontare qualunque grande sfida. Specialisti di questo genere sono richiesti, per attività di ricerca e monitoraggio, per attività di consulenza e di project leders, non solo da enti di ricerca nazionali ma anche da organismi quali la Food and Agricultural Organization of the United Nation (FAO) o imprese private operanti nel settore dell'acquicoltura ed ancora da enti pubblici quali l'Unione Europea (UE), i governi nazionali, le regioni, le province, i comuni, le cooperative di piccole e medie imprese operanti nel settore. Il progetto di formazione è stato proposto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto per l'Ambiente Marino Costiero sede di Mazara del Vallo in qualità di proponente ed attuatore ma è stato concordato e portato a termine con le amministrazioni locali e regionali e soprattutto con la cooperativa Selinunte pesca ed il Centro Provinciale per la Riproduzione dei Gamberi Peneidi (CEPRIGA) di Carloforte. E' stato inoltre portato a termine con: 1.Fisheries Research Institute - National AGricultural REsearch Fundation - (FRI-NAGREF) - Kavala (Grecia) 2.Istituto Mediterraneo de Estudios Avanzados (IMEDEA) - Esporles (Spagna) 3.Istituto di Ricerche sulla Pesca Marittima - Consiglio Nazionale delle Ricerche - (IRPEM-CNR) - Ancona 4.Istituto CNUCE - Pisa 5.Food and Agricultural Organization of the United Nation (FAO) - Roma 6.Directorate General of Fisheries and Aquaculture - Ministry of Agriculture and Fisheries - M'xlokk (Malta) 7.Istituto de Ciencias Marina de Andalusia/UCA - Puerto Real (Spagna) 8.IRD/IFREMER - Sète cedex (Francia) 9.Istituto Talassografico "Attilio Cerruti" di Taranto ora CNR-IAMC sede di Taranto 10.Dipartimento di Scienze e Tecnologiche Biologiche ed Ambientali dell' Università di Lecce 11.CNR-IAMC sede di Messina 12.Consorzio Nazionale di Ricerca per la Gambericoltura (CONARGA) 13.Dipartimento di Biologia Animale dell'Università di Palermo 14.Assessorato Regionale Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca della Regione Sicilia 15.Centro di Azione Giuridica di Legambiente Lazio
2005
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