La conoscenza delle caratteristiche del flusso in camera di prova riveste notevole importanza in impianti sperimentali quali il Canale di Circolazione. Qualsiasi risultato sperimentale va attentamente analizzato per capire quale è l'influenza dei parametri tipici delle qualità del flusso sull'esperimento. Ad esempio è noto che una distribuzione di velocità non uniforme comporta una errata valutazione dei coefficenti di resistenza per i modelli oggetto della prova. Oppure un elevato valore dell'intensità turbolenta è causa di un errata valutazione dei coefficenti di portanza massima di timoni o può avere effetto sull'innesco della cavitazione sulle eliche. Nel passato l'impianto è stato due volte oggetto di indagine mirate alla conoscenza delle qualità del flusso della vena in camera di prova. Una prima volta [1], in fase di accettazione alla consegna dell'impianto, ed una seconda nel 1986 [2]. Tramite tali prove si evidenziava la distribuzione di velocità nella vena a diverse velocità, misurata tramite pettini di Pitot, in punti fissi ed assai radi, senza una dettagliata analisi delle zone di interesse per i modelli di prova e senza corredare le misure con una analisi degli errori assai importante per le tecniche di misura adottate. In tali prove veniva infatti scelta una sezione a monte ed una valle della camera di prova in 16 punti per sezione e veniva completamente ignorata la zona in prossimità del pelo libero, all'interno della camera di prova, dove solitamente si pongono i modelli di carene od eliche. I risultati di tali indagini sono mostrati in figura 1. Obiettivo di una nuova campagna di qualificazione è stato quello di superare i limiti delle precedenti prove e di investigare con maggior dettaglio e con strumenti più potenti quale l'anemometro laser Doppler, le zone di interesse per i modelli di mezzi di superficie.
Qualificazione Idrodinamica del Canale di Circolazione
F Di Felice
1997
Abstract
La conoscenza delle caratteristiche del flusso in camera di prova riveste notevole importanza in impianti sperimentali quali il Canale di Circolazione. Qualsiasi risultato sperimentale va attentamente analizzato per capire quale è l'influenza dei parametri tipici delle qualità del flusso sull'esperimento. Ad esempio è noto che una distribuzione di velocità non uniforme comporta una errata valutazione dei coefficenti di resistenza per i modelli oggetto della prova. Oppure un elevato valore dell'intensità turbolenta è causa di un errata valutazione dei coefficenti di portanza massima di timoni o può avere effetto sull'innesco della cavitazione sulle eliche. Nel passato l'impianto è stato due volte oggetto di indagine mirate alla conoscenza delle qualità del flusso della vena in camera di prova. Una prima volta [1], in fase di accettazione alla consegna dell'impianto, ed una seconda nel 1986 [2]. Tramite tali prove si evidenziava la distribuzione di velocità nella vena a diverse velocità, misurata tramite pettini di Pitot, in punti fissi ed assai radi, senza una dettagliata analisi delle zone di interesse per i modelli di prova e senza corredare le misure con una analisi degli errori assai importante per le tecniche di misura adottate. In tali prove veniva infatti scelta una sezione a monte ed una valle della camera di prova in 16 punti per sezione e veniva completamente ignorata la zona in prossimità del pelo libero, all'interno della camera di prova, dove solitamente si pongono i modelli di carene od eliche. I risultati di tali indagini sono mostrati in figura 1. Obiettivo di una nuova campagna di qualificazione è stato quello di superare i limiti delle precedenti prove e di investigare con maggior dettaglio e con strumenti più potenti quale l'anemometro laser Doppler, le zone di interesse per i modelli di mezzi di superficie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.