Le ciclodestrine sono state scoperte nel 1891 da Villiers come prodotto di degradazione dell'amido ad opera del Bacilus amylobacter, oggi, la produzione di ?, ?, ?-ciclodestrina è ottenuta attraverso un processo biotecnologico che prevede la degradazione enzimatica dell'amido ad opera dell'enzima ciclodestrina glucanotransferasi (CGTase). Le ciclodestrine sono degli oligosaccaridi ciclici costituiti da unità di ?-D-glucopiranosio legate tra loro da legami ?-(1,4). Queste unità di glucopiranosio formano un toroide conico anfipatico ovvero con l'interno lipofilico e l'esterno idrofilico. La cavità presente nella struttura delle ciclodestrine permette l'inclusione di molecole organiche (guest), generalmente aromatiche, e normalmente poco solubili in acqua: questo insieme costituisce un complesso di inclusione solubile in acqua in grado di rilasciare gradualmente il guest con benefici ambientali, economici e tossicologici. Il complesso di inclusione ciclodestrina / molecola manifesta proprietà chimico-fisiche differenti dall'host e dal guest di partenza. La complessazione in ciclodestrina migliora la stabilità di molecole sensibili all'idrolisi, all'ossidazione, alla foto- e termodecomposizione. L'odore, il sapore, la bassa tensione di vapore, le capacità irritanti di una molecola possono variare o essere schermate dalla sua complessazione in ciclodestrina. Grazie all'assenza o ridotta tossicità delle ciclodestrine naturali, negli ultimi decenni vi è stato un forte impulso verso l'utilizzo di queste macromolecole in diversi settori: farmacologico, alimentare, agrochimico, detergenza, fragranze, tessile, materiali, ambientale. Il seminario tratterà aspetti teorici e applicativi delle ciclodestrine con particolare riguardo all'esperienza della Dr. Delogu nel settore agrochimico.
Ciclodestrine naturali per un' agricoltura sostenibile
2012
Abstract
Le ciclodestrine sono state scoperte nel 1891 da Villiers come prodotto di degradazione dell'amido ad opera del Bacilus amylobacter, oggi, la produzione di ?, ?, ?-ciclodestrina è ottenuta attraverso un processo biotecnologico che prevede la degradazione enzimatica dell'amido ad opera dell'enzima ciclodestrina glucanotransferasi (CGTase). Le ciclodestrine sono degli oligosaccaridi ciclici costituiti da unità di ?-D-glucopiranosio legate tra loro da legami ?-(1,4). Queste unità di glucopiranosio formano un toroide conico anfipatico ovvero con l'interno lipofilico e l'esterno idrofilico. La cavità presente nella struttura delle ciclodestrine permette l'inclusione di molecole organiche (guest), generalmente aromatiche, e normalmente poco solubili in acqua: questo insieme costituisce un complesso di inclusione solubile in acqua in grado di rilasciare gradualmente il guest con benefici ambientali, economici e tossicologici. Il complesso di inclusione ciclodestrina / molecola manifesta proprietà chimico-fisiche differenti dall'host e dal guest di partenza. La complessazione in ciclodestrina migliora la stabilità di molecole sensibili all'idrolisi, all'ossidazione, alla foto- e termodecomposizione. L'odore, il sapore, la bassa tensione di vapore, le capacità irritanti di una molecola possono variare o essere schermate dalla sua complessazione in ciclodestrina. Grazie all'assenza o ridotta tossicità delle ciclodestrine naturali, negli ultimi decenni vi è stato un forte impulso verso l'utilizzo di queste macromolecole in diversi settori: farmacologico, alimentare, agrochimico, detergenza, fragranze, tessile, materiali, ambientale. Il seminario tratterà aspetti teorici e applicativi delle ciclodestrine con particolare riguardo all'esperienza della Dr. Delogu nel settore agrochimico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


