Gli spettri delle componenti della velocità del vento nello strato superficiale, in condizioni di terreno omogeneo, seguono un andamento ben noto. Infatti, in base alla teoria della similarità di Monin-Obukhov e all'ipotesi di Kolmogorov, gli spettri turbolenti, opportunamente scalati, collassano nel subrange inerziale su un'unica curva caratterizzata da una pendenza pari a -2/3. A frequenze più basse tali spettri raggiungono la massima energia spettrale (legata alle dimensioni dei vortici turbolenti che acquisiscono energia a scapito del flusso medio) e si differenziano in funzione della stabilità atmosferica . Nelle applicazioni pratiche è, però, difficile incontrare situazioni di terreno uniforme ed omogeneo. La presenza di disomogeneità topografiche perturba sia i campi medi che i campi turbolenti nello strato limite atmosferico. La conoscenza degli effetti dell'orografia sui campi di flusso è di basilare importanza sia negli studi meteorologici a mesoscala che in quelli a microscala. Tale problema ha ottenuto recentemente notevole attenzione data la sua importanza nella modellizzazione dello strato limite turbolento, della dispersione di inquinanti, etc. In questo lavoro e' stata effettuata l'analisi spettrale di serie temporali di fluttuazioni delle diverse componenti della velocita' del vento, raccolte in condizioni di atmosfera stabile o tendente alla neutralita', su superficie non omogenea, innevata o ghiacciata. Tale analisi e' mirata ad una miglioramento della comprensione del comportamento degli spettri turbolenti in condizioni disomogenee.

Analisi Spettrale della Velocita' del Vento in presenza di Forzatura Topografica in Condizioni di Atmosfera Stabile

Cava D;
1997

Abstract

Gli spettri delle componenti della velocità del vento nello strato superficiale, in condizioni di terreno omogeneo, seguono un andamento ben noto. Infatti, in base alla teoria della similarità di Monin-Obukhov e all'ipotesi di Kolmogorov, gli spettri turbolenti, opportunamente scalati, collassano nel subrange inerziale su un'unica curva caratterizzata da una pendenza pari a -2/3. A frequenze più basse tali spettri raggiungono la massima energia spettrale (legata alle dimensioni dei vortici turbolenti che acquisiscono energia a scapito del flusso medio) e si differenziano in funzione della stabilità atmosferica . Nelle applicazioni pratiche è, però, difficile incontrare situazioni di terreno uniforme ed omogeneo. La presenza di disomogeneità topografiche perturba sia i campi medi che i campi turbolenti nello strato limite atmosferico. La conoscenza degli effetti dell'orografia sui campi di flusso è di basilare importanza sia negli studi meteorologici a mesoscala che in quelli a microscala. Tale problema ha ottenuto recentemente notevole attenzione data la sua importanza nella modellizzazione dello strato limite turbolento, della dispersione di inquinanti, etc. In questo lavoro e' stata effettuata l'analisi spettrale di serie temporali di fluttuazioni delle diverse componenti della velocita' del vento, raccolte in condizioni di atmosfera stabile o tendente alla neutralita', su superficie non omogenea, innevata o ghiacciata. Tale analisi e' mirata ad una miglioramento della comprensione del comportamento degli spettri turbolenti in condizioni disomogenee.
1997
Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima - ISAC
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