Nel presente rapporto si illustrano le attività di acquisizione ed interpretazione dell'indagine geofisica eseguita nell'area Parco Ferro dello stabilimento Solvay Chimica Bussi S.p.A. di Bussi sul Tirino (PE). Obiettivo principale dell'indagine è quello di caratterizzare per via geofisica il sottosuolo, fino alla profondità di circa 5 m, al fine di individuare la presenza di manufatti industriali legati a precedenti attività nell'area oggetto di indagine e di cui si presume l'esistenza sulla base di informazioni storiche relative alla vita produttiva dello stabilimento. L'area indagata è soggetta ad attività di Messa in Sicurezza di Emergenza mediante un sistema di recupero di prodotto libero in fase separata (DNAPL) e un sistema di Pump&Treat delle acque di falda. In tale contesto è stata proposta la caratterizzazione geofisica del sottosuolo al fine di individuare la presenza di eventuali sorgenti residuali (quali serbatoi interrati), alla luce del fatto che nell'area d'indagine era installato, fino al 1963, un impianto per la produzione di Acetilene/Trielina. La proposta di indagine iniziale prevedeva il solo impiego della prospezione georadar. In fase operativa è stato verificato che le condizioni logistico-sperimentali dell'area consentivano la possibilità di utilizzo anche di altri metodi di indagine. Sono stati quindi eseguiti dei test con metodi elettromagnetici ed elettrotomografici, che hanno restituito dati di buona qualità in grado di fornire utili informazioni interpretative ad integrazione di quelle ottenute con l'indagine georadar. I risultati delle indagini eseguite sono riportati nel presente documento. Si premette che l'indagine geofisica è basata su misure indirette di alcuni parametri fisici che caratterizzano il sottosuolo e/o, come nel caso specifico, materiali non geologici, quali manufatti e/o opere di fondazione. Le misure, mediante opportuni metodi di elaborazione ed inversione forniscono distribuzioni spaziali di alcuni parametri fisici significativi (modelli geofisici). Tali modelli pertanto possono essere soggetti a incertezze dovute alla procedura di elaborazione ed alla loro interpretazione.

Indagini geofisiche georadar per la caratterizzazione dell'area Parco Ferro presso lo stabilimento Solvay Chimica Bussi (Bussi sul Tirino, PE)

G Caielli;R de Franco;A Corsi;A Morrone
2013

Abstract

Nel presente rapporto si illustrano le attività di acquisizione ed interpretazione dell'indagine geofisica eseguita nell'area Parco Ferro dello stabilimento Solvay Chimica Bussi S.p.A. di Bussi sul Tirino (PE). Obiettivo principale dell'indagine è quello di caratterizzare per via geofisica il sottosuolo, fino alla profondità di circa 5 m, al fine di individuare la presenza di manufatti industriali legati a precedenti attività nell'area oggetto di indagine e di cui si presume l'esistenza sulla base di informazioni storiche relative alla vita produttiva dello stabilimento. L'area indagata è soggetta ad attività di Messa in Sicurezza di Emergenza mediante un sistema di recupero di prodotto libero in fase separata (DNAPL) e un sistema di Pump&Treat delle acque di falda. In tale contesto è stata proposta la caratterizzazione geofisica del sottosuolo al fine di individuare la presenza di eventuali sorgenti residuali (quali serbatoi interrati), alla luce del fatto che nell'area d'indagine era installato, fino al 1963, un impianto per la produzione di Acetilene/Trielina. La proposta di indagine iniziale prevedeva il solo impiego della prospezione georadar. In fase operativa è stato verificato che le condizioni logistico-sperimentali dell'area consentivano la possibilità di utilizzo anche di altri metodi di indagine. Sono stati quindi eseguiti dei test con metodi elettromagnetici ed elettrotomografici, che hanno restituito dati di buona qualità in grado di fornire utili informazioni interpretative ad integrazione di quelle ottenute con l'indagine georadar. I risultati delle indagini eseguite sono riportati nel presente documento. Si premette che l'indagine geofisica è basata su misure indirette di alcuni parametri fisici che caratterizzano il sottosuolo e/o, come nel caso specifico, materiali non geologici, quali manufatti e/o opere di fondazione. Le misure, mediante opportuni metodi di elaborazione ed inversione forniscono distribuzioni spaziali di alcuni parametri fisici significativi (modelli geofisici). Tali modelli pertanto possono essere soggetti a incertezze dovute alla procedura di elaborazione ed alla loro interpretazione.
2013
Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali - IDPA - Sede Venezia
Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria - IGAG
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