Nell'ambito del progetto Or.Ch.E.S.T.R.A., primo obiettivo dell' OR3 è soddisfare la necessità di fornire un sistema informativo del tutto generale che possa essere la base per una serie di applicazioni nei settori che vanno dalla descrizione del patrimonio architettonico di una determinata città, a quello museale, paesaggistico, archeologico, bibliotecario, in generale dei beni culturali materiali e immateriali in essa presenti, alla rappresentazione e gestione di informazioni di servizio ad esempio sui trasporti, alberghi, emergenze e così via. La complessità qualitativa e quantitativa dei Beni del patrimonio artistico e culturale del territorio in oggetto richiederà l'uso di tecniche di registrazione, descrizione e classificazione avanzate. L'archiviazione, mappatura e rappresentazione delle informazioni sarà articolata in funzione della complessità dei contenuti, ma anche nella prospettiva di un utilizzo "aperto"; l'informazione dovrà essere completa e scientificamente sostanziata, ma occorre che essa non resti a disposizione di un'utenza altamente qualificata e specialistica ma possa rivolgersi anche ad una platea più vasta per divenire strumento di "informazione diffusa". Nell'ambito della formalizzazione del modello, gli Open Data rappresentano un cambio radicale culturale dal quale deriva un diverso modo di realizzare il concetto di "servizio pubblico" passando dal "si condivide solo ciò che è necessario" al "si condivide tutto, tranne ciò che va protetto". Tutte le informazioni a disposizione degli Enti Pubblici a qualsiasi livello, Statale, Regionale, Provinciale e Comunale, vengono resi disponibili all'utilizzo da parte di tutti i soggetti interessati. La catalogazione, mappatura e rappresentazione dei dati prevedrà pertanto, oltre agli elementi tecnici descrittivi (schede tecniche, schede tematiche, rilievi tecnici, ecc.), anche forme di descrizione più dirette (foto, filmati, ricostruzioni 3D, ecc) inserendo il tutto in possibili guide e percorsi variamente articolabili. Uno dei problemi più rilevanti è l'individuazione, in primo luogo, del sistema di metadati necessario a costituire i data base opportuni ed eventualmente a supportare meccanismi di data-warehousing che consentano l'interfacciamento con altre fonti di informazioni. A tal fine devono essere analizzati gli standard presenti in letteratura. L'uso di standard riconosciuti per la catalogazione dei dati porta, infatti, all'interoperabilità del sistema e alla capacità di interagire con altri sistemi in modo aperto. Tale standardizzazione di contenuti consentirà lo sviluppo di sistemi di ragionamento su metadati per la composizione di offerte: tramite i sistemi di supporto alla decisione è possibile integrare dati tra attività commerciali, pubbliche ed associative.

Rapporto sullo stato dell'arte circa gli standard ed i modelli presenti in letteratura

Francesca Cantone;
2014

Abstract

Nell'ambito del progetto Or.Ch.E.S.T.R.A., primo obiettivo dell' OR3 è soddisfare la necessità di fornire un sistema informativo del tutto generale che possa essere la base per una serie di applicazioni nei settori che vanno dalla descrizione del patrimonio architettonico di una determinata città, a quello museale, paesaggistico, archeologico, bibliotecario, in generale dei beni culturali materiali e immateriali in essa presenti, alla rappresentazione e gestione di informazioni di servizio ad esempio sui trasporti, alberghi, emergenze e così via. La complessità qualitativa e quantitativa dei Beni del patrimonio artistico e culturale del territorio in oggetto richiederà l'uso di tecniche di registrazione, descrizione e classificazione avanzate. L'archiviazione, mappatura e rappresentazione delle informazioni sarà articolata in funzione della complessità dei contenuti, ma anche nella prospettiva di un utilizzo "aperto"; l'informazione dovrà essere completa e scientificamente sostanziata, ma occorre che essa non resti a disposizione di un'utenza altamente qualificata e specialistica ma possa rivolgersi anche ad una platea più vasta per divenire strumento di "informazione diffusa". Nell'ambito della formalizzazione del modello, gli Open Data rappresentano un cambio radicale culturale dal quale deriva un diverso modo di realizzare il concetto di "servizio pubblico" passando dal "si condivide solo ciò che è necessario" al "si condivide tutto, tranne ciò che va protetto". Tutte le informazioni a disposizione degli Enti Pubblici a qualsiasi livello, Statale, Regionale, Provinciale e Comunale, vengono resi disponibili all'utilizzo da parte di tutti i soggetti interessati. La catalogazione, mappatura e rappresentazione dei dati prevedrà pertanto, oltre agli elementi tecnici descrittivi (schede tecniche, schede tematiche, rilievi tecnici, ecc.), anche forme di descrizione più dirette (foto, filmati, ricostruzioni 3D, ecc) inserendo il tutto in possibili guide e percorsi variamente articolabili. Uno dei problemi più rilevanti è l'individuazione, in primo luogo, del sistema di metadati necessario a costituire i data base opportuni ed eventualmente a supportare meccanismi di data-warehousing che consentano l'interfacciamento con altre fonti di informazioni. A tal fine devono essere analizzati gli standard presenti in letteratura. L'uso di standard riconosciuti per la catalogazione dei dati porta, infatti, all'interoperabilità del sistema e alla capacità di interagire con altri sistemi in modo aperto. Tale standardizzazione di contenuti consentirà lo sviluppo di sistemi di ragionamento su metadati per la composizione di offerte: tramite i sistemi di supporto alla decisione è possibile integrare dati tra attività commerciali, pubbliche ed associative.
2014
metadatazione
semantic web
standard
patrimonio culturale
open data
digital cultural heritage
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/249143
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