Studio della colonizzazione di specie invasive di molluschi nel Lago Maggiore e dell'espansione ad ambienti limitrofi

L'introduzione di specie aliene, i cambiamenti climatici e il degrado degli habitat sono attualmente i maggiori fattori di "rischio" per l'equilibrio degli ecosistemi acquatici. Questo si riflette inevitabilmente sui beni e i servizi che i laghi e i corsi d'acqua possono fornire, quali, in primo luogo, la qualità delle acque, il rendimento della pesca commerciale e il turismo. Nel L. Maggiore sono presenti due specie di molluschi asiatici (Corbicula fluminea e Sinanodonta woodiana) annoverate tra le specie invasive di più rapida e ampia diffusione a livello mondiale (http://www.europe-aliens.org/speciesTheWorst.do). Grazie al finanziamento del progetto ALMA (Alieni nel Lago Maggiore) è stato possibile stimare la consistenza ed estensione delle popolazioni di Corbicula fluminea e Sinanodonta woodiana nel Lago Maggiore. Sono stati, inoltre, eseguiti controlli qualitativi (valutazione della presenza/assenza di bivalvi invasivi) in: i) ambienti acquatici facenti parte dello stesso bacino imbrifero del Lago Maggiore (laghi di Varese, Monate e Comabbio) allo scopo di valutare la capacità e velocità di espansione su scala locale, ii) bacini imbriferi adiacenti (in Piemonte i laghi di Viverone e Candia e i fiumi Po, Sesia e Stura, in Lombardia i laghi di Como, Pusiano, Annone ed Endine) per valutare la capacità di dispersione a media scala, iii) nei principali bacini fluviali dell'Italia peninsulare per valutare la capacità di dispersione a scala più ampia.