Nella precedente relazione sono stati trattati i risultati inerenti lo studio di fattibilità di un raccordo oleodinamico in tecnopolimero a matrice termoplastica. Le limitazioni scaturite dalla precedente analisi riguardano principalmente aspetti legati alla difficoltà di poter accoppiare carichi meccanici elevati (pressione massima del fluido idraulico pari a 250 bar) e temperature di funzionamento criti-che per i materiali (140-150°C). I materiali termoplastici considerati, pur mostrando prestazioni di assoluto rilievo, si sono rivelati non perfettamente adeguati a rispondere ai vincoli tecnici imposti nel progetto. In questa seconda relazione tecnica, si andrà a considerare alcune soluzioni alternative, in particolare verranno analizzati tre diverse soluzioni alternative: oLa presenza di un elemento di rinforzo interno in materiale metallico da inserirsi mediante co-stampaggio; oLa presenza di un elemento di rinforzo in materiale composito pultruso da inserirsi mediante co-stampaggio; oLa realizzazione del raccordo in materiale termoindurente fibrorinforzato. Il primo caso rappresenta una semplice modifica della soluzione analizzata precedentemente e per-metterebbe, a prezzo di un lieve aumento della complessità costruttiva ma non perdendo i relativi vantaggi in termini di riduzione dei costi di lavorazione, di ovviare rapidamente alle limitazioni le-gate all'impiego di materiali termoplastici. Il secondo è una variazione del precedente: l'elemento di rinforzo viene realizzato in materiale composito (resina epossidica e fibra di vetro) mediante un processo automatizzato che consente di ottenere profili cilindrici caratterizzati da una notevole resi-stenza meccanica. Il terzo caso prevede la realizzazione del raccordo senza alcun elemento di rin-forzo aggiuntivo, ma considerando come materiale polimerico un termoindurente al posto del ter-moplastico. Le ipotesi di carico adottate sono le medesime considerate nella precedente relazione, in particolare viene considerata l'influenza della pressione interna (250 bar) e si tiene conto anche dell'influenza della temperatura mediante due casi (23°C - 150° C).
SVILUPPO PRE-PROTOTIPALE DI UN RACCORDO OLEODINAMICO INNOVATIVO REALIZZATO IN MATERIALE COMPOSITO - 2
Antonino Bonanno
2011
Abstract
Nella precedente relazione sono stati trattati i risultati inerenti lo studio di fattibilità di un raccordo oleodinamico in tecnopolimero a matrice termoplastica. Le limitazioni scaturite dalla precedente analisi riguardano principalmente aspetti legati alla difficoltà di poter accoppiare carichi meccanici elevati (pressione massima del fluido idraulico pari a 250 bar) e temperature di funzionamento criti-che per i materiali (140-150°C). I materiali termoplastici considerati, pur mostrando prestazioni di assoluto rilievo, si sono rivelati non perfettamente adeguati a rispondere ai vincoli tecnici imposti nel progetto. In questa seconda relazione tecnica, si andrà a considerare alcune soluzioni alternative, in particolare verranno analizzati tre diverse soluzioni alternative: oLa presenza di un elemento di rinforzo interno in materiale metallico da inserirsi mediante co-stampaggio; oLa presenza di un elemento di rinforzo in materiale composito pultruso da inserirsi mediante co-stampaggio; oLa realizzazione del raccordo in materiale termoindurente fibrorinforzato. Il primo caso rappresenta una semplice modifica della soluzione analizzata precedentemente e per-metterebbe, a prezzo di un lieve aumento della complessità costruttiva ma non perdendo i relativi vantaggi in termini di riduzione dei costi di lavorazione, di ovviare rapidamente alle limitazioni le-gate all'impiego di materiali termoplastici. Il secondo è una variazione del precedente: l'elemento di rinforzo viene realizzato in materiale composito (resina epossidica e fibra di vetro) mediante un processo automatizzato che consente di ottenere profili cilindrici caratterizzati da una notevole resi-stenza meccanica. Il terzo caso prevede la realizzazione del raccordo senza alcun elemento di rin-forzo aggiuntivo, ma considerando come materiale polimerico un termoindurente al posto del ter-moplastico. Le ipotesi di carico adottate sono le medesime considerate nella precedente relazione, in particolare viene considerata l'influenza della pressione interna (250 bar) e si tiene conto anche dell'influenza della temperatura mediante due casi (23°C - 150° C).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


