Viviamo in un'epoca in cui il paesaggio è ovunque, è sempre presente, proposto all'attenzione di tutti, alla partecipazione collettiva, al centro di un intenso dibattito disciplinare e politico, a partire dal quale confrontarsi sia a livello teorico sia operativo. Alla luce di ciò, il volume intende mettere a fuoco la complessa polisemia del concetto di paesaggio, affrontando una lettura di tipo critico-storiografico, capace di rendere conto del suo complesso e differenziato dispiegarsi, con un'attenzione tutta particolare al profilo teorico-metodologico. Al tempo stesso, sono oggetto di analisi e interpretazione gli strumenti e le più innovative 'buone pratiche' che puntano ad una riconfigurazione sostenibile del territorio, per rintracciare così forme dinamiche e consapevoli di valorizzazione dei sistemi paesaggistici. La sperimentazione di modalità innovative di governance punta sulla creazione di trame paesaggistiche fondate sui criteri di integrazione e sostenibilità, per le quali diviene prioritaria la partecipazione attiva dei diversi attori territoriali, pubblici e privati. In particolare, natura e paesaggio hanno trovato un percorso di condivisione nell'ambito di quelle esperienze progettuali finalizzate, nello specifico, alla riqualificazione di spazi aperti marginali in ambito principalmente periurbano, frutto dell'ibridismo città-campagna: terreni incolti e aree dismesse che per lo più si sovrappongono ai contesti destinati all'agricoltura. Si tratta di spazi solo in apparenza 'vuoti', privi di senso, nei quali in verità vale la pena intervenire, dal momento che mostrano potenzialità ulteriormente valorizzabili. Se adeguatamente trasformati, infatti, assurgono a luoghi della complessità, della multifunzionalità, della molteplicità di usi, della sperimentazione e della relazionalità, incontrando così i bisogni della cittadinanza che, nell'ambito della nuova sensibilità sociale, attribuisce alla convivialità un rilievo fondamentale. In altre parole, il saggio intende proporre una riflessione critica sul senso del paesaggio, nel tentativo di comprendere il ruolo da esso assunto nella società contemporanea, quali le posizioni condivise dalla ricerca e quali gli strumenti operativi per attuare una politica di gestione e riqualificazione attiva dello stesso, alla luce della varietà delle sue accezioni e sfumature

Rappresentare e 'agire' il paesaggio tra sostenibilità e nuove pratiche. Un itinerario geografico

Luisa Spagnoli
2012

Abstract

Viviamo in un'epoca in cui il paesaggio è ovunque, è sempre presente, proposto all'attenzione di tutti, alla partecipazione collettiva, al centro di un intenso dibattito disciplinare e politico, a partire dal quale confrontarsi sia a livello teorico sia operativo. Alla luce di ciò, il volume intende mettere a fuoco la complessa polisemia del concetto di paesaggio, affrontando una lettura di tipo critico-storiografico, capace di rendere conto del suo complesso e differenziato dispiegarsi, con un'attenzione tutta particolare al profilo teorico-metodologico. Al tempo stesso, sono oggetto di analisi e interpretazione gli strumenti e le più innovative 'buone pratiche' che puntano ad una riconfigurazione sostenibile del territorio, per rintracciare così forme dinamiche e consapevoli di valorizzazione dei sistemi paesaggistici. La sperimentazione di modalità innovative di governance punta sulla creazione di trame paesaggistiche fondate sui criteri di integrazione e sostenibilità, per le quali diviene prioritaria la partecipazione attiva dei diversi attori territoriali, pubblici e privati. In particolare, natura e paesaggio hanno trovato un percorso di condivisione nell'ambito di quelle esperienze progettuali finalizzate, nello specifico, alla riqualificazione di spazi aperti marginali in ambito principalmente periurbano, frutto dell'ibridismo città-campagna: terreni incolti e aree dismesse che per lo più si sovrappongono ai contesti destinati all'agricoltura. Si tratta di spazi solo in apparenza 'vuoti', privi di senso, nei quali in verità vale la pena intervenire, dal momento che mostrano potenzialità ulteriormente valorizzabili. Se adeguatamente trasformati, infatti, assurgono a luoghi della complessità, della multifunzionalità, della molteplicità di usi, della sperimentazione e della relazionalità, incontrando così i bisogni della cittadinanza che, nell'ambito della nuova sensibilità sociale, attribuisce alla convivialità un rilievo fondamentale. In altre parole, il saggio intende proporre una riflessione critica sul senso del paesaggio, nel tentativo di comprendere il ruolo da esso assunto nella società contemporanea, quali le posizioni condivise dalla ricerca e quali gli strumenti operativi per attuare una politica di gestione e riqualificazione attiva dello stesso, alla luce della varietà delle sue accezioni e sfumature
2012
978-88-97317-05-0
Paesaggio
best practices
programmazione territoriale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/275075
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