L'acquacoltura e la maricoltura, a causa del sovrasfruttamento delle risorse ittiche che ha portato ad un depauperamento delle stesse insieme alla crescente domanda di mercato, hanno assunto negli ultimi anni un ruolo sempre più importante. I pesci allevati vanno spesso incontro a stress di vario genere,che vengono suddivisi in 2 grandi categorie: abiotici, caratterizzati da problemi chimico-fisici (ad es. carenza di ossigeno, sbalzi di temperatura e salinità, cattiva qualità dell'acqua etc.) biotici, costituiti da batteri, virus e parassiti. Tali stress causano un abbassamento delle difese immunitarie rendendo gli organismi più suscettibili verso diversi microrganismi, ubiquitari dell'ambiente marino, che si comportano da patogeni opportunisti, infatti, quando le condizioni diventano favorevoli sviluppano varie patologie che a volte si trasformano in gravi epidemie. Una delle patologie più diffuse tra gli allevamenti ittici è la Vibriosi, il cui agente etiologico è Vibrio anguillarum. V. anguillarum fa parte della normale flora microbica acquatica e può anche costituire parte della flora intestinale dei pesci marini. Durante i mesi estivi, V. anguillarum può causare la setticemia emorragica, ciò ha un grande impatto sull'economia e sull'industria. Per tale motivo si stanno studiando nuovi metodi rapidi di diagnosi, tra di essi un'importanza sempre maggiore stanno assumendo le tecniche biomolecolari che insieme alle classiche metodiche stanno apportando nuove informazioni sui geni coinvolti nella virulenza batterica ma anche sullo studio del DNA batterico e sulla ricerca del patogeno sia nell'acqua di stabulazione che nei tessuti dei pesci infetti. SCOPO DEL LAVORO Il controllo delle patologie è attualmente uno dei principali problemi dell'acquacoltura a causa delle ingenti perdite economiche, dei costi di trattamento e dell'impatto dei chemioterapici sull'ambiente e sulla salute umana. Come suddetto, la Vibriosi è una delle patologie più diffuse in maricoltura, pertanto lo scopo del lavoro è stato quello di: 1)testare la sensibilità di un ceppo virulento di V. anguillarum a differenti temperature di challenge; 2)mettere a punto un protocollo di LD50, 3)fare un challenge per identificare il patogeno tramite metodi classici e biomolecolari; 4)individuare, tramite metodiche biomolecolari, i target genetici di Vibrio anguillarum in grado di fornire informazioni sulla presenza del batterio nelle acque, nei tessuti dei pesci e sul suo grado di virulenza.

ESPERIMENTI DI INFEZIONE DA VIBRIO ANGUILLARUM IN DICENTRARCHUS LABRAX. METODI TRADIZIONALI E BIOMOLECOLARI

monique mancuso;giulia maricchiolo
2009

Abstract

L'acquacoltura e la maricoltura, a causa del sovrasfruttamento delle risorse ittiche che ha portato ad un depauperamento delle stesse insieme alla crescente domanda di mercato, hanno assunto negli ultimi anni un ruolo sempre più importante. I pesci allevati vanno spesso incontro a stress di vario genere,che vengono suddivisi in 2 grandi categorie: abiotici, caratterizzati da problemi chimico-fisici (ad es. carenza di ossigeno, sbalzi di temperatura e salinità, cattiva qualità dell'acqua etc.) biotici, costituiti da batteri, virus e parassiti. Tali stress causano un abbassamento delle difese immunitarie rendendo gli organismi più suscettibili verso diversi microrganismi, ubiquitari dell'ambiente marino, che si comportano da patogeni opportunisti, infatti, quando le condizioni diventano favorevoli sviluppano varie patologie che a volte si trasformano in gravi epidemie. Una delle patologie più diffuse tra gli allevamenti ittici è la Vibriosi, il cui agente etiologico è Vibrio anguillarum. V. anguillarum fa parte della normale flora microbica acquatica e può anche costituire parte della flora intestinale dei pesci marini. Durante i mesi estivi, V. anguillarum può causare la setticemia emorragica, ciò ha un grande impatto sull'economia e sull'industria. Per tale motivo si stanno studiando nuovi metodi rapidi di diagnosi, tra di essi un'importanza sempre maggiore stanno assumendo le tecniche biomolecolari che insieme alle classiche metodiche stanno apportando nuove informazioni sui geni coinvolti nella virulenza batterica ma anche sullo studio del DNA batterico e sulla ricerca del patogeno sia nell'acqua di stabulazione che nei tessuti dei pesci infetti. SCOPO DEL LAVORO Il controllo delle patologie è attualmente uno dei principali problemi dell'acquacoltura a causa delle ingenti perdite economiche, dei costi di trattamento e dell'impatto dei chemioterapici sull'ambiente e sulla salute umana. Come suddetto, la Vibriosi è una delle patologie più diffuse in maricoltura, pertanto lo scopo del lavoro è stato quello di: 1)testare la sensibilità di un ceppo virulento di V. anguillarum a differenti temperature di challenge; 2)mettere a punto un protocollo di LD50, 3)fare un challenge per identificare il patogeno tramite metodi classici e biomolecolari; 4)individuare, tramite metodiche biomolecolari, i target genetici di Vibrio anguillarum in grado di fornire informazioni sulla presenza del batterio nelle acque, nei tessuti dei pesci e sul suo grado di virulenza.
2009
Rapporto finale di progetto
patologie batteriche
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/276184
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