A più di 150 anni dalla sua scoperta, questo volume presenta per la prima volta lo studio complessivo della Tomba Galeassi di Palestrina, una delle più importanti del periodo orientalizzante rinvenute nel Latium vetus e celeberrima per le straordinarie oreficerie che ha restituito. L'analisi dei documenti pubblicati da Raffaele Garrucci e dei documenti di archivio ha permesso all'autrice di precisare la data dello scavo all'ottobre 1863. La Tomba fu scoperta a Palestrina, nella necropoli della Colombella, nel vigneto Galeassi. Definita da Garrucci del tipo denominato "sepolti sotto i sassi", in realtà consta di reperti da riferire ad almeno quattro sepolture femminili (contesti A1, A2, B, C), databili tra il primo trentennio del VII alla fine del VI secolo a.C. La continuità di utilizzo della necropoli dalla seconda metà dell'VIII a.C. fino alla tarda età repubblicana, avrà favorito sepolture contigue e, in alcuni casi, tombe sovrapposte. Per la prima volta lo studio ricompone l'insieme degli oggetti rinvenuti dal Galeassi e che erano stati venduti nel 1865 ad A. Castellani (attualmente divisi tra il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia di Roma e il British Museum di Londra). La parte venduta ad un tal sig. Milani, da identificare probabilmente con Giovan Battista Milani, noto gioielliere romano, non è purtroppo rintracciabile. Nel suo insieme lo studio approfondito sia dei documenti d'archivio che dei reperti evidenzia l'alto grado degli elementi più elevati della società di Praeneste.
La Tomba Galeassi di Palestrina
Ambrosini Laura
2015
Abstract
A più di 150 anni dalla sua scoperta, questo volume presenta per la prima volta lo studio complessivo della Tomba Galeassi di Palestrina, una delle più importanti del periodo orientalizzante rinvenute nel Latium vetus e celeberrima per le straordinarie oreficerie che ha restituito. L'analisi dei documenti pubblicati da Raffaele Garrucci e dei documenti di archivio ha permesso all'autrice di precisare la data dello scavo all'ottobre 1863. La Tomba fu scoperta a Palestrina, nella necropoli della Colombella, nel vigneto Galeassi. Definita da Garrucci del tipo denominato "sepolti sotto i sassi", in realtà consta di reperti da riferire ad almeno quattro sepolture femminili (contesti A1, A2, B, C), databili tra il primo trentennio del VII alla fine del VI secolo a.C. La continuità di utilizzo della necropoli dalla seconda metà dell'VIII a.C. fino alla tarda età repubblicana, avrà favorito sepolture contigue e, in alcuni casi, tombe sovrapposte. Per la prima volta lo studio ricompone l'insieme degli oggetti rinvenuti dal Galeassi e che erano stati venduti nel 1865 ad A. Castellani (attualmente divisi tra il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia di Roma e il British Museum di Londra). La parte venduta ad un tal sig. Milani, da identificare probabilmente con Giovan Battista Milani, noto gioielliere romano, non è purtroppo rintracciabile. Nel suo insieme lo studio approfondito sia dei documenti d'archivio che dei reperti evidenzia l'alto grado degli elementi più elevati della società di Praeneste.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.