La Regione Emilia-Romagna con la delibera di Assemblea Legislativa n.112 del 2 maggio 2007, Regione Emilia-Romagna, (2007), ha introdotto gli Indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in Emilia-Romagna per la pianificazione territoriale e urbanistica con i seguenti obiettivi principali: - introdurre criteri uniformi per la protezione dal rischio sismico che tengano conto delle caratteristiche geologiche locali - fornire una guida ai professionisti per la realizzazione di studi di microzonazione sismica Gli indirizzi, analogamente a numerose altre regolamentazioni in vigore, definiscono tre livelli di analisi, con dettaglio e approfondimento crescenti. In particolare il secondo livello è rivolto alla pianificazione urbanistica comunale e fornisce una suddivisione del territorio in base alla risposta sismica locale stimata tramite abachi, per l'utilizzo dei quali è richiesta una conoscenza geologica di dettaglio del territorio. Ad esempio, ai fini della valutazione delle amplificazione sismiche, sono necessarie informazioni sulla profondità del substrato, o spessore del terreno di copertura, sul modello stratigrafico e sulla velocità di propagazione delle onde di taglio nell'intervallo di copertura. Dalla emanazione degli indirizzi, le tabelle per la valutazione dell'amplificazione sismica sono state largamente impiegate per la redazione di carte di microzonazione sismica di secondo livello. Esempi di utilizzo critico delle tabelle per la valutazione dei fattori di amplificazione sono riportati in Castagnetti et al. (2009), Marcellini e Tento (2012), Marcellini et al. (2009,2012), Tento (2009a,b). In particolare, in Facciorusso et al. (2012) viene illustrato lo stato dell'arte dei primi quattro anni di applicazione con particolare attenzione al punto di vista dei professionisti che hanno operato sul territorio. L'esperienza maturata nella fase di sperimentazione e, in particolare, con gli studi di microzonazione effettuati a seguito della recente crisi sismica Emiliana congiuntamente con la disponibilità di nuovi dati geologici, geofisici e sismologici (banca dati geognostici del Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli), rende possibile e opportuna la revisione delle tabelle per la valutazione dei fattori di amplificazione sismica. L'aggiornamento delle tabelle per la valutazione dei fattori di amplificazione sismica, descritto in questo lavoro, ha riguardato i punti seguenti: - Revisione della suddivisione del territorio regionale in ambiti geo-litologici omogenei. - Individuazione di profili geofisici tipo relativi ad ogni ambito - Calcolo dell'amplificazione sismica in termini di : accelerazione di massima orizzontale e intensità spettrali con T0 compresi fra: * 0.1 s ÷ 0.5 s * 0.5 s ÷ 1.0 s * 0.5 s ÷ 1.5 s - Verifica dei criteri per la trasformazione dei valori di amplificazione sismica in Fattori di Amplificazione delle tabelle.
Abachi per la valutazione dei fattori di amplificazione per le indagini di microzonazione sismica di secondo livello in Emilia-Romagna
Alberto Tento;Alberto Marcellini
2015
Abstract
La Regione Emilia-Romagna con la delibera di Assemblea Legislativa n.112 del 2 maggio 2007, Regione Emilia-Romagna, (2007), ha introdotto gli Indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in Emilia-Romagna per la pianificazione territoriale e urbanistica con i seguenti obiettivi principali: - introdurre criteri uniformi per la protezione dal rischio sismico che tengano conto delle caratteristiche geologiche locali - fornire una guida ai professionisti per la realizzazione di studi di microzonazione sismica Gli indirizzi, analogamente a numerose altre regolamentazioni in vigore, definiscono tre livelli di analisi, con dettaglio e approfondimento crescenti. In particolare il secondo livello è rivolto alla pianificazione urbanistica comunale e fornisce una suddivisione del territorio in base alla risposta sismica locale stimata tramite abachi, per l'utilizzo dei quali è richiesta una conoscenza geologica di dettaglio del territorio. Ad esempio, ai fini della valutazione delle amplificazione sismiche, sono necessarie informazioni sulla profondità del substrato, o spessore del terreno di copertura, sul modello stratigrafico e sulla velocità di propagazione delle onde di taglio nell'intervallo di copertura. Dalla emanazione degli indirizzi, le tabelle per la valutazione dell'amplificazione sismica sono state largamente impiegate per la redazione di carte di microzonazione sismica di secondo livello. Esempi di utilizzo critico delle tabelle per la valutazione dei fattori di amplificazione sono riportati in Castagnetti et al. (2009), Marcellini e Tento (2012), Marcellini et al. (2009,2012), Tento (2009a,b). In particolare, in Facciorusso et al. (2012) viene illustrato lo stato dell'arte dei primi quattro anni di applicazione con particolare attenzione al punto di vista dei professionisti che hanno operato sul territorio. L'esperienza maturata nella fase di sperimentazione e, in particolare, con gli studi di microzonazione effettuati a seguito della recente crisi sismica Emiliana congiuntamente con la disponibilità di nuovi dati geologici, geofisici e sismologici (banca dati geognostici del Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli), rende possibile e opportuna la revisione delle tabelle per la valutazione dei fattori di amplificazione sismica. L'aggiornamento delle tabelle per la valutazione dei fattori di amplificazione sismica, descritto in questo lavoro, ha riguardato i punti seguenti: - Revisione della suddivisione del territorio regionale in ambiti geo-litologici omogenei. - Individuazione di profili geofisici tipo relativi ad ogni ambito - Calcolo dell'amplificazione sismica in termini di : accelerazione di massima orizzontale e intensità spettrali con T0 compresi fra: * 0.1 s ÷ 0.5 s * 0.5 s ÷ 1.0 s * 0.5 s ÷ 1.5 s - Verifica dei criteri per la trasformazione dei valori di amplificazione sismica in Fattori di Amplificazione delle tabelle.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.