La comunità microbica costituisce l'anello di sutura tra componenti biotiche e abiotiche dell'ecosistema marino e contribuisce ai processi di base della pompa biologica del carbonio. Infatti, mediante i suoi comparti etero ed autotrofici, essa è strettamente collegata sia con le catene trofiche. Il link tra ecologia microbica e risorse ittiche nasce dalla consapevolezza che i fattori biofisici (ambientali) e le dinamiche trofodinamiche (interazioni tra specie) - insieme ai processi di sfruttamento delle risorse biologiche (pesca) - sono le principali forzanti che influenzano la produttività ittica. Di conseguenza, una corretta politica di gestione ecocompatibile del patrimonio naturale non può prescindere dal monitoraggio delle condizioni ambientali e delle dinamiche trofiche che regolano la funzionalità degli ecosistemi. Urge inoltre approfondire le conoscenze sulle relazioni tra il cambiamento globale e risorse marine, attraverso lo studio delle relazioni tra le reti trofiche e la biogeochimica negli oceani. La problematica diviene particolarmente importante nelle aree costiere e di transizione che subiscono contemporaneamente l'impatto di pressioni antropiche e naturali. Nel Mar Mediterraneo, diversi documenti hanno sottolineato i rapporti tra i parametri microbici e le condizioni chimico fisiche delle acque, così come tra le masse d'acqua. E' anche noto che tenui cambiamenti nelle variabili ambientali possono drasticamente modificare l'abbondanza, la distribuzione e la disponibilità delle popolazioni ittiche e dei loro prodotti di riproduzione. Inoltre, nelle zone di produzione ittica, i processi di trasferimento del carbonio organico attraverso le catene trofiche microbiche hanno un'importanza fondamentale e nei mari oligotrofici, quale è il Canale di Sicilia, la scarsa funzionalità nei primi livelli trofici si potrebbe tradurre in un disequilibrio ecosistemico con implicazioni sui consumatori secondari e terziari, in termini di produttività e biodiversità. In tale ottica, gli obiettivi di ricerca di SP2-WP1-AZ2-UO05 sono stati quelli di approfondire le conoscenze sui popolamenti microbici in un'area di spawning e di verificare l'esistenza o meno di interrelazioni tra la rete trofica microbica e lo sviluppo di uova e larve di Engraulis encrasicolus - specie ittica pelagica di interesse commerciale. Gli scopi della ricerca sono stati quindi molto articolati ed hanno affrontato tre principali tematiche: 1) lo studio quantitativo delle biomasse (nelle frazioni dimensionali: pico-, nano- e micro-plantoniche); 2) lo studio delle popolazioni produttive e degradative della sostanza organica svolto dalle popolazioni auto- ed eterotrofiche; 3) il flusso biogeochimico del carbonio nell'area di studio. E' stato inoltre valutato - per la prima volta in un'area oligotrofica del Mediterraneo - il contributo dell'attività enzimatica libera (non aggregata a cellule microbiche).
Progetto Bandiera RITMARE Rapporto finale delle attività svolte dalla U.O. SP2_WP1_AZ2_UO05
Rosabruna La Ferla;Gabriella Caruso;Giovanna Maimone;Maurizio Azzaro;Filippo Azzaro;Marcella Leonardi;Franco Decembrini;Alessandro Ciro Rappazzo
2015
Abstract
La comunità microbica costituisce l'anello di sutura tra componenti biotiche e abiotiche dell'ecosistema marino e contribuisce ai processi di base della pompa biologica del carbonio. Infatti, mediante i suoi comparti etero ed autotrofici, essa è strettamente collegata sia con le catene trofiche. Il link tra ecologia microbica e risorse ittiche nasce dalla consapevolezza che i fattori biofisici (ambientali) e le dinamiche trofodinamiche (interazioni tra specie) - insieme ai processi di sfruttamento delle risorse biologiche (pesca) - sono le principali forzanti che influenzano la produttività ittica. Di conseguenza, una corretta politica di gestione ecocompatibile del patrimonio naturale non può prescindere dal monitoraggio delle condizioni ambientali e delle dinamiche trofiche che regolano la funzionalità degli ecosistemi. Urge inoltre approfondire le conoscenze sulle relazioni tra il cambiamento globale e risorse marine, attraverso lo studio delle relazioni tra le reti trofiche e la biogeochimica negli oceani. La problematica diviene particolarmente importante nelle aree costiere e di transizione che subiscono contemporaneamente l'impatto di pressioni antropiche e naturali. Nel Mar Mediterraneo, diversi documenti hanno sottolineato i rapporti tra i parametri microbici e le condizioni chimico fisiche delle acque, così come tra le masse d'acqua. E' anche noto che tenui cambiamenti nelle variabili ambientali possono drasticamente modificare l'abbondanza, la distribuzione e la disponibilità delle popolazioni ittiche e dei loro prodotti di riproduzione. Inoltre, nelle zone di produzione ittica, i processi di trasferimento del carbonio organico attraverso le catene trofiche microbiche hanno un'importanza fondamentale e nei mari oligotrofici, quale è il Canale di Sicilia, la scarsa funzionalità nei primi livelli trofici si potrebbe tradurre in un disequilibrio ecosistemico con implicazioni sui consumatori secondari e terziari, in termini di produttività e biodiversità. In tale ottica, gli obiettivi di ricerca di SP2-WP1-AZ2-UO05 sono stati quelli di approfondire le conoscenze sui popolamenti microbici in un'area di spawning e di verificare l'esistenza o meno di interrelazioni tra la rete trofica microbica e lo sviluppo di uova e larve di Engraulis encrasicolus - specie ittica pelagica di interesse commerciale. Gli scopi della ricerca sono stati quindi molto articolati ed hanno affrontato tre principali tematiche: 1) lo studio quantitativo delle biomasse (nelle frazioni dimensionali: pico-, nano- e micro-plantoniche); 2) lo studio delle popolazioni produttive e degradative della sostanza organica svolto dalle popolazioni auto- ed eterotrofiche; 3) il flusso biogeochimico del carbonio nell'area di studio. E' stato inoltre valutato - per la prima volta in un'area oligotrofica del Mediterraneo - il contributo dell'attività enzimatica libera (non aggregata a cellule microbiche).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


