Obiettivo principale del seguente rapporto e del rapporto Del 1.3.5, è quello di analizzare la capacità di innovazione delle PMI agroalimentari campane adottando una visione globale del processo innovativo che non si limita a considerare soltanto gli efforts messi in campo dalle imprese attraverso le spese in R&S, ma che comprende, appunto, anche un'analisi dei diversi tipi d'innovazione introdotti (riguardo ai prodotti, ai processi, all'organizzazione o al mercato), delle diverse strategie innovative adottate e degli ostacoli allo sviluppo e all'introduzione delle innovazioni. A tal fine è stata condotta un'unica ed approfondita indagine empirica che ha coinvolto circa 132 aziende di piccola e piccolissima dimensione operanti nelle quattro filiere agroalimentari della Campania (lattiero-casearia, vitivinicola, olivicola-olearia e pastaria). e che ha avuto come oggetto le modalità con cui sono pianificati e sviluppati i processi innovativi nel periodo 2010-2013, i principali risultati conseguiti, in termini di performance aziendali; una parte dell'indagine ha anche riguardato l'analisi degli ostacoli all'innovazione che offre interessanti spunti di indirizzo delle future politiche regionale maggiormente orientate ai alla risoluzione dei specifici problemi a livello di filiera. Aspetto originale della ricerca è stata l'adozione di un framework teorico che permettesse di estendere l'analisi della capacità di innovazione dell'impresa all'intera supply chain di cui fa parte. Quest'ultimo è descritto nel capitolo 2, dopo aver definito le dimensioni caratterizzanti il processo innovativo. Il concetto di innovazione può essere declinato in funzione sia di un prodotto (o di un servizio) che di un processo produttivo, di un nuovo sistema organizzativo (del lavoro, delle modalità di vendita) o di marketing del prodotto (servizio). Il prodotto innovativo offre ai potenziali acquirenti benefici superiori rispetto ai prodotti disponibili sul mercato, nei confronti dei quali si propone come un potenziale sostituto (innovazione radicale). A sua volta, la tecnologia è una variabile importante nel garantire a molte aziende la possibilità di continuare a competere sul mercato. La sua importanza deriva dal fatto che incide direttamente sui costi diretti di produzione ed è dunque il principale terreno di applicazione delle innovazioni di processo. Infine, le innovazioni organizzative e di marketing possono dimostrarsi soluzioni efficaci nel contribuire alla capacità delle aziende di sfruttare al meglio la propria propensione ad innovare, aiutando le aziende ad adattarsi al mutare delle condizioni concorrenziali. Nel framework teorico proposto, il focus è sulla capacità dell'impresa di eseguire il processo di innovazione (ossia la sua capacità di innovazione), che può essere definita come la capacità, attuale e prospettica, dell'impresa di sviluppare l'innovazione lungo tutto il processo di ideazione, realizzazione e implementazione/commercializzazione dell'innovazione. Il framework teorico definisce le variabili che saranno oggetto di studio durante la fase field. In particolare, sulla base del framework è stato realizzato un questionario volto alla comprensione: Attività di ricerca e sviluppo; Innovazioni realizzate; Forme di cooperazione e fonti di informazione per l'innovazione; Performance ottenute grazie all'innovazione; Ostacoli all'innovazione. La struttura del questionario è stata validata da un gruppo di esperti. Nel capitolo III viene descritta l'universo di riferimento, il sistema agroalimentare della Campania e il capitolo IV viene dedicato alla definizione del campione dell'indagine, che ha riguardato una fase molto delicata dell'indagine empirica. In particolare, obiettivo è quello di coinvolgere il maggior numero di imprese, specialmente di piccolissima dimensione, al fine di comprendere la loro capacità innovativa, o comunque, nel caso non avessero realizzato alcuna innovazione, le motivazione che ne hanno ostacolato la sua realizzazione. In una prima fase, partendo dall'universo di riferimento rappresentato dalle imprese che si occupano dell'attività di trasformazione nelle filiere di riferimento (Deliverable 1.2.4 "Analisi delle filiere agroalimentari"), si è proceduto al reperimento dei contatti aziendali, attività che è stata possibile realizzare tramite differenti fonti informative: Aida, alcuni siti web e cooperative. Delle 1650 imprese che costituiscono l'intero universo di riferimento, sono stati raccolti i contatti aziendali di 453 aziende. In una prima fase, il questionario è stato inviato via email, con un follow-up telefonico che però si è dimostrato totalmente inefficace; sono stati compilati solo 7 questionari. Vista la criticità della situazione, pertanto, si è deciso di coinvolgere sue Associazioni di categoria (Coldiretti ed Unione Industriale Napoli) e di somministrare il questionario direttamente in azienda. Tale scelta ha permesso di realizzare circa 125 questionari, portando la rappresentatività del campione dell'indagine a circa l'8% del totale universo di riferimento.

Scelte strategiche e gestionali delle imprese che operano nelle diverse filiere agroalimentari

Marcella De Martino;Luisa Errichiello;Alessandra Marasco;Fabio Magnotti
2014

Abstract

Obiettivo principale del seguente rapporto e del rapporto Del 1.3.5, è quello di analizzare la capacità di innovazione delle PMI agroalimentari campane adottando una visione globale del processo innovativo che non si limita a considerare soltanto gli efforts messi in campo dalle imprese attraverso le spese in R&S, ma che comprende, appunto, anche un'analisi dei diversi tipi d'innovazione introdotti (riguardo ai prodotti, ai processi, all'organizzazione o al mercato), delle diverse strategie innovative adottate e degli ostacoli allo sviluppo e all'introduzione delle innovazioni. A tal fine è stata condotta un'unica ed approfondita indagine empirica che ha coinvolto circa 132 aziende di piccola e piccolissima dimensione operanti nelle quattro filiere agroalimentari della Campania (lattiero-casearia, vitivinicola, olivicola-olearia e pastaria). e che ha avuto come oggetto le modalità con cui sono pianificati e sviluppati i processi innovativi nel periodo 2010-2013, i principali risultati conseguiti, in termini di performance aziendali; una parte dell'indagine ha anche riguardato l'analisi degli ostacoli all'innovazione che offre interessanti spunti di indirizzo delle future politiche regionale maggiormente orientate ai alla risoluzione dei specifici problemi a livello di filiera. Aspetto originale della ricerca è stata l'adozione di un framework teorico che permettesse di estendere l'analisi della capacità di innovazione dell'impresa all'intera supply chain di cui fa parte. Quest'ultimo è descritto nel capitolo 2, dopo aver definito le dimensioni caratterizzanti il processo innovativo. Il concetto di innovazione può essere declinato in funzione sia di un prodotto (o di un servizio) che di un processo produttivo, di un nuovo sistema organizzativo (del lavoro, delle modalità di vendita) o di marketing del prodotto (servizio). Il prodotto innovativo offre ai potenziali acquirenti benefici superiori rispetto ai prodotti disponibili sul mercato, nei confronti dei quali si propone come un potenziale sostituto (innovazione radicale). A sua volta, la tecnologia è una variabile importante nel garantire a molte aziende la possibilità di continuare a competere sul mercato. La sua importanza deriva dal fatto che incide direttamente sui costi diretti di produzione ed è dunque il principale terreno di applicazione delle innovazioni di processo. Infine, le innovazioni organizzative e di marketing possono dimostrarsi soluzioni efficaci nel contribuire alla capacità delle aziende di sfruttare al meglio la propria propensione ad innovare, aiutando le aziende ad adattarsi al mutare delle condizioni concorrenziali. Nel framework teorico proposto, il focus è sulla capacità dell'impresa di eseguire il processo di innovazione (ossia la sua capacità di innovazione), che può essere definita come la capacità, attuale e prospettica, dell'impresa di sviluppare l'innovazione lungo tutto il processo di ideazione, realizzazione e implementazione/commercializzazione dell'innovazione. Il framework teorico definisce le variabili che saranno oggetto di studio durante la fase field. In particolare, sulla base del framework è stato realizzato un questionario volto alla comprensione: Attività di ricerca e sviluppo; Innovazioni realizzate; Forme di cooperazione e fonti di informazione per l'innovazione; Performance ottenute grazie all'innovazione; Ostacoli all'innovazione. La struttura del questionario è stata validata da un gruppo di esperti. Nel capitolo III viene descritta l'universo di riferimento, il sistema agroalimentare della Campania e il capitolo IV viene dedicato alla definizione del campione dell'indagine, che ha riguardato una fase molto delicata dell'indagine empirica. In particolare, obiettivo è quello di coinvolgere il maggior numero di imprese, specialmente di piccolissima dimensione, al fine di comprendere la loro capacità innovativa, o comunque, nel caso non avessero realizzato alcuna innovazione, le motivazione che ne hanno ostacolato la sua realizzazione. In una prima fase, partendo dall'universo di riferimento rappresentato dalle imprese che si occupano dell'attività di trasformazione nelle filiere di riferimento (Deliverable 1.2.4 "Analisi delle filiere agroalimentari"), si è proceduto al reperimento dei contatti aziendali, attività che è stata possibile realizzare tramite differenti fonti informative: Aida, alcuni siti web e cooperative. Delle 1650 imprese che costituiscono l'intero universo di riferimento, sono stati raccolti i contatti aziendali di 453 aziende. In una prima fase, il questionario è stato inviato via email, con un follow-up telefonico che però si è dimostrato totalmente inefficace; sono stati compilati solo 7 questionari. Vista la criticità della situazione, pertanto, si è deciso di coinvolgere sue Associazioni di categoria (Coldiretti ed Unione Industriale Napoli) e di somministrare il questionario direttamente in azienda. Tale scelta ha permesso di realizzare circa 125 questionari, portando la rappresentatività del campione dell'indagine a circa l'8% del totale universo di riferimento.
2014
Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo - IRISS
piccole e medie imprese; capacità di innovazione; supply chain agroalimentari
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