In questo rapporto saranno riportati i risultati dello studio focalizzato alla caratterizzazione delle sorgenti di particolato atmosferico (PM10 - particelle con diametro aerodinamico inferiore a 10 ?m) nell'area della Provincia di Brindisi in prossimità della centrale termoelettrica Federico II (in seguito indicata anche come centrale). Il PM10 è stato scelto come inquinante da approfondire in questo studio per diverse ragioni. Infatti, il PM10 è fonte di preoccupazione a livello Nazionale ed Europeo per i suoi potenziali effetti sulla salute umana, sul clima e sulla conservazione del patrimonio costruito. La sua composizione chimica è complessa ed include sali inorganici, metalli, composti carboniosi (organici ed inorganici), ed è quindi veicolo, tramite il trasporto ed i processi di deposizione secca ed umida, di inquinanti dal settore atmosfera agli altri settori (suolo ed acqua) della biosfera. Inoltre, è attualmente una grandezza normata in Italia nella legislazione vigente per quanto riguarda il particolato atmosferico (Decreto Legislativo n. 155/2010). A livello nazionale si osservano superamenti delle soglie normative del PM10 (giornaliera ed annuale) in diverse aree urbane, per cui, il PM10 è un inquinante sul quale è focalizzata l'attenzione degli Enti di controllo e del pubblico (ISPRA, 2014). Lo studio è stato svolto utilizzando un approccio basato sull'uso integrato di simulazioni modellistiche e dell'applicazione di due modelli a recettore indipendenti: PMF (Positive Matrix Factorization) e CMB (Chemical Mass Balance). L'approccio è il medesimo già utilizzato per il source apportionment del PM10 in prossimità della centrale di Torrevaldaliga Nord (Contini et al., 2014a). Lo studio è basato su dati pregressi disponibili nell'area in esame raccolti nel periodo luglio 2006-gennaio 2008 in cinque siti di misura localizzati nel territorio provinciale di Brindisi. L'analisi ha permesso di valutare il contributo della centrale alle concentrazioni di PM10 in termini di contributo primario (particolato emesso come tale alla sorgente). È stata inoltre effettuata una stima preliminare e conservativa del solfato di origine secondaria (particolato secondario che si genera in atmosfera a seguito di reazioni chimiche che coinvolgono dei gas precursori). L'impatto della centrale così valutato è stato comparato con i contributi stimati per le altre sorgenti che insistono nell'area in esame. Nel Capitolo 2 si riporta la descrizione dell'area in studio; nel Capitolo 3 un'analisi della qualità dell'aria nella Provincia di Brindisi e dei risultati di altri studi di source apportionment disponibili nella letteratura scientifica; nel capitolo 4 si riportano i risultati del source apportionment e nei Capitoli 5 e 6 l'approfondimento sul contributo della centrale; nel capitolo 7 sono riportate le conclusioni.
Source apportionment del PM10 nella Provincia di Brindisi in prossimità della Centrale Termoelettrica Federico II
Contini D;Donateo A;Cesari D
2015
Abstract
In questo rapporto saranno riportati i risultati dello studio focalizzato alla caratterizzazione delle sorgenti di particolato atmosferico (PM10 - particelle con diametro aerodinamico inferiore a 10 ?m) nell'area della Provincia di Brindisi in prossimità della centrale termoelettrica Federico II (in seguito indicata anche come centrale). Il PM10 è stato scelto come inquinante da approfondire in questo studio per diverse ragioni. Infatti, il PM10 è fonte di preoccupazione a livello Nazionale ed Europeo per i suoi potenziali effetti sulla salute umana, sul clima e sulla conservazione del patrimonio costruito. La sua composizione chimica è complessa ed include sali inorganici, metalli, composti carboniosi (organici ed inorganici), ed è quindi veicolo, tramite il trasporto ed i processi di deposizione secca ed umida, di inquinanti dal settore atmosfera agli altri settori (suolo ed acqua) della biosfera. Inoltre, è attualmente una grandezza normata in Italia nella legislazione vigente per quanto riguarda il particolato atmosferico (Decreto Legislativo n. 155/2010). A livello nazionale si osservano superamenti delle soglie normative del PM10 (giornaliera ed annuale) in diverse aree urbane, per cui, il PM10 è un inquinante sul quale è focalizzata l'attenzione degli Enti di controllo e del pubblico (ISPRA, 2014). Lo studio è stato svolto utilizzando un approccio basato sull'uso integrato di simulazioni modellistiche e dell'applicazione di due modelli a recettore indipendenti: PMF (Positive Matrix Factorization) e CMB (Chemical Mass Balance). L'approccio è il medesimo già utilizzato per il source apportionment del PM10 in prossimità della centrale di Torrevaldaliga Nord (Contini et al., 2014a). Lo studio è basato su dati pregressi disponibili nell'area in esame raccolti nel periodo luglio 2006-gennaio 2008 in cinque siti di misura localizzati nel territorio provinciale di Brindisi. L'analisi ha permesso di valutare il contributo della centrale alle concentrazioni di PM10 in termini di contributo primario (particolato emesso come tale alla sorgente). È stata inoltre effettuata una stima preliminare e conservativa del solfato di origine secondaria (particolato secondario che si genera in atmosfera a seguito di reazioni chimiche che coinvolgono dei gas precursori). L'impatto della centrale così valutato è stato comparato con i contributi stimati per le altre sorgenti che insistono nell'area in esame. Nel Capitolo 2 si riporta la descrizione dell'area in studio; nel Capitolo 3 un'analisi della qualità dell'aria nella Provincia di Brindisi e dei risultati di altri studi di source apportionment disponibili nella letteratura scientifica; nel capitolo 4 si riportano i risultati del source apportionment e nei Capitoli 5 e 6 l'approfondimento sul contributo della centrale; nel capitolo 7 sono riportate le conclusioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


