Nel corso dei tre anni del progetto stati portati avanti e definiti gli obiettivi previsti dal progetto stesso, con il coinvolgimento delle diverse UO. Uno dei principali obiettivi è stato quello di effettuare uno studio sulla distribuzione delle alghe tossiche nelle acque e di biotossine nei prodotti ittici del territorio nazionale allo scopo di indagare sulle caratteristiche, produzione, azioni e tossicità delle tossine algali a maggiore impatto sulla salute umana e sulla produzione ittica. Particolare attenzione è stata data allo studio delle problematiche emergenti nel panorama delle tossine algali sia marine, come neurotossine tipo PSP, palitossine e /o tossine derivate in fase di espansione nel Mediterraneo, sia d'acqua dolce (acque di lago), quali neurotossine cianobatteriche come le microcistine: le UO coinvolte hanno effettuato la ricerca e l'identificazione delle alghe tossiche, eventualmente presenti nelle acque della propria area geografica e delle tossine nei molluschi ed altri prodotti ittici. Ciò al fine di effettuare una caratterizzazione chimica e uno studio del profilo tossico delle tossine prodotte e presenti in diverse matrici (biomassa algale, acqua, organismi acquatici): le specie algali potenzialmente tossiche, sia nelle acque marine che nelle acque dolci, sono state identificate, da alcune UO, sia con metodiche microscopiche che con metodiche biomolecolari (PCR, PCR Real Time). Un altro importante obiettivo del progetto, che ha coinvolto tutte le UO, è stato quello di mettere a punto e standardizzare metodi innovativi, alternativi al metodo biologico (mouse test) per la ricerca e determinazione delle biotossine algali nei molluschi bivalvi. A tal proposito sono state sviluppate e applicate metodiche analitiche qualitative e quantitative, quali metodi chimici strumentali (HPLC, LC-MS), metodi immunoenzimatici, test funzionali quali inibizione della fosfatasi e test di citotossicità. In sintesi gli obiettivi del progetto, sono stati: - studio ed applicazione di procedure alternative al mouse test (MBA) - ricerca ed identificazione delle palitossine e delle tossine cianobatteriche (microcistine) - studio della distribuzione e dell'evoluzione delle fioriture algali tossiche o potenzialmente tossiche nelle acque italiane ed eventuale isolamento e messa in coltura dei ceppi tossici - applicazione di metodiche biomolecolari per l'identificazione di specie algali tossiche Il progetto nel corso dei tre anni è stato organizzato nelle seguenti fasi operative: identificazione delle aree a rischio, istituzione di un piano di monitoraggio, selezione del tipo e del numero di campioni (biomassa algale, acqua, molluschi bivalvi e/o altri organismi acquatici) da analizzare e delle tecniche analitiche da utilizzare. Fase analitica: analisi dei campioni, con l'applicazione di metodiche analitiche biologiche (MBA) ed alternative: metodo LC-MS/MS per le tossine liposolubili e HPLC per tossine idrosolubili PSP ; kit rapidi di screening (immunodosaggi, inibizione della fosfatasi, metodi immunocromatografici) per la ricerca qualitativa delle biotossine PSP e DSP (acido okadaico), e test emolitico per palitossine; raccolta di campioni di acque e di plancton tossico in zone a rischio di fioriture algali in particolare nei periodi ad alto rischio (primavera ed estate, ma anche in autunno nelle zone insulari); conteggio delle cellule potenzialmente tossiche; uso di metodiche tradizionali (analisi microscopica del fitoplancton) per l'identificazione morfologica di micro-alghe e/o tecniche biomolecolari per l'identificazione delle specie algali (PCR); messa in coltura dei cloni di specie algali per le successive analisi di tossicità e analisi molecolari.
Algal toxins contaminating water and fish products of Italian fresh and marine waters: monitoring, characterization and study of innovative methods
2014
Abstract
Nel corso dei tre anni del progetto stati portati avanti e definiti gli obiettivi previsti dal progetto stesso, con il coinvolgimento delle diverse UO. Uno dei principali obiettivi è stato quello di effettuare uno studio sulla distribuzione delle alghe tossiche nelle acque e di biotossine nei prodotti ittici del territorio nazionale allo scopo di indagare sulle caratteristiche, produzione, azioni e tossicità delle tossine algali a maggiore impatto sulla salute umana e sulla produzione ittica. Particolare attenzione è stata data allo studio delle problematiche emergenti nel panorama delle tossine algali sia marine, come neurotossine tipo PSP, palitossine e /o tossine derivate in fase di espansione nel Mediterraneo, sia d'acqua dolce (acque di lago), quali neurotossine cianobatteriche come le microcistine: le UO coinvolte hanno effettuato la ricerca e l'identificazione delle alghe tossiche, eventualmente presenti nelle acque della propria area geografica e delle tossine nei molluschi ed altri prodotti ittici. Ciò al fine di effettuare una caratterizzazione chimica e uno studio del profilo tossico delle tossine prodotte e presenti in diverse matrici (biomassa algale, acqua, organismi acquatici): le specie algali potenzialmente tossiche, sia nelle acque marine che nelle acque dolci, sono state identificate, da alcune UO, sia con metodiche microscopiche che con metodiche biomolecolari (PCR, PCR Real Time). Un altro importante obiettivo del progetto, che ha coinvolto tutte le UO, è stato quello di mettere a punto e standardizzare metodi innovativi, alternativi al metodo biologico (mouse test) per la ricerca e determinazione delle biotossine algali nei molluschi bivalvi. A tal proposito sono state sviluppate e applicate metodiche analitiche qualitative e quantitative, quali metodi chimici strumentali (HPLC, LC-MS), metodi immunoenzimatici, test funzionali quali inibizione della fosfatasi e test di citotossicità. In sintesi gli obiettivi del progetto, sono stati: - studio ed applicazione di procedure alternative al mouse test (MBA) - ricerca ed identificazione delle palitossine e delle tossine cianobatteriche (microcistine) - studio della distribuzione e dell'evoluzione delle fioriture algali tossiche o potenzialmente tossiche nelle acque italiane ed eventuale isolamento e messa in coltura dei ceppi tossici - applicazione di metodiche biomolecolari per l'identificazione di specie algali tossiche Il progetto nel corso dei tre anni è stato organizzato nelle seguenti fasi operative: identificazione delle aree a rischio, istituzione di un piano di monitoraggio, selezione del tipo e del numero di campioni (biomassa algale, acqua, molluschi bivalvi e/o altri organismi acquatici) da analizzare e delle tecniche analitiche da utilizzare. Fase analitica: analisi dei campioni, con l'applicazione di metodiche analitiche biologiche (MBA) ed alternative: metodo LC-MS/MS per le tossine liposolubili e HPLC per tossine idrosolubili PSP ; kit rapidi di screening (immunodosaggi, inibizione della fosfatasi, metodi immunocromatografici) per la ricerca qualitativa delle biotossine PSP e DSP (acido okadaico), e test emolitico per palitossine; raccolta di campioni di acque e di plancton tossico in zone a rischio di fioriture algali in particolare nei periodi ad alto rischio (primavera ed estate, ma anche in autunno nelle zone insulari); conteggio delle cellule potenzialmente tossiche; uso di metodiche tradizionali (analisi microscopica del fitoplancton) per l'identificazione morfologica di micro-alghe e/o tecniche biomolecolari per l'identificazione delle specie algali (PCR); messa in coltura dei cloni di specie algali per le successive analisi di tossicità e analisi molecolari.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.