Via Manzoni a Napoli è stata realizzata su uno spartiacque, sulla sommità della collina di Posillipo che divide il golfo di Napoli con quello di Pozzuoli. Percorrendo la strada da un lato si ammira il golfo di Napoli con il Somma-Vesuvio fino alla penisola sorrentina e Capri. Dall'altro si ammira, con minor trasporto, Bagnoli, ex area a forte concentrazione industriale e a devastante impatto ambientale, che a venti anni dalla dismissione è là completamente inutilizzata. I danni procurati sia alla terraferma che allo specchio di mare antistante dalle attività industriali fortemente inquinanti del passato sono così gravi che per effettuare una bonifica vera occorrono così tanti soldi che ancora non si è riusciti a procurarli. Per rendere l'area vivibile occorrono interventi di bonifica ambientale radicali e costosissimi, che né il Comune nè la Regione Campania naturalmente possono permettersi. Il lato di Bagnoli ha rappresentato il mondo sostenibile solo economicamente, quindi in un'accezione molto miope dell'economia, come la vede l'"homo economicus". Il lato di Napoli dove c'è il Vesuvio sullo sfondo, forse, è quello socialmente ed economicamente più sostenibile, ma anche qui i danni all'ambiente sono notevolissimi. Bisogna guardare altrove per trovare risposte sostenibili. Quasi in asse con il promontorio, subito a mare, vi è l'isola di Nisida, rimasta selvaggia, con poche costruzioni e una vegetazione pressoché autoctona. Nisida rappresenta sicuramente un luogo ambientalmente sostenibile, ma non economicamente e socialmente. E' questa la direzione giusta?

Napoli domani. La macchina del tempo, i borghi di Posillipo e...le radici della memoria

Bertini Antonio;Caruso Immacolata;
2016

Abstract

Via Manzoni a Napoli è stata realizzata su uno spartiacque, sulla sommità della collina di Posillipo che divide il golfo di Napoli con quello di Pozzuoli. Percorrendo la strada da un lato si ammira il golfo di Napoli con il Somma-Vesuvio fino alla penisola sorrentina e Capri. Dall'altro si ammira, con minor trasporto, Bagnoli, ex area a forte concentrazione industriale e a devastante impatto ambientale, che a venti anni dalla dismissione è là completamente inutilizzata. I danni procurati sia alla terraferma che allo specchio di mare antistante dalle attività industriali fortemente inquinanti del passato sono così gravi che per effettuare una bonifica vera occorrono così tanti soldi che ancora non si è riusciti a procurarli. Per rendere l'area vivibile occorrono interventi di bonifica ambientale radicali e costosissimi, che né il Comune nè la Regione Campania naturalmente possono permettersi. Il lato di Bagnoli ha rappresentato il mondo sostenibile solo economicamente, quindi in un'accezione molto miope dell'economia, come la vede l'"homo economicus". Il lato di Napoli dove c'è il Vesuvio sullo sfondo, forse, è quello socialmente ed economicamente più sostenibile, ma anche qui i danni all'ambiente sono notevolissimi. Bisogna guardare altrove per trovare risposte sostenibili. Quasi in asse con il promontorio, subito a mare, vi è l'isola di Nisida, rimasta selvaggia, con poche costruzioni e una vegetazione pressoché autoctona. Nisida rappresenta sicuramente un luogo ambientalmente sostenibile, ma non economicamente e socialmente. E' questa la direzione giusta?
2016
Istituto di Studi sul Mediterraneo - ISMed
Sviluppo urbano equilibrato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/313940
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