Nell'ambito del progetto PONa3_00363 I-AMICA (Infrastruttura di Alta tecnologia per il Monitoraggio Integrato Climatico-Ambientale), fondato sull'attivazione di interventi di adeguamento e rafforzamento infrastrutturale nelle Regioni di Convergenza, al fine di promuovere e sviluppare strutture ed attrezzature utili per il monitoraggio del clima e dell'ambiente nella Regione del Mediterraneo e in altre aree sensibili del Pianeta, l'Obiettivo Realizzativo 4.4 (Processi di interfaccia biosfera-idrosfera e funzionalità degli ecosistemi costieri) ha avuto come scopo l'acquisizione di conoscenze avanzate sulle dinamiche e/o variazioni nel tempo degli ecosistemi marino-costieri in relazione ai processi fisici, chimici e biologici che caratterizzano il loro habitat per identificare e definire nuove metodologie di monitoraggio in relazione alle specifiche caratteristiche dell'area di studio indagata, sia dal punto di vista tecnico che scientifico. L'attività svolta, nei tre anni del progetto (OR4.4), ha rappresentato una base per lo studio integrato multidisciplinare dell'area marino-costiera prospicente la foce del fiume Volturno (Golfo di Gaeta), fornendo un quadro esaustivo dello stato ambientale del sistema costiero in oggetto al fine di proporre un protocollo di indagine integrato sul monitoraggio marino-costiero in un territorio dove la gestione ambientale si è fino ad ora basata su approcci scientifici e metodologici diversi tra loro. Lo studio è stato svolto secondo le seguenti fasi: - raccolta di tutte le informazioni e dei dati disponibili in letteratura e presso gli enti preposti; - pianificazione e realizzazione di 7 campagne oceanografiche di monitoraggio stagionale; - monitoraggio dell'area marino-costiera, raccolta ed analisi dei dati; - creazione del database georiferito denominato "I_AMICA_db". L'esperienza svolta si è principalmente focalizzata, oltre che sulle tecniche di monitoraggio classiche, sulla sperimentazione di nuove tecniche di acquisizione ed interpretazione di dati (ambientali e geofisici) sia in colonna d'acqua che nei sedimenti a fondo mare. Particolare attenzione è stata data alla identificazione di specie e/o associazioni di specie significative (bio-indicatori) da un punto di vista ambientale ed indicative dello stato di salute del sistema costiero. Poiché il sistema costiero rappresenta una struttura naturale complessa e delicata, la cui evoluzione è il risultato di delicati equilibri fisici, chimici e biologici, fortemente condizionabili dagli interventi antropici, l'attività di monitoraggio è stata integrata sia da studi sulla variazione della linea di costa (Capitolo 3), sia da studi sismostratigrafici della piana deltizia (Capitolo 4 e 5). La variazione della linea di costa rappresenta uno degli aspetti più evidenti dell'instabilità ambientale costiera, infatti l'arretramento della linea di riva può essere legato all'incremento demografico e al processo di industrializzazione che si sono verificati negli ultimi cinquanta anni; mentre la conoscenza della stratigrafia del sottofondo, in particolare le piane deltizie è di notevole importanza, perché il sistema di piattaforma interna rappresenta un archivio ad alto potenziale di conservazione di livelli da evento (tempestiti, livelli vulcanoclastici, depositi da flussi di piena fluviale, superfici erosive, etc.) e registra le migrazioni dei litosomi di spiaggia, consentendo pertanto una ricostruzione degli eventi geologici che hanno impattato lungo le fasce costiere.
Studio integrato di un'area marino-costiera: la foce del fiume Volturno.
Ferraro Luciana;Alberico Ines;Angelino Antimo;Anzalone Erlisiana;Bonomo Sergio;Budillon Francesca;Cavuoto Giuseppe;Capodanno Monica;Di Fiore Vincenzo;Di Martino Gabriella;Evangelista Lorenza;Ferraro Rosanna;Gherardi Serena;Giordano Laura;Iavarone Michele;Iengo Antonio;Innangi Sara;Lirer Fabrizio;Marsella Ennio;Migliaccio Renata;Molisso Flavia;Pelosi Nicola;Punzo Michele;Rumolo Paola;Scotto di Vettimo Paolo;Tamburrino Stella;Tarallo Daniela;Tonielli Renato;Vallefuoco Mattia
2016
Abstract
Nell'ambito del progetto PONa3_00363 I-AMICA (Infrastruttura di Alta tecnologia per il Monitoraggio Integrato Climatico-Ambientale), fondato sull'attivazione di interventi di adeguamento e rafforzamento infrastrutturale nelle Regioni di Convergenza, al fine di promuovere e sviluppare strutture ed attrezzature utili per il monitoraggio del clima e dell'ambiente nella Regione del Mediterraneo e in altre aree sensibili del Pianeta, l'Obiettivo Realizzativo 4.4 (Processi di interfaccia biosfera-idrosfera e funzionalità degli ecosistemi costieri) ha avuto come scopo l'acquisizione di conoscenze avanzate sulle dinamiche e/o variazioni nel tempo degli ecosistemi marino-costieri in relazione ai processi fisici, chimici e biologici che caratterizzano il loro habitat per identificare e definire nuove metodologie di monitoraggio in relazione alle specifiche caratteristiche dell'area di studio indagata, sia dal punto di vista tecnico che scientifico. L'attività svolta, nei tre anni del progetto (OR4.4), ha rappresentato una base per lo studio integrato multidisciplinare dell'area marino-costiera prospicente la foce del fiume Volturno (Golfo di Gaeta), fornendo un quadro esaustivo dello stato ambientale del sistema costiero in oggetto al fine di proporre un protocollo di indagine integrato sul monitoraggio marino-costiero in un territorio dove la gestione ambientale si è fino ad ora basata su approcci scientifici e metodologici diversi tra loro. Lo studio è stato svolto secondo le seguenti fasi: - raccolta di tutte le informazioni e dei dati disponibili in letteratura e presso gli enti preposti; - pianificazione e realizzazione di 7 campagne oceanografiche di monitoraggio stagionale; - monitoraggio dell'area marino-costiera, raccolta ed analisi dei dati; - creazione del database georiferito denominato "I_AMICA_db". L'esperienza svolta si è principalmente focalizzata, oltre che sulle tecniche di monitoraggio classiche, sulla sperimentazione di nuove tecniche di acquisizione ed interpretazione di dati (ambientali e geofisici) sia in colonna d'acqua che nei sedimenti a fondo mare. Particolare attenzione è stata data alla identificazione di specie e/o associazioni di specie significative (bio-indicatori) da un punto di vista ambientale ed indicative dello stato di salute del sistema costiero. Poiché il sistema costiero rappresenta una struttura naturale complessa e delicata, la cui evoluzione è il risultato di delicati equilibri fisici, chimici e biologici, fortemente condizionabili dagli interventi antropici, l'attività di monitoraggio è stata integrata sia da studi sulla variazione della linea di costa (Capitolo 3), sia da studi sismostratigrafici della piana deltizia (Capitolo 4 e 5). La variazione della linea di costa rappresenta uno degli aspetti più evidenti dell'instabilità ambientale costiera, infatti l'arretramento della linea di riva può essere legato all'incremento demografico e al processo di industrializzazione che si sono verificati negli ultimi cinquanta anni; mentre la conoscenza della stratigrafia del sottofondo, in particolare le piane deltizie è di notevole importanza, perché il sistema di piattaforma interna rappresenta un archivio ad alto potenziale di conservazione di livelli da evento (tempestiti, livelli vulcanoclastici, depositi da flussi di piena fluviale, superfici erosive, etc.) e registra le migrazioni dei litosomi di spiaggia, consentendo pertanto una ricostruzione degli eventi geologici che hanno impattato lungo le fasce costiere.File | Dimensione | Formato | |
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