Da più di un decennio gli organismi internazionali, aderenti all'IMO - International Maritime Organization, per la tutela del mare stanno combattendo una importante questione per la salvaguardia degli ecosistemi oceanici, in seguito alla mobilitazione di ingenti spostamenti di acqua di mare e continentali da un paese ad un altro a mezzo di navi mercantili, navi petroliere, navi da crociera, che usano le acque portuali come zavorra per assicurare una corretta linea di galleggiamento e una più sicura navigazione. L'acqua di zavorra, Ballast Water, usata per la stabilizzazione di grandi navi per il trasporto delle merci e dei passeggeri generalmente viene aspirata dal porto di partenza, immessa nei comparti stagni della carena, ed infine scaricata o durante la navigazione o all'approdo di un altro paese. Questa azione di carico e scarico non tiene conto della contaminazione dei mari degli altri paesi sversando, oltre sostanze chimiche, batteri, virus, specie fito-planctoniche e zoo-planctoniche, in modo non controllato e tale da che possano alterare l'equilibrio dell'ecosistema locale. La questione è ancor più grave se si pensa anche alla elevata cinetica di riproduzione di molti ceppi batterici e microalgali che, seppur prelevati in piccole concentrazione, dopo una settimana all'interno delle vasche di zavorra possono concentrarsi anche di 1.000 volte. Ciò permette a questi organismi viventi, con lo scarico della zavorra, di insediarsi nel nuovo habitat e, continuando a riprodursi, compromettere l'equilibrio dell'ecosistema locale. Questi organismi viventi mai visti e tantomeno censiti e monitorati nei nostri mari vengono detti Specie Aliene e sono conosciute anche gli acronimi A.I.S. - Aquatic Invasive Species - e/o HAOP - Harmful Aquatic Organisms and Pathogens. In questo rapporto tecnico si riportano sia gli aspettti normativi nazionali e internazionali volti a mitigare la questione sia la procedura base, basic approval, per l'approvazione della sostanza attiva che si vuole utilizzare per il sitema di trattamento delle acque di zavorra.

La clorazione in situ per il trattamento delle acque di zavorra - Ballast Water Treatment System

Fabio D'Agostino;Marianna Del Core;
2013

Abstract

Da più di un decennio gli organismi internazionali, aderenti all'IMO - International Maritime Organization, per la tutela del mare stanno combattendo una importante questione per la salvaguardia degli ecosistemi oceanici, in seguito alla mobilitazione di ingenti spostamenti di acqua di mare e continentali da un paese ad un altro a mezzo di navi mercantili, navi petroliere, navi da crociera, che usano le acque portuali come zavorra per assicurare una corretta linea di galleggiamento e una più sicura navigazione. L'acqua di zavorra, Ballast Water, usata per la stabilizzazione di grandi navi per il trasporto delle merci e dei passeggeri generalmente viene aspirata dal porto di partenza, immessa nei comparti stagni della carena, ed infine scaricata o durante la navigazione o all'approdo di un altro paese. Questa azione di carico e scarico non tiene conto della contaminazione dei mari degli altri paesi sversando, oltre sostanze chimiche, batteri, virus, specie fito-planctoniche e zoo-planctoniche, in modo non controllato e tale da che possano alterare l'equilibrio dell'ecosistema locale. La questione è ancor più grave se si pensa anche alla elevata cinetica di riproduzione di molti ceppi batterici e microalgali che, seppur prelevati in piccole concentrazione, dopo una settimana all'interno delle vasche di zavorra possono concentrarsi anche di 1.000 volte. Ciò permette a questi organismi viventi, con lo scarico della zavorra, di insediarsi nel nuovo habitat e, continuando a riprodursi, compromettere l'equilibrio dell'ecosistema locale. Questi organismi viventi mai visti e tantomeno censiti e monitorati nei nostri mari vengono detti Specie Aliene e sono conosciute anche gli acronimi A.I.S. - Aquatic Invasive Species - e/o HAOP - Harmful Aquatic Organisms and Pathogens. In questo rapporto tecnico si riportano sia gli aspettti normativi nazionali e internazionali volti a mitigare la questione sia la procedura base, basic approval, per l'approvazione della sostanza attiva che si vuole utilizzare per il sitema di trattamento delle acque di zavorra.
2013
Istituto per l'Ambiente Marino Costiero - IAMC - Sede Napoli
Ballast water
acque di zavorra
clorazione
elettroclorazione
basic approval
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/320116
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact