Lo studio condotto in questa tesi ha evidenziato anzitutto come la pericolosità connessa ai fenomeni di sprofondamento del suolo legati a processi carsici risulta di complessa valutazione, il che si traduce in difficoltà oggettive nella gestione e pianificazione dei territori interessati. La peculiarità dell'ambiente carsico, le particolari condizioni geologiche, morfologiche e idrogeologiche, richiedono un approccio necessariamente interdisciplinare nell'analisi dei meccanismi genetici ed evolutivi degli sprofondamenti. I dati di carattere geologico devono, in particolare, essere integrati da analisi geotecniche, specie in quelle zone dove il substrato calcareo risulta coperto da depositi argillosi o di altra natura.Gli interventi progettuali e ingegneristici nei territori carsici devono essere preceduti da un'attenta analisi delle caratteristiche geologiche e geotecniche, in funzione dei processi carsici e speleogenetici dei siti, per limitare la possibilità di incorrere in onerosi danni economico-sociali al verificarsi di fenomeni di sprofondamento, atteso che essi, come mostrato in questa tesi, risultano piuttosto diffusi e frequenti in Puglia. Lo studio delle doline di crollo conduce peraltro al monito di non sottovalutare comunque il fenomeno dei sinkholes, sia perché esso può talvolta assumere dimensioni catastrofiche, sia perché troppo spesso la popolazione esposta ai relativi pericoli risulta essere poco informata o, peggio ancora, ignorare la fenomenologia.Per le pianure carsiche costiere, le suddette conclusioni rivestono una funzione centrale. In tali contesti, infatti, le condizioni geomorfologiche e idrogeologiche rendono particolarmente inclini tali territori alla formazione di doline di crollo. Tra le cause predisponenti, come evidenziato dai casi esposti in questa tesi, rilievo particolare assumono sia l'esiguo spessore delle volte sovrastanti le cavità carsiche sia la pervasività dei processi di dissoluzione delle rocce (ipercarsismo).Una serie di problematiche si presentano a quanti vogliano approfondire le conoscenze in questo settore. Nell'ambito della pianificazione territoriale, al fine di pervenire ad una mitigazione dei rischi derivanti da questo tipo di fenomeni, occorrerebbe definire innanzitutto le aree esposte ai vari tipi di sinkholes e, più in generale, di subsidenza. In campo applicativo è necessario intraprendere ricerche finalizzate alla risoluzione dei problemi per le strutture antropiche; nel caso di progettazione di nuove strutture, ciò dovrebbe avvenire nel rispetto dell'evoluzione morfologica dei territori carsici e del relativo assetto idrogeologico.Di non poca importanza sono anche le problematiche relative alla conservazione di beni storico-monumentali sia per le morfologie carsiche utilizzate in epoche passate per la regimazione delle acque superficiali, sia per le cavità ipogee di rilevanza culturale soggette a possibili cedimenti delle volte, come per la Grotta dei Cervi a Porto Badisco. Peraltro questa tematica si intreccia con quella relativa alle opere di sistemazione idraulica dei territori carsici.In ogni caso, la cooperazione tra ingegneri, geologi e geofisici è necessaria al fine di valutare correttamente i pericoli correlati con la formazione di doline di crollo e, più in generale, pianificare la gestione dei territori carsici. La corretta comprensione dei meccanismi di formazione delle doline di crollo è comunque indispensabile specie per le attività di mitigazione dei rischi a cui sono esposti manufatti e infrastrutture.

Studio delle doline di crollo in pianure carsiche costiere / Michele Del Priore laureandoCorrado Fidelibus relatoreMarco Delle Rose correlatore,. - ELETTRONICO. - (2016 Jul 15).

Studio delle doline di crollo in pianure carsiche costiere

2016

Abstract

Lo studio condotto in questa tesi ha evidenziato anzitutto come la pericolosità connessa ai fenomeni di sprofondamento del suolo legati a processi carsici risulta di complessa valutazione, il che si traduce in difficoltà oggettive nella gestione e pianificazione dei territori interessati. La peculiarità dell'ambiente carsico, le particolari condizioni geologiche, morfologiche e idrogeologiche, richiedono un approccio necessariamente interdisciplinare nell'analisi dei meccanismi genetici ed evolutivi degli sprofondamenti. I dati di carattere geologico devono, in particolare, essere integrati da analisi geotecniche, specie in quelle zone dove il substrato calcareo risulta coperto da depositi argillosi o di altra natura.Gli interventi progettuali e ingegneristici nei territori carsici devono essere preceduti da un'attenta analisi delle caratteristiche geologiche e geotecniche, in funzione dei processi carsici e speleogenetici dei siti, per limitare la possibilità di incorrere in onerosi danni economico-sociali al verificarsi di fenomeni di sprofondamento, atteso che essi, come mostrato in questa tesi, risultano piuttosto diffusi e frequenti in Puglia. Lo studio delle doline di crollo conduce peraltro al monito di non sottovalutare comunque il fenomeno dei sinkholes, sia perché esso può talvolta assumere dimensioni catastrofiche, sia perché troppo spesso la popolazione esposta ai relativi pericoli risulta essere poco informata o, peggio ancora, ignorare la fenomenologia.Per le pianure carsiche costiere, le suddette conclusioni rivestono una funzione centrale. In tali contesti, infatti, le condizioni geomorfologiche e idrogeologiche rendono particolarmente inclini tali territori alla formazione di doline di crollo. Tra le cause predisponenti, come evidenziato dai casi esposti in questa tesi, rilievo particolare assumono sia l'esiguo spessore delle volte sovrastanti le cavità carsiche sia la pervasività dei processi di dissoluzione delle rocce (ipercarsismo).Una serie di problematiche si presentano a quanti vogliano approfondire le conoscenze in questo settore. Nell'ambito della pianificazione territoriale, al fine di pervenire ad una mitigazione dei rischi derivanti da questo tipo di fenomeni, occorrerebbe definire innanzitutto le aree esposte ai vari tipi di sinkholes e, più in generale, di subsidenza. In campo applicativo è necessario intraprendere ricerche finalizzate alla risoluzione dei problemi per le strutture antropiche; nel caso di progettazione di nuove strutture, ciò dovrebbe avvenire nel rispetto dell'evoluzione morfologica dei territori carsici e del relativo assetto idrogeologico.Di non poca importanza sono anche le problematiche relative alla conservazione di beni storico-monumentali sia per le morfologie carsiche utilizzate in epoche passate per la regimazione delle acque superficiali, sia per le cavità ipogee di rilevanza culturale soggette a possibili cedimenti delle volte, come per la Grotta dei Cervi a Porto Badisco. Peraltro questa tematica si intreccia con quella relativa alle opere di sistemazione idraulica dei territori carsici.In ogni caso, la cooperazione tra ingegneri, geologi e geofisici è necessaria al fine di valutare correttamente i pericoli correlati con la formazione di doline di crollo e, più in generale, pianificare la gestione dei territori carsici. La corretta comprensione dei meccanismi di formazione delle doline di crollo è comunque indispensabile specie per le attività di mitigazione dei rischi a cui sono esposti manufatti e infrastrutture.
15-lug-2016
Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima - ISAC
Doline di crollo
ipercarsismo
pianificazione territoriale
Corrado Fidelibus
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/320877
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