In questi ultimi decenni, in Europa, si è passati da un'agricoltura che aveva come obiettivo principale la produzione di beni primari ad un settore che pone sempre più attenzione alla salubrità dei prodotti ed alla salvaguardia dell'ambiente. A livello comunitario l'eliminazione dal mercato degli agrofarmaci più tossici e la limitazione d'uso di quelli ad ampio spettro d'azione hanno modificato le strategie di difesa delle colture, incentivando gli agricoltori a scegliere, ove possibile, mezzi di lotta alternativi a quelli chimici. In quest'ottica obiettivo principale del progetto BIOFLY sarà sviluppare un sistema di monitoraggio e controllo dei fitofagi con interventi a basso impatto ambientale per il miglioramento della filiera produttiva di colture importanti per la provincia di Cuneo, come quella del fagiolo , sia per il consumo come prodotto fresco che per la granella secco, sempre per il consumo umano. Nello specifico la ricerca si prefigge di progettare, sperimentare e convalidare in campo un sistema automatico di valutazione delle infestazioni di ragnetto rosso, responsabile del degrado della coltura in termini qualitativi e produttivi, e successivo intervento con specifici antagonisti biologici. Lo studio, nella prima fase, metterà a punto un sistema di monitoraggio aereo mediante l'impiego di droni, o meglio Unmanned Aerial Vehicle (UAV), delle coltivazioni grazie all'acquisizione di immagini multispettrali georeferenziate che permetteranno di creare indicatori spazialmente distribuiti dello stato della coltura relazionabili all'attacco del fitofago e quindi utili alla creazione di una "mappa di trattamento" su cui intervenire. Nella seconda fase, lo studio sarà focalizzato sullo sviluppo di un dispositivo da collocare sul drone che, sulla base della mappa precedentemente creata, permetta la distribuzione localizzata degli antagonisti (quale P. persimilis), ove necessario. In questo modo sarà possibile: oridurre l'impatto ambientale della filiera eliminando i trattamenti chimici con acaricidi; oottimizzare i trattamenti evitando di effettuarli anche dove non richiesto e riducendo al contempo i tempi richiesti dall'operazione; oincrementare la produttività, la qualità e la competitività della filiera; oridurre le emissioni legate all'uso di macchine con motori a combustione interna; ointrodurre tecnologie avanzate a sostegno dell'agricoltura, ottimizzando l'uso delle risorse; orendere la produzione più sostenibile dai punti di vista sia economico sia ambientale.
Tecnologie avanzate UAV per previsione e contenimento di fitofagi dannosi per le leguminose da granella
Eugenio Cavallo;Daniele Giordan;Mirco Boschetti;
2015
Abstract
In questi ultimi decenni, in Europa, si è passati da un'agricoltura che aveva come obiettivo principale la produzione di beni primari ad un settore che pone sempre più attenzione alla salubrità dei prodotti ed alla salvaguardia dell'ambiente. A livello comunitario l'eliminazione dal mercato degli agrofarmaci più tossici e la limitazione d'uso di quelli ad ampio spettro d'azione hanno modificato le strategie di difesa delle colture, incentivando gli agricoltori a scegliere, ove possibile, mezzi di lotta alternativi a quelli chimici. In quest'ottica obiettivo principale del progetto BIOFLY sarà sviluppare un sistema di monitoraggio e controllo dei fitofagi con interventi a basso impatto ambientale per il miglioramento della filiera produttiva di colture importanti per la provincia di Cuneo, come quella del fagiolo , sia per il consumo come prodotto fresco che per la granella secco, sempre per il consumo umano. Nello specifico la ricerca si prefigge di progettare, sperimentare e convalidare in campo un sistema automatico di valutazione delle infestazioni di ragnetto rosso, responsabile del degrado della coltura in termini qualitativi e produttivi, e successivo intervento con specifici antagonisti biologici. Lo studio, nella prima fase, metterà a punto un sistema di monitoraggio aereo mediante l'impiego di droni, o meglio Unmanned Aerial Vehicle (UAV), delle coltivazioni grazie all'acquisizione di immagini multispettrali georeferenziate che permetteranno di creare indicatori spazialmente distribuiti dello stato della coltura relazionabili all'attacco del fitofago e quindi utili alla creazione di una "mappa di trattamento" su cui intervenire. Nella seconda fase, lo studio sarà focalizzato sullo sviluppo di un dispositivo da collocare sul drone che, sulla base della mappa precedentemente creata, permetta la distribuzione localizzata degli antagonisti (quale P. persimilis), ove necessario. In questo modo sarà possibile: oridurre l'impatto ambientale della filiera eliminando i trattamenti chimici con acaricidi; oottimizzare i trattamenti evitando di effettuarli anche dove non richiesto e riducendo al contempo i tempi richiesti dall'operazione; oincrementare la produttività, la qualità e la competitività della filiera; oridurre le emissioni legate all'uso di macchine con motori a combustione interna; ointrodurre tecnologie avanzate a sostegno dell'agricoltura, ottimizzando l'uso delle risorse; orendere la produzione più sostenibile dai punti di vista sia economico sia ambientale.File | Dimensione | Formato | |
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