Le opere previste nell'ambito della Piastra Portuale di Taranto comprendono la realizzazione di una colmata per accogliere i fanghi provenienti dai dragaggi del IV Sporgente e della Darsena Ovest. Durante le operazioni di messa in sicurezza della fauna ittica rimasta intrappolata nella vasca di colmata, sono stati rinvenuti numerosi esemplari di Pinna nobilis (L. 1758) e ciò ha determinato la necessità di progettare e realizzare un intervento urgente di ricollocazione di tali molluschi in altro sito idoneo. La Pinna nobilis, infatti, è una specie che richiede una particolare conservazione, come decretato dal suo inserimento tra le specie protette dalla Direttiva Habitat (92/43/CEE), dalla Convenzione di Barcellona del 1978 (e del relativo Protocollo ASPIM, varato sotto l'egida dell'UNEP nel 1995) e dalla Convenzione di Berna del 1979. L'urgenza dell'intervento è dettata dal fatto che non c'è più possibilità di ricambio di acqua con il mare aperto e quindi è prevedibile un peggioramento della qualità dell'acqua ed in generale di tutto l'ecosistema. Inoltre, con il sopraggiungere dell'estate, si potranno innescare fenomeni di anossia e fenomeni distrofici con conseguente morte di tutti gli esemplari. La presente relazione è finalizzata a pianificare l'urgente intervento di ricollocazione in altro sito degli esemplari di Pinna nobilis in questione, predisponendo tutte le attività necessarie a garantirne la sopravvivenza e, quindi, a contribuire alla salvaguardia di questa specie. Partendo da una analisi della letteratura, sono stati evidenziati i requisiti biologici ed ecologici della specie necessari per la ricerca delle aree idonee per il trapianto; la scelta di tali siti, tra l'altro, è stata fatta anche per garantire una adeguata protezione degli esemplari trapiantati nei confronti delle attività di pesca. Il Cap. 1 riporta "Protocollo metodologico" con la descrizione dettagliata delle attività da compiere nelle fasi di Rimozione dalla vasca di colmata, Trasferimento nei siti di reimpianto, Trapianto degli esemplari. Il Cap. 2 descrive le attività di monitoraggio previste nei due anni successivi al trasferimento, confrontando la popolazione trasferita con quella già presente nei siti scelti. Il Cap. 3 espone le attività di valutazione complessiva dell'intervento di mitigazione, compresi gli eventuali effetti nei siti di trasferimento. In Appendice è riportata la bibliografia essenziale di riferimento, utile per approfondimenti in relazione alla biologia ed ecologia della specie, agli interventi di trapianto e alla sua conservazione.

Progetto tecnico-scientifico per la ricollocazione di esemplari di Pinna nobilis - Protocollo metodologico per rimozione, trasferimento e reimpianto

Fanelli G;Rubino F
2016

Abstract

Le opere previste nell'ambito della Piastra Portuale di Taranto comprendono la realizzazione di una colmata per accogliere i fanghi provenienti dai dragaggi del IV Sporgente e della Darsena Ovest. Durante le operazioni di messa in sicurezza della fauna ittica rimasta intrappolata nella vasca di colmata, sono stati rinvenuti numerosi esemplari di Pinna nobilis (L. 1758) e ciò ha determinato la necessità di progettare e realizzare un intervento urgente di ricollocazione di tali molluschi in altro sito idoneo. La Pinna nobilis, infatti, è una specie che richiede una particolare conservazione, come decretato dal suo inserimento tra le specie protette dalla Direttiva Habitat (92/43/CEE), dalla Convenzione di Barcellona del 1978 (e del relativo Protocollo ASPIM, varato sotto l'egida dell'UNEP nel 1995) e dalla Convenzione di Berna del 1979. L'urgenza dell'intervento è dettata dal fatto che non c'è più possibilità di ricambio di acqua con il mare aperto e quindi è prevedibile un peggioramento della qualità dell'acqua ed in generale di tutto l'ecosistema. Inoltre, con il sopraggiungere dell'estate, si potranno innescare fenomeni di anossia e fenomeni distrofici con conseguente morte di tutti gli esemplari. La presente relazione è finalizzata a pianificare l'urgente intervento di ricollocazione in altro sito degli esemplari di Pinna nobilis in questione, predisponendo tutte le attività necessarie a garantirne la sopravvivenza e, quindi, a contribuire alla salvaguardia di questa specie. Partendo da una analisi della letteratura, sono stati evidenziati i requisiti biologici ed ecologici della specie necessari per la ricerca delle aree idonee per il trapianto; la scelta di tali siti, tra l'altro, è stata fatta anche per garantire una adeguata protezione degli esemplari trapiantati nei confronti delle attività di pesca. Il Cap. 1 riporta "Protocollo metodologico" con la descrizione dettagliata delle attività da compiere nelle fasi di Rimozione dalla vasca di colmata, Trasferimento nei siti di reimpianto, Trapianto degli esemplari. Il Cap. 2 descrive le attività di monitoraggio previste nei due anni successivi al trasferimento, confrontando la popolazione trasferita con quella già presente nei siti scelti. Il Cap. 3 espone le attività di valutazione complessiva dell'intervento di mitigazione, compresi gli eventuali effetti nei siti di trasferimento. In Appendice è riportata la bibliografia essenziale di riferimento, utile per approfondimenti in relazione alla biologia ed ecologia della specie, agli interventi di trapianto e alla sua conservazione.
2016
Istituto per l'Ambiente Marino Costiero - IAMC - Sede Napoli
Istituto di Ricerca Sulle Acque - IRSA
Pinna nobilis
trapianto
porto di Taranto
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/326468
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